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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Un 'accordicchio gestionale' salva Landella, Mainiero: "Il centrodestra sporcato e vilipeso"

Il capogruppo di FdI: "Dei tre leader al Quirinale per rappresentare il centrodestra nelle consultazioni di Governo, due - Meloni e Salvini - sono all’opposizione a Foggia. Costruire nuova coalizione per le comunali del 2019"

“Il ritiro delle dimissioni del sindaco Franco Landella passa per un “accordicchio” gestionale, siglato con consiglieri comunali eletti nelle liste del centrosinistra, da sempre chiamati al fine di garantire i numeri all’amministrazione comunale, che di centrodestra non ha mai avuto nulla: della coalizione che ha vinto le elezioni nel 2014 non è rimasto più niente ormai da tempo”.

Così Giuseppe Mainiero, capogruppo di Fratelli d’Italia che ricorda come FdI e Lega avevano provato a mettere sul tavolo un ragionamento politico, che partiva dall’azzeramento di una giunta comunale definita “incapace imbarazzante” e dalla definizione di un patto programmatico di fine consiliatura, con il quale correggere i tantissimi errori commessi fino ad oggi sul piano amministrativo, cercando di affrontare i problemi che attanagliano la città: degrado urbano, sporcizia, mobilità, servizi sociali. Tutti aspetti che, per Mainiero, rappresentano “il segno tangibile di un fallimento senza appello, per chi ha pensato solo a dissipare le risorse finanziarie dei foggiani attraverso un sistema di governo a gestione familiare”.

“Il sindaco Landella, il segretario di Forza Italia Raffaele Di Mauro e Franco Di Giuseppe hanno ritenuto irricevibile una proposta di governo serio, preferendo l’offerta di poltrone e la ricerca di beceri cambi di casacca per recuperare qualche voto in Consiglio comunale”, accusa. “La sconfessione dell’on. Angelo Cera rispetto al fatto che il gruppo dei responsabili del cambio di casacca facile fosse espressione dell’Udc ha certificato tutta la pochezza di un’operazione pensata solo per restare al potere per un altro anno, raggiungere la linea di galleggiamento e tirare a campare, quale unico obiettivo”. Dei tre leader saliti al Quirinale per rappresentare il centrodestra nelle consultazioni per la formazione del governo, due - Meloni e Salvini - sono oggi all’opposizione dell’amministrazione comunale.

“Un dato che deve far riflettere e che rende necessario l’avvio di una ricostruzione della coalizione in vista delle comunali del 2019. Non possono essere le giunte personali, gli uomini soli al comando, i voltagabbana o chi ha diviso la coalizione a rappresentare il centrodestra. Foggia merita serietà e il centrodestra merita una classe dirigente adeguata, migliore. A chi, ieri come oggi non ha inteso sostenere questo inciucio travestito da senso di responsabilità spetta il compito di cominciare a lavorare per costruire un’alternativa qualificata e difendere l’immagine del centrodestra che in questi ultimi quattro anni è stata vilipesa, sporcata e calpestata da Landella e dai suoi sostenitori”.

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