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Dall’asfalto disconnesso ai parcheggi in zone vietate: “Non si gestisce così il Nodo Intermodale”

Sulla questione gestionale del Nodo Intermodale, i consiglieri comunali Pasquale Cataneo e Nicola Russo evidenziano le diverse criticità attualmente presenti: “E’ palese l’inosservanza dei compiti e la carenza di conduzione aziendale

A distanza di qualche giorno da una precedente presa di posizione dei consiglieri Pasquale Cataneo e Nicola Russo, i due eletti sottolineano la questione gestionale del Nodo intermodale stazione di Foggia intitolato all’On. Vincenzo Russo e dichiarano: "dopo poco più di un anno dall’affidamento diretto alla società in house ATAF spa dell’innovativa infrastruttura, da parte del Consiglio comunale, emerge, a seguito del sopralluogo odierno, una evidente incuria e disorganizzazione logistica e gestionale dell’intera area che ad esempio oggi registra alcune situazioni negative: fondo stradale disconnesso all’ingresso del nodo intermodale dal piazzale Vittorio Veneto ed intorno alla rotatoria di uscita della struttura verso viale Manfredi; parcheggi di auto in zone vietate come quelle sotto la segnaletica stradale e nell’area dedicata alle auto elettriche/ibride, bus dedicati ai collegamenti extraurbani in sosta per più ore, bagni chiusi, solo per citarne alcune!

Questo resoconto purtroppo rende palese l’inosservanza dei compiti a carico del Comune ed anche la carenza di conduzione aziendale e di funzione ampliata della ex municipalizzata di TPL che nella modifica statutaria, avvenuta qualche anno fa, ha visto modificare ed ampliare le sue attività determinando di realizzare il servizio di mobilità integrata in cui rientrano, oltre la sosta tariffata, altri servizi che dovrebbero farle svolgere tale importante funzione come previsto anche dalla delibera del C.C. n. 119 del 10.10.2016. Insomma un quadro di riferimento lungimirante nelle finalità, con una struttura innovativa che in altre città, anche metropolitane, sono ancora da realizzare ma fortemente critico e non utilmente gestito per i cittadini fruitori del servizio di Trasporto Pubblico Locale e degli altri servizi essenziali per affrontare al meglio i cambiamenti dello scenario operativo/gestionale dell’azienda.

I due eletti, inoltre affermano che –“mentre siamo chiamati come Consiglio comunale a validare oggi scelte finanziarie gestionali fatte, in precedenza ed autonomamente dal CdA, non siamo ancora in possesso, anche se più volte sollecitate, delle relazioni con cadenza bimestrale che, durante il cd pre-esercizio (8 mesi), a cura di ATAF, Polizia Municipale e Servizio Mobilità e Traffico dovevano essere fornite ai consiglieri sull’andamento del Nodo Intermodale, con l’analisi delle criticità riscontrate e le azioni poste in essere per la loro soluzione, la presenza e la piena funzionalità di un locale del Nodo per il temporaneo stazionamento (anche se nella proposta di emendamento letto e presentato in aula in merito era previsto in modo permanente) degli agenti di polizia municipale e con la “remotizzazione” delle immagini inviate alla caserma dei VV.UU., delle TVCC dell’infrastruttura e di quelle delle telecamere installate nelle vie cittadine, nel predetto locale per un miglioramento del controllo e monitoraggio della sicurezza del sito e delle zone cittadine attigue. Altri dati da acquisire e, successivamente, fornire erano quelli sui parametri dei flussi di traffico per direttrici (con origine del viaggio, frequenza, gradimento del servizio, ecc.), e i fattori organizzativi, gestionali ed economici del servizio. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcunché.

Il nodo intermodale, tra asfalto disconnesso e parcheggi in zone vietate: le foto

“Si comprenderà forse meglio che questa situazione non può essere sostenibile in quanto, dopo oltre un anno, oltre a non aver ricevuto le predette relazioni non si sa, ad oggi, se e come è stata definita (e sottoscritta?) la convenzione per la gestione complessiva del sito, con il necessario e doveroso coinvolgimento delle aziende che ne fruiscono, in quanto quest’opera è stata pagata, in quota parte, solo dai cittadini foggiani e dalla Unione Europea, mentre chi ne fruisce, a differenza dei contribuenti foggiani, non contribuisce né alle spese per il funzionamento e né alla gestione ordinaria”.

I due consiglieri comunali infine concludono: “Questa situazione di mancata applicazione degli indirizzi, determinati e deliberati dal Consiglio comunale in questa consiliatura, come altre che affronteremo nelle prossime settimane, sono alla base della nostra convinta e motivata azione di critica costruttiva al Comune di Foggia, in ambito amministrativo e gestionale, e costituiscono per noi il banco di prova, per chi fa politica. Noi come coalizione ci siamo presentati agli elettori foggiani con un programma elettorale concreto e discontinuo rispetto alle precedenti amministrazioni per non fare gli errori di chi ci ha preceduto. In questo caso per non fare dell’ATAF quanto accaduto per l’ex AMICA e a dimostrazione che non c’è bisogno di aspettare che venga qualcuno da fuori per dirci di far fare ciò che abbiamo deliberato in Consiglio comunale più di un anno fa. Per tali motivazioni abbiamo accolto positivamente la maggiore attenzione posta oggi, per esempio sulla sicurezza, da altri colleghi. Nei fatti li invitiamo ad unirsi a noi per far applicare quanto finora insieme votato e deliberato al Comune di Foggia in questi tre anni”.

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