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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Manfredonia

Su Energas Manfredonia Nuova chiede risposte: “Strano il silenzio del Comune”

Appello al Comune da parte dell’associazione culturale e politica, a cinque mesi dall’incontro tra le parti al MISE: “Nessuno ritiene di dover informare la popolazione circa l’andamento della situazione”

Energas a Manfredonia. L’associazione ‘Manfredonia Nuova’ torna a parlare dell’installazione del deposito costiero di Gpl. E lo fa partendo alla riunione presso il Ministero dello Sviluppo, tenutasi lo scorso 13 aprile, alla quale partecipò anche il Comune di Manfredonia. A quella riunione parteciparono il Sindaco della città, Angelo Riccardi, l’assessore all’ambiente, Innocenza Starace e l’ing. Antonello Antonicelli. Fuori dal MISE, vi erano rappresentanti di Manfredonia Nuova, del Movimento Est, Sipontini in Movimento, la consigliera nazionale di Italia Nostra, Maria Gioia Sforza, e giovani di Unione Mediterranea, che manifestavano democraticamente contro l’insediamento del megadeposito.

Nel corso della conferenza il Comune evidenziò e fece mettere a verbale le criticità del progetto sotto il profilo urbanistico, paesaggistico e della sicurezza, giacché il nullaosta di Fattibilità (NOF) era stato redatto solo sul “deposito di stoccaggio”, non anche sul gasdotto, il suo terminale ed il raccordo ferroviario.

I membri dell’Associazione passano in rassegna alcuni passaggi di quella conferenza, a cominciare dalle dichiarazioni dell’ingegner Claudio Marino, rappresentante di Energas, il quale evidenziò che ”Il Comune di Manfredonia è sempre stato presente con un proprio rappresentante ai lavori del CTR (Comitato Tecnico Regionale) e che di conseguenza avrebbe potuto e dovuto, solo in quella sede, sollevare eventuali osservazioni e contrarietà rispetto allo svolgimento del procedimento e delle relative conclusioni”.

A quel punto la Responsabile del procedimento, dott.ssa Paola Barzaghi, misee a verbale e “chiede alla Società proponente (Energas) di presentare idonea documentazione al Comune di Manfredonia affinché esso possa esprimere all’interno del progetto parere paesaggistico”.

“Ora sono passati quasi cinque mesi da quell’incontro e tutto tace, nessuno parla o scrive o spiega; nessuno ritiene di dover informare la popolazione circa l’andamento della situazione, come se il minacciato insediamento di Energas non fosse una questione di rilevante importanza per la città, che si è già ripetutamente espressa contro quel progetto, con una grande raccolta di firme ed un referendum pagato con i soldi di tutta la popolazione”, accusa Manfredonia Nuova.

L’associazione chiede dunque risposte concrete e repentine: “Vorremmo sapere a quale punto stanno le cose e se è stato espresso dal Comune il previsto parere paesaggistico. Vogliamo anche sapere, dal PD locale e nazionale, cosa intenda fare. Perché sulla questione Energas pesa come macigno il parere favorevole all’insediamento, espresso dalla Giunta Regionale il 5 giugno 2015 e confermato dal Rappresentante della Regione Puglia anche nella Conferenza al MISE del 13 aprile scorso. Finora nessun rappresentanti del PD a livello regionale si è attivato per ottenere, come da noi richiesto, la revoca di quel parere, né si sono avuti passi ufficiali, da parte di esponenti del PD a livello nazionale, per sventare definitivamente il temuto insediamento”.

“Ci corre l’obbligo di lanciare questo allarme a tutta la popolazione di Manfredonia affinché, in questo silenzio strano, che a noi sembra assai rischioso, non ci venga servito un bel pesce d’aprile”, conclude Manfredonia Nuova.

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