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I furbetti del vaccino hanno nomi e cognomi, "dati anomali" e 66 minorenni vaccinati. Amati: "Operatori sanitari cresciuti a dismisura"

Il presidente della commissione Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati, commenta così l’elemento acquisito oggi dei cittadini beneficiari della vaccinazione anti-covid al 12 aprile

La questione dei furbetti o sleali dei vaccini è tutt’altro che chiusa. E probabilmente non sembra essere nemmeno così marginale come pure qualcuno ha tentato di farci credere.

Che qualcosa non torni lo conferma il presidente della commissione Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati, che commenta così l’elemento acquisito oggi dei cittadini beneficiari della vaccinazione anti-covid al 12 aprile: “Limitando l’osservazione al periodo dicembre-gennaio, risultano 7.305 vaccinazioni anomale, prescindendo dagli operatori sanitari su cui c’è bisogno di approfondimento perché cresciuti a dismisura”.

Questa l’analisi del consigliere regionale a una primissima lettura: “La bellezza dei numeri consiste nella loro capacità di fotografare la realtà senza giri di parole e rendersi utili, dunque, per decisioni o soluzioni politiche. Mi spiace solo che per compiere atti semplici ci sia bisogno di generare tensioni e incomprensioni inutili, com’è accaduto per ottenere gli elenchi”

Pur riservandosi un’analisi più dettagliata, Amati osserva che dal 27 dicembre al 31 gennaio - arco di tempo in cui non erano stati ammessi alla vaccinazione i conviventi o assistenti di persone fragili - “risultano ammessi al beneficio della vaccinazione 6.593 operatori non sanitari in rsa, 389 persone prive di indicazioni sulla categoria professionale di appartenenza, 243 persone adibite ad altra attività lavorativa a rischio, diversa cioè da quella di operatore sanitario in strutture ospedaliere o rsa e 14 persone con attività a contatto con animali. Dati decisamente anomali” sottolinea.

E non sarebbe tutto: “A ciò si aggiunga, però, nel periodo sino al 12.4.2021, l’ammissione al beneficio della vaccinazione di 66 persone minori di 18 anni, di cui 23 per appartenenza a categoria non specificata, 34 alla categoria degli operatori sanitari, 5 operatori sanitari in rsa, tre operatori scolastici e uno forze di polizia. Anche questo dato si presenta intuitivamente anomalo”.

E vi sarebbe di più: “Ma c’è una questione ben più grande da analizzare con attenzione e pur considerando la doppia dose: è quella relativa alla vaccinazione degli operatori sanitari, che si presenta anomala perché a fronte di 207.584 vaccinati al 12.4.2021, tale quantità è sproporzionata rispetto al numero di 140mila operatori sanitari totali dichiarati ai fini della vaccinazione, dai quali andrebbero peraltro sottratti i 20mila operatori che ai fini del controllo agli obblighi di vaccinazione risultano al 10 aprile non vaccinati per ragioni sanitarie o per rinuncia. Ma su questo, come su altro, mi riservo ulteriori valutazioni”

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