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Chiusura della scuola materna 'San Pio X', Landella va a caccia di responsabilità

Intanto, assicura, gli uffici comunali sono "già al lavoro per individuare rapidamente una nuova sede, in modo da ridurre al minimo il disagio delle centinaia di bambini frequentati la struttura e delle loro famiglie”

L’Ordinanza con la quale, a seguito dei gravissimi rilievi certificati all’esito della visita ispettiva del Reparto Prevenzione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl Foggia, è stata disposta la chiusura della scuola materna statale ‘San Pio X’ pone una serie di interrogativi che è intenzione dell’Amministrazione comunale chiarire.

“Siamo in presenza di una situazione che viene da lontano e di un contratto che abbiamo ereditato dalle Amministrazioni comunali che ci hanno preceduto, su cui vale la pena fare alcune riflessioni. In primo luogo parliamo di un istituto statale e non comunale, per i cui locali, però, l’Ente di Palazzo di Città provvede a pagare un canone di locazione. Circostanza la cui anomalia è abbastanza evidente, specie nel momento in cui al Comune di Foggia sono richieste dallo Stato tutta una serie di azioni per contenere e ridurre proprio il peso dei contratti di fitto”, spiega il sindaco Franco Landella.

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“La seconda anomalia ha a che fare con la filiera dei controlli, a partire da quelli inerenti il possesso del certificato di agibilità da parte della struttura, la cui competenza, anche in termini di richiesta di verifica, è in capo al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Come è possibile che in tutti questi anni il MIUR, tanto solerte e rapido nel chiedere il certificato di agibilità agli istituti comunali, non abbia mai formulato questa richiesta per la scuola materna statale ‘San Pio X’? E come è possibile che chi nel passato ha stipulato questo contratto di fitto lo abbia fatto nella completa assenza di quei requisiti minimi certificata oggi dagli ispettori dell’ASL?”

Continua quindi il primo cittadino: “Né meno grave appare l’altro elemento fotografato dal Reparto Prevenzione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl Foggia, ossia il mancato rispetto dei parametri Metro Quadro/Alunno, dunque con un sovraffollamento della struttura rispetto ai limiti fissati dalla legge. Sono state accettate iscrizioni in numero superiore rispetto alla capienza della struttura? E se sì, per quale motivo è avvenuto? Domande alle quali vogliamo dare una risposta attraverso l’immediata apertura di una indagine amministrativa che ricostruisca iter e responsabilità. Contestualmente gli uffici comunali sono già al lavoro per individuare rapidamente una nuova sede per la ‘San Pio X’, in modo da ridurre al minimo il disagio delle centinaia di bambini frequentati la struttura e delle loro famiglie”.

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