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Sfratti in corso alla Macchia Gialla, disperate 16 famiglie: "Le case andranno al Comune". L'assessore La Torre: "Noi non c'entriamo"

L'assessore all'Urbanistica, Paolo La Torre, interviene sulla vicenda delle case dii via Balestrucci, Legge Gozzini. Sfratti in corso da parte dell'impresa Caroprese per rispondere all'accordo col Comune. Esposto in Procura

“Con riferimento alla vicenda relativa al Programma Integrato che ha come soggetti attuatori le società EdilAmbente Srl ed Aedilia Costruzioni Srl, è opportuno precisare che la polemica sollevata dalle famiglie alle quali è stato notificato l’avviso di sfratto non riguarda in alcun modo responsabilità afferenti il ruolo dell’Amministrazione comunale. Si tratta infatti di rapporti di tipo privatistico, stipulati tra l’impresa e gli inquilini, che non coinvolgono in alcun modo il Comune" L'assessore all'Urbanistica del Comune di Foggia, Paolo La Torre, interviene sulla vicenda che riguarda gli alloggi Legge Gozzini e sulla vertenza tra inquilini e società di Francesco Caroprese, finita in Procura. Le famiglie rischiano lo sfratto; le case, Caroprese, deve darle al Comune di Foggia a seguito della rimodulazione degli accordi del Programma Integrato. Restano, dunque, intatti i temi sollevati nell'articolo precedente. La Torre, infatti, si limita a rispondere sotto il profilo urbanistico.

"I 32 alloggi offerti all’Amministrazione comunale - dichiara- rientrano nella quota di edilizia agevolata (di complessivi 50 alloggi), tornata nella titolarità e nella disponibilità dell’impresa dopo la loro restituzione da parte della Prefettura di Foggia, conseguenza del mancato utilizzo degli stessi. Il Comune non ha il potere di espellere famiglie ed inserirne altre, per la banale ragione che si tratta di alloggi, come detto, nella totale titolarità del soggetto privato.
Ciò che l’Amministrazione comunale attende, nel rispetto degli accordi previsti dal Programma Integrato, è la disponibilità dei 32 alloggi da destinare al contrasto al disagio sociale in tema di emergenza abitativa. Alloggi che potranno essere concessi attraverso le modalità stabilite dalla delibera di Consiglio comunale numero 175 del 28 novembre 2018, cioè forniti nell’ambito degli appartamenti già realizzati dalle imprese. Ad oggi, tuttavia, questa ipotesi è vincolata all’esito del ricorso presentato dalle imprese contro un emendamento approvato dal Consiglio comunale e diventato parte integrante della delibera. Si tratta nello specifico di un emendamento che ha chiarito come la disponibilità degli alloggi debba avvenire senza alcun onere a carico del Comune, in modo tale che il contratto di locazione sia stipulato tra la ditta ed i singoli inquilini".
"Qualora le imprese non dovessero accettare questa precisa indicazione del Consiglio comunale, i 32 alloggi dovranno essere messi nella disponibilità del Comune al termine della realizzazione del Programma Integrato. Purtroppo il fatto che ad oggi i 32 alloggi non siano ancora stati realizzati deriva da una delle tante pesanti eredità ricevute dal passato, ossia la superficialità con la quale non è stato richiesto dalle Amministrazioni comunali che ci hanno preceduto un termine perentorio entro il quale completare le opere da cedere al Comune, condizione decisiva e fondamentale per la concessione della variante urbanistica”.

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