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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Respinto il ricorso elettorale, Landella: “Marasco impari la lezione e chieda scusa”

Sospiro di sollievo per Franco Landella che si toglie alcuni "sassolini" dalle scarpe: "Consiglio al mio ex sfidante di trarre da questa vicenda un insegnamento che potrà tornargli utile se vorrà continuare nell'impegno politico"

Il Consiglio di Stato respinge il ricorso elettorale presentato al Tar dal consigliere comunale Augusto Marasco. Sospiro di sollievo, quindi, per il sindaco di Foggia, Franco Landella. Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato ha chiarito la legittimità formale della vittoria elettorale del 9 giugno dello scorso anno.

"Una notizia che accolgo con quella serenità che vorrei fosse finalmente restituita anche al dibattito politico-amministrativo, sino ad oggi troppo spesso inquinato da rabbia, rancore e delegittimazione”, spiega il sindaco. “Oggi viene chiusa, al di là di ogni dubbio, la pagina di costante delegittimazione operata da Augusto Marasco contro la mia persona e la mia funzione. È stata una brutta pagina per la nostra città, sul cui governo comunale sono state più volte e ripetutamente allungate ombre e sospetti, ribadite in ogni pubblica seduta dell’Assemblea consiliare, a cominciare da quella del suo insediamento"

Una brutta pagina anche per la democrazia e per la volontà popolare della nostra comunità, sulle quali ripetutamente e costantemente sono stati avanzati dubbi, sollevando pesanti sospetti. Nessuno ha mai messo in discussione il diritto del consigliere Marasco di promuovere azioni tese ad ottenere l’accertamento della regolarità della fase elettorale. “Ciò che ho censurato - sottolinea il sindaco -  è stata l’azione di delegittimazione istituzionale che il consigliere Marasco ha inteso mettere in atto".

"Un’azione martellante portata avanti sino alla sentenza del Tar e successivamente proseguita in attesa dell’esito del ricorso in Consiglio di Stato. Un iter che ha raccontato bene l’assenza di una matura cultura politica in grado di permettere l’accettazione e la metabolizzazione di una sconfitta elettorale”. "Spero sinceramente che l’astio personale che il consigliere Marasco continua a dimostrare nei miei confronti lasci adesso il posto ad una interlocuzione di carattere politico-amministrativo aspra e anche dura, ma corretta nei toni e nei metodi".

Conclude poi il primo cittadino: "Senza alcuna volontà di polemica consiglio infine al mio ex sfidante di trarre da questa vicenda un insegnamento che potrà tornargli utile se, come sembra, egli vorrà continuare nell’impegno politico. Sarebbe una dimostrazione di maturità politica se, dopo questa sentenza, Marasco rivolgesse le sue scuse pubbliche a tutti i soggetti istituzionali che con il suo fare ha delegittimato, dal momento che pur essendo inizialmente partito con una richiesta di riconteggio delle schede ha poi fondato il suo ricorso sul mettere in discussione la limpidezza dell’azione di chi aveva governato la procedura elettorale e di chi ne aveva sancito la validità”.

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