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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bignami imperat: chi accetta incarichi da Landella è fuori da Fratelli d'Italia

Nessun meloniano entrerà in giunta o nelle ex municipalizzate, pena l'espulsione. Sono questi gli ordini di scuderia dettati dal commissario provinciale che ha comunicato nella riunione di venerdì scorso la linea del partito e oggi la mette nero su bianco

I Fratelli d'Italia non entreranno nella giunta Landella e rifiuteranno qualunque altra casella, pena l'espulsione. Chiunque accettasse un posto da assessore o qualsivoglia altro incarico sarebbe fuori dal partito. Bignami imperat. Comanda il commissario provinciale inviato a Foggia da Giorgia Meloni.

La precisazione arrivata oggi, in poche righe, mette nero su bianco la linea del partito, per non lasciare adito a insinuazioni, sotterfugi e dissuadere dalle tentazioni. E chi ha orecchie per intendere, intenda. Poniamo il caso che il sindaco Franco Landella, dopo l'azzeramento, volesse confermare uno dei due assessori (o tutti e due) in quota Fratelli d'Italia, Matteo De Martino e Rosario Narciso, includendolo nel novero dei 'migliori', magari promuovendone legittimamente l'operato nell'ottica di una squadra di uscenti e new entry: automaticamente, sarebbero espulsi.

Vale per la giunta come per le postazioni di sottogoverno, le ex municipalizzate per intenderci, una delle quali lasciata vacante da Giandonato La Salandra, che prima dell'arrivo del responsabile nazionale del Dipartimento Legalità di FdI manteneva da solo le redini del partito, dopo che Franco Di Giuseppe si era defilato, formalmente uscito di scena, ancora un faro per alcuni consiglieri comunali.

Pare che Franco Landella abbia addirittura rilanciato e offerto anche deleghe più pesanti ai Fratelli d'Italia pur di non perderli, ma hanno risposto picche. Oggi il partito, per bocca del commissario, conferma di aver comunicato al sindaco già nella riunione di venerdì l'indisponibilità ad esprimere qualsiasi indicazione sui componenti della giunta.

Non è un mistero che finora il movimento avesse almeno due anime a Foggia. Ma sembra non ci sia più spazio per opzioni diverse o vie di mezzo. Galeazzo Bignami, nel corso di una successiva riunione con gli assessori uscenti e i consiglieri comunali, ha messo in chiaro le cose: "Qualora nella prossima Giunta dovessero esservi nominativi in qualsiasi modo riconducibili a Fratelli d’Italia, verranno adottati dal Movimento tutti i provvedimenti ritenuti necessari", ed eventuali iscritti a FdI coinvolti nella formazione della prossima Giunta "non potranno più fare parte del Movimento". Non esiste alcun margine per risalire a bordo. Bignami è inflessibile.

Fratelli d'Italia non è interessata ad alcuna delega, nemmeno a rimpastini o rendite di posizione, che sembrano vagamente espresse da emissari che parlano di assessori che non si toccano. La filosofia è un'altra: in Consiglio vuole esprimersi anteponendo gli interessi della città, votando secondo coscienza per quanto nell'alveo della maggioranza, con le mani libere. Rimanere ancorati alla squadra di governo contaminerebbe il giudizio politico amministrativo che vuole preservare per la salvaguardia della città.

Dopo i primi allontanamenti, è un altro spartiacque: chi è fedele alla linea rimane dentro, chi vuole far parte della gestione della città è fuori. Alleati del centrodestra ma sudditi di nessuno, è il refrain del nuovo corso. L'ultimo step è 'affrancarsi', anche a costo di perdere pezzi nel caso ci fosse una corrente che non è disposta a rispondere agli ordini di scuderia.

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