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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Landella è salvo e spacca la Lega: crepe nel partito di Foggia, salviniani divisi in due fazioni. "Qualcuno salta"

Nessuna fine consiliatura anticipata al Comune di Foggia; il sindaco salvato proprio dalla Lega, che ne esce divisa. In corso il redde rationem alla presenza del segretario regionale, Andrea Caroppo

14 voti favorevoli, 11 contrari: Landella resta in sella al Comune di Foggia. Il Dup (documento unico di programmazione) si chiude con un esito positivo e, per quanto le stampelle ci siano sempre state, in questa occasione la fine anticipata della consiliatura si è rischiata per davvero. Sarebbe bastato che la Lega, che alla vigilia di consiglio ha rilanciato  la sua contrarietà all’amministrazione in carica preannunciando voto contrario al Dup, si fosse presentata compatta in aula. Tanto più che voto favorevole o astensione avrebbe significato mettere il cappello su una programmazione triennale di un sindaco che i salviniani non perdono occasione di criticare sotto il profilo politico-gestionale, marcando distanza (attuale e per le prossime amministrative).

Invece il gruppo del partito di Salvini, il più numeroso oggi, si è malamente rotto qualche minuto prima, nel corso di una lunga riunione svoltasi in altra stanza contemporaneamente ai lavori di consiglio: due sono poi entrati in aula e, sotto la supervisione del segretario provinciale Daniele Cusmai, hanno mantenuto salda la posizione sul voto contrario (Raimondo Ursitti e Joseph Splendido); gli altri tre (Antonio Vigiano, Alfonso Fiore e Paolo La Torre) hanno invece scelto, a sorpresa, di andare via col segretario cittadino Fariello, di fatto disertando la seduta e salvando Landella (tre voti in più avrebbero provocato parità di risultato finale, ergo la fine dell’amministrazione in carica, almeno in via teorica). Di Vigiano si rimarca l’assenza giustificata. Ma è un fatto che la rottura della Lega salva il sindaco oggi. Proprio i salviniani, che non perdono occasione un giorno sì e l'altro pure di rimarcarne l'inadeguatezza.

Dunque, cosa è accaduto in quella stanza? Da quel che filtra, pare che il Dup sia stata l’occasione per un severo redde rationem tra i salviniani, divisi ormai in almeno due correnti, ciascuna al lavoro per il predominio sull’altra (in vista delle amministrative prossime) e con un diverso referente politico, e che il voto a Landella si sia inserito in questa spaccatura: da un lato la segreteria provinciale (Ursitti/Cusmai, con l’aggiunta di Splendido), che ha mantenuto salda la contrarietà; dall’altro la segreteria cittadina (Fariello, coi consiglieri più morbidi nei confronti di Landella come Fiore e La Torre), che avrebbe volentieri optato per una astensione col placet del segretario regionale. Regionale di cui si è reso necessario ora l’intervento e che sta arrivando in città in questi minuti. “Ognuno qui ha la sua linea, provinciale contro regionale, cittadino contro provinciale. Qualcuno oggi salta” filtra dall’interno. Si capirà di più nelle prossime ore.

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