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Relax sul Gargano per Caroppo. Il leader di Sud in Testa naviga verso Forza Italia: "C’è feeling. Se son rose fioriranno"

A San Nicandro il movimento ha ufficializzato la candidatura di Antonio Berardi. A Manfredonia, l’europarlamentare sogna la stessa “rivoluzione di Potenza ad Apricena”

Scende dalla White Star al porticciolo di Marina di Lesina, appena tornato dalle Isole Tremiti. Era la prima volta per l'europarlamentare salentino Andrea Caroppo, leader del movimento Sud in Testa. Prima di prendere un volo per Bruxelles, si è concesso due giorni di relax sul Gargano assieme al sindaco di Apricena Antonio Potenza con famiglie al seguito, accompagnati dall'amico Vincenzo Cicculli, tutti ex leghisti che hanno ritrovato la loro dimensione nella rete del meridionalismo responsabile fondata proprio dall'allora consigliere regionale nel 2017, due anni dopo eletto parlamentare europeo. 

Sono partiti dallo stesso specchio d’acqua in cui scorrazza spesso Matteo Salvini. "Ho passato un bel fine settimana, due giorni tra Marina di Lesina e le Tremiti, senza dubbio una delle bellezze più affascinanti d'Italia - afferma appena sbarcato - Non ero mai stato a Marina di Lesina, è una bella realtà con potenzialità davvero importanti che, però, andrebbe ancor più valorizzata".

Ma è già ora di rimettersi in viaggio e in testa ora ci sono pure le elezioni amministrative d'autunno. Ad aprile ha aderito ufficialmente al Partito Popolare Europeo, dopo nove mesi nel gruppo dei non iscritti. "Soprattutto a Bruxelles, per fare bene, è fondamentale essere inseriti all'interno di un contesto operativo per essere incisivi. Abbiamo valutato con tutti gli amici che era fondamentale e necessario scegliere un gruppo, una famiglia politica europea solida, e quella del Ppe lo è. È il primo gruppo a livello parlamentare a Bruxelles e credo che sia fondamentale non sprecare questi tre anni di legislatura che abbiamo ancora davanti". L'ingresso nel Ppe potrebbe rappresentare il preludio di un ritorno a casa, che non esclude.

Intende mettere a valore e coagulare l’esperienza dei circoli locali di Sud in Testa?

È stato un po' complicato nella fase della pandemia e quindi questo momento rappresenta un po' il ritorno alla vita. Nelle ultime settimane abbiamo ripreso di buona lena e c'è stata l'ufficializzazione della nostra candidatura a San Nicandro Garganico con Antonio Berardi. Il lavoro che stiamo facendo con gli amici della provincia di Foggia sta procedendo davvero bene. È una cosa in cui crediamo tanto, al di là di quelle che sono poi le situazioni a livello nazionale o europeo.

In vista c’è un passaggio a Forza Italia?

Il gruppo del Ppe è composto in questo momento da Forza Italia che è la delegazione principale, Südtiroler Volkspartei e Sud in Testa. Forza Italia svolge il ruolo di perno di questo raggruppamento. Ci sono degli ottimi rapporti anche a livello regionale, in Puglia in modo specifico, con l'onorevole Mauro D'Attis e il senatore Dario Damiani. Anche con il sottosegretario Francesco Paolo Sisto e col gruppo regionale c'è un ottimo feeling e abbiamo già condiviso una serie di iniziative. In prospettiva vedremo, adesso godiamoci questo momento di ritorno alla vita e soprattutto all’attività istituzionale e politica vera e propria. Se son rose, fioriranno.

State attenzionando anche Manfredonia e Cerignola?

Con gli amici presenti sul territorio sì, sono due realtà molto importanti, al di là del dato demografico. Cerignola, nonostante tutte le difficoltà, è inutile nasconderlo, rappresenta, dal mio punto di vista, un polo centrale nella logistica del Sud Italia che è stato sottovalutato per molti anni e credo che invece dovrebbe recuperare questo ruolo, potendo contare su una produzione agroalimentare importante. E oggi la logistica all'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è fondamentale. Secondo me, Cerignola andrebbe candidata a svolgere questo ruolo: è il crocevia tra la parte adriatica e il collegamento con la direttrice tirrenica. Questa è la visione che noi abbiamo per Cerignola. È chiaro che per poter fare questo stiamo valutando quelle che possono essere le figure in grado di interpretare una ripartenza. Manfredonia ha vissuto decenni di Pci prima, Pds, Ds, Pd che hanno guidato e dominato la città. 

Conquistare Manfredonia per voi sarebbe una rivoluzione, insomma.

Serve una rivoluzione, un po’ sulla falsa riga di quello che è accaduto ad Apricena, una città che per 64 anni è stata amministrata dal Pci e si pensava che non potesse avere alternativa. Antonio Potenza con la sua squadra ha dimostrato che non solo ci può essere un'alternativa, ma ce ne può essere una migliore. Ha rivoluzionato una città, è sotto gli occhi di tutti, basta fare un giro ad Apricena per comprendere la trasformazione che c'è stata. Questo è quello che vorremmo fare per Manfredonia e per far questo serve una figura che metta insieme le anime e abbia le caratteristiche giuste.

La situazione della città capoluogo la preoccupa?

Noi abbiamo dimostrato, credo, che a Foggia si può fare buona politica senza sporcarsi le mani, con le persone perbene, che c’è spazio per poterlo fare e stiamo continuando a farlo. Magari questo è un percorso che all'inizio può sembrare più difficoltoso, ma io sono convinto che darà i frutti sperati. Aspettiamo l'esito del lavoro della Commissione d'accesso. Peraltro, è bene sempre sottolineare che lo scioglimento ha una natura preventiva, quindi è slegato da quelle che sono le vicende di carattere giudiziario. Nel frattempo, si è chiusa una stagione e bisogna ripensarne un'altra. Al di là della battaglia sui nomi, mi pare da tutte le parti, in questo momento, di non percepire un ragionamento su cosa Foggia debba rappresentare da qui ai prossimi dieci o venti anni e quindi mi piacerebbe, al di là delle valutazioni della Commissione di accesso e che si voti o meno in autunno, discutere di cosa vogliamo fare da qui ai prossimi anni. Col nostro gruppo, d'intesa con le altre forze politiche nell'alveo del centrodestra, ci confronteremo e diremo la nostra.

Vista la sua presenza qui, esiste per caso una sfida in filigrana tra lei e l’europarlamentare Casanova?

No (sorride, ndr), nei comuni in cui si vota sotto i 15mila abitanti non sono proposte politiche strettamente di partito, sono proposte civiche.

A volte, però, è più divertente.

Certo, vengo anche io da una piccolissima realtà in cui ci siamo sempre confrontati in questo modo. Ma questa è stata davvero per me l’occasione di scoprire Marina di Lesina e le Tremiti che non conoscevo, lo confesso. Mi permetto di invitare i nostri concittadini pugliesi quest’estate a dare forza alle nostre attività turistiche e commerciali che hanno sofferto tanto. Come ho fatto io questo fine settimana, scegliamo la Puglia. Il salentino scelga la Capitanata e il foggiano scelga magari il Salento o la terra di Bari: facciamo scelte locali.

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