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Emiliano 'caccia' i tre neo calendiani di Azione: "Siete fuori dalla maggioranza"

Fabiamo Amati, Ruggiero Mennea e Sergio Clemente passano con Azione di Carlo Calenda. Emiliano li estromette dalla maggioranza

Michele Emiliano mette alla porta Ruggiero Mennea e Fabiano Amati ex Pd e il consigliere regionale di Foggia, Sergio Clemente. Il Governatore della Puglia non ha preso bene la decisione dei tre esponenti della maggioranza di aderire al partito di Azione con Carlo Calenda, ufficializzata oggi a Bari.

“La nostra è una coalizione che si basa su un programma condiviso e su intese politiche che sono il risultato di percorsi pubblici e trasparenti. La nostra maggioranza di Governo è composta da Pd, Liste civiche e Movimento 5 Stelle. Nessun dialogo politico è mai stato intrapreso con Azione e Italia Viva, che hanno fatto sempre una ferma opposizione alla nostra amministrazione sia prima che dopo le elezioni regionali.

La scelta di due consiglieri regionali eletti col Pd di aderire ad altra formazione politica in aperta contrapposizione al gruppo e alla segreteria del Pd, fa ben comprendere non solo che non vi sia spirito di leale collaborazione, ma tale scelta dei due consiglieri e del partito che li ha accolti appare come un atto ostile e scorretto nei confronti di uno dei partiti di maggioranza della Regione Puglia.

Si aggiunga che il partito che ha accolto i due consiglieri è da sempre dichiaratamente ostile ovunque in Italia al Movimento 5 Stelle che pure costituisce forza politica di riferimento della giunta regionale da me presieduta. L’uscita odierna, quindi, più che provocatoria e incoerente, dimostra un disprezzo per la politica come corretta e seria relazione tra i soggetti politici.

Giudico pertanto la dichiarazione del leader politico nazionale e dei suoi neoadepti locali di voler rimanere in maggioranza niente di più che una dimostrazione di mancanza di rispetto e di senso delle istituzioni politiche della Regione Puglia.

Dopo avere acquisito parere conforme da tutte le forze di maggioranza, non posso che estromettere formalmente dalla maggioranza tutti i consiglieri che oggi hanno aderito alla nuova formazione politica.

di Sinistra Italiana che con efficIn questo modo intendo confermare i rapporti di leale collaborazione e di rispetto istituzionale nei confronti del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, di Con, di Per la Puglia e dei Popolari,acia e dedizione onorano con la loro azione il governo della Regione Puglia.

Una posizione che peraltro rispetta prima di ogni cosa gli indirizzi dei cittadini e cittadine che ci hanno votato, senza consentire l’elezione di nessun componente dell’aggregazione politica che invece oggi si è costituita utilizzando voti mai conquistati”.

Questa la nota del gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle: "Nella coalizione di governo della Regione Puglia non può esserci spazio per Azione e Italia Viva. Abbiamo chiesto su questo una posizione netta al presidente Emiliano, che è subito arrivata. Ancora oggi Calenda non ha fatto altro che esprimere disprezzo nei confronti delle scelte di questo governo regionale e del M5S. La scelta fatta dagli oramai ex consiglieri regionali del Pd, Amati e Mennea, passati ad Azione, li pone in antitesi con le forze di governo regionale. È inaccettabile che ora questi consiglieri pretendano di rimanere in maggioranza, dopo aver fatto da sempre opposizione interna. Il dubbio è che a loro interessi solo non perdere poltrone come quella della presidenza della commissione Bilancio. A questa Regione serve stabilità di governo e che le forze che compongono la maggioranza lavorino in maniera costruttiva nell’interesse esclusivo dei cittadini. Del resto la nostra visione progressista mal si concilia con la prospettiva affaristica e opportunistica che contraddistingue Azione e Italia Viva, le cui posizioni sono distanti anni luce dai valori del Movimento 5 Stelle".

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