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Energas, Tasso tampina il Governo. Il ministro Patuanelli lo rassicura: "Rispetteremo volontà dei cittadini"

Il deputato manfredoniano ex cinquestelle tra i più attivi sui temi che riguardano la provincia di Foggia. Interrogazione al Ministro su Energas: "Rischio incidente rilevante"

“Ogni tipo di determinazione politica non prescinderà dall'esigenza da un lato di rispettare il territorio interessato e dall'altro dalla necessità di tutelare i cittadini di quel territorio, anche e soprattutto all'esito del referendum consultivo sul tema, che ha dato un risultato evidente di contrarietà dei cittadini a questo intervento”. Così il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, in risposta al deputato manfredoniano, Antonio Tasso (uno dei più attivi a Roma sui temi inerenti la Capitanata), che ancora una volta ha interrogato il governo sulla faccenda Energas.

“Premesso che – scrive Tasso-: la società per azioni Energas ha richiesto autorizzazione per realizzare un deposito costiero di gpl, con annesso gasdotto di collegamento al porto industriale ed al raccordo ferroviario della stazione Frattarolo della società Energas s.p.a. (già Isosar s.r.l.), in zona Santo Spiriticchio in agro di Manfredonia; il progetto della Energas s.p.a. rientra tra le attività «a rischio di incidente rilevante» – di cui al decreto legislativo n. 334 del 1999, e successive modificazioni – e prevede 12 serbatoi tumulati (dunque il deposito il più grande d'Europa) e la realizzazione di un gasdotto in parte sulla terraferma e in parte in mare; numerosi sono i motivi ostativi alla sua realizzazione, ampiamente documentati da dossier inviati da numerose associazioni e dall'interrogante, compreso il risultato del referendum consultivo del 13 novembre 2016, che, con oltre il 95 per cento dei votanti, ha decretato la netta contrarietà dei cittadini di Manfredonia alla realizzazione del deposito in questione; in data 5 dicembre 2018, presso il Ministero dello sviluppo economico, si è tenuta la terza conferenza dei servizi durante la quale il comune di Manfredonia ha depositato il parere paesaggistico negativo all'insediamento del deposito; la regione Puglia, assente in tale occasione, si è più volte pubblicamente espressa negativamente in merito al progetto Energas”.

“Inoltre – si aggiunge-, nella conferenza dei servizi del 22 ottobre 2015 ha affermato che «il governo regionale non può ignorare la decisa ostilità del territorio, ritenendo che non si possano fare impianti contro la volontà della popolazione locale»; la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province Barletta-Andria-Trani e Foggia ha annullato, in autotutela, per riscontrate violazioni, il parere favorevole all'opera precedentemente fornito; il Ministero dello sviluppo economico, anche alla luce del parere paesaggistico negativo del comune di Manfredonia, ha chiesto alla regione Puglia di esprimere intesa positiva o negativa, non ricevendo ad oggi alcuna risposta”.

Premesso tutto questo, aggiunge Tasso, si rileva che: 1) notizie di stampa indicano la società Energas spa tra le finanziatrici della nuova forza politica governativa «Italia Viva»; b) le imminenti elezioni regionali pugliesi potrebbero allungare, se non vanificare, i tempi per una decisione espressamente contraria alla realizzazione dell'opera; c) il timore che l'impianto Energas venga autorizzato comporta la sospensione di gran parte degli investimenti produttivi sul territorio; d) il Ministro Di Maio, per ben due volte in pubblica assemblea a Manfredonia (2015 e 2016), si dichiarò nettamente contrario al deposito Energas; e) il gpl non è più ritenuto combustibile indispensabile al fabbisogno nazionale –: quali siano gli effettivi intendimenti del Ministro interrogato in ordine alla vicenda in questione, che, a parere dell'interrogante, non ha alcun beneficio per il territorio, ma solo per la società investitrice”.

Conclude così l’interrogazione che ha ricevuto ancora una volta lo stop del Ministro cinquestelle.

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