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Vigiano affonda contro Cavaliere e Coop Casa: "Di inglorioso solo ciò che avete fatto voi". Dossier alla Corte dei Conti

Durissima la dichiarazione del capogruppo uscente della Lega e candidato al consiglio comunale sulla vertenza. "Confermo la bontà della scelta di larga parte dell'assise di non essere presente in aula"

“Le battute finali di questa consiliatura devono aver provocato molta confusione sia in chi vorrebbe tornare a governare la città dopo averla ridotta sull’orlo del baratro sia in chi pensa, evidentemente, che la scadenza del mandato amministrativo coincida con una sorta di saldi di fine stagione. Entrambi sono atteggiamenti che non possiamo accettare, per la dignità del ruolo e della funzione che ricopriamo e per il rispetto che si deve alla nostra comunità". Antonio Vigiano, capogruppo uscente della Lega e candidato al consiglio comunale di Foggia, affonda duro contro il centrosinistra di Pippo Cavaliere e contro il Consorzio stesso sulla vicenda Coop Casa

"La vicenda che riguarda il Consorzio Coop Casa, infatti, è un concentrato di tutto questo. Da un lato c’è Pippo Cavaliere, candidato sindaco della coalizione che ha creato amministrativamente e politicamente questo guazzabuglio urbanistico e che ora pretende di consegnare la pagella al centrodestra, e dall’altro c’è il presidente del Consorzio, Antonio La Salvia, che con fare tutt’altro che usuale pensa di poter intimidire il Consiglio comunale. 
Ce n’è abbastanza per rispedire al mittente tutte le accuse e confermare la scelta di larga parte dell’Assemblea consiliare di non esser presente in Aula al momento della discussione della proposta di deliberazione. Una scelta politica precisa, di cui rivendico la bontà ed il significato politici. Perché non possiamo essere noi a risolvere questioni controverse e per nulla trasparenti create da chi ci ha preceduto. Cavaliere ignora che di inglorioso c’è soltanto ciò che il suo schieramento ha prodotto quando era al governo di Foggia, dimenticando che l’origine di questa vicenda sta nell’abbattimento di un manufatto realizzato dal Consorzio Coop Casa in modo abusivo, così come certificato dal Tar con riferimento all’assegnazione operata dal centrosinistra, definita testualmente ‘illegittima’. Di grazia, il candidato sindaco del centrosinistra potrebbe essere così cortese da spiegarci per quale ragione la maggioranza di centrodestra, nell’ultimo Consiglio comunale utile, avrebbe dovuto sanare un abuso prodotto dalla sciatteria amministrativa e dalle illegittimità del centrosinistra? La propaganda è parte importante della polemica politica, senza dubbio. Ma serve anche il minimo sindacale di memoria storica e, soprattutto, la maturità dell’assunzione di responsabilità politica. Elementi di cui Pippo Cavaliere sembra essere del tutto sprovvisto.


Si dirà che la ‘sanatoria’ muoveva dalla necessità di ottenere dal Consorzio Coop Casa 30 alloggi. Circostanza che Antonio La Salvia utilizza strumentalmente per mettere una pressione politica sul Consiglio comunale. Da questo punto di vista vorrei sommessamente porre una domanda al presidente del Consorzio: se l’assegnazione dei volumi residui, peraltro illegittima, avvenne più o meno 15 anni fa, perché ancora oggi siamo a discutere della cessione di questi 30 alloggi? Perché non sono stati consegnati al Comune sino ad oggi? Forse perché il centrosinistra di Pippo Cavaliere si dimenticò di inserire nella convezione una tempistica certa per la consegna degli alloggi e che il Consorzio si è guardato bene dal consegnare gli appartamenti? A questo si aggiunge l’altra faccia della medaglia, e cioè il fatto che con il voto favorevole il Consiglio avrebbe autorizzato la destinazione commerciale di due aree, che poco o nulla c’entra con i 30 alloggi che il Consorzio Coop Casa dopo circa 15 anni non ha ancora consegnato al Comune. Ecco, a me pare che il tentativo – piuttosto esplicito – sia quello di scaricare questa eredità sciatta, controversa e poco trasparente sul Consiglio comunale che ha concluso qualche giorno fa la sua attività. Un tentativo che non possiamo permettere ed al quale ci siamo consapevolmente e legittimamente sottratti. 


Caro Pippo Cavaliere e caro Antonio La Salvia, l’ultima riunione del Consiglio comunale non è in alcun modo una fine ingloriosa. Di inglorioso c’è solo questo patrimonio contraddittorio e pasticciato prodotto dal centrosinistra ed il tentativo del Consorzio di forzare la mano ad un organo che opera nell’interesse collettivo e non individuale. Siano i tribunali a sbrogliare una matassa di cui il centrodestra non ha alcuna responsabilità politica ed amministrativa.
Sarà mia cura consegnare alla Corte dei Conti un dossier per accertare eventuali responsabilità amministrative e patrimoniali in ordine all’intera vicenda riguardante la ‘167’, sulla quale, nel passato, la sola ipotesi di una ‘manovrina’ fece scattare un’inchiesta penale poi archiviata. ‘Manovrina’ poi adottata dal centrosinistra ed arricchita di una ‘manovrona’ colma di varianti urbanistiche poi giudicate illegittime dal Tar” conclude Vigiano.

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