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Regionali Puglia 2015

Sdegno bipartisan, dopo Campo anche Di Donna querela attivisti Cinque Stelle

Nell'occhio del ciclone un post pubblicato sulla pagina "Risveglio Civile a 5 Stelle" nel quale si fa riferimento alle tariffe per una presunta compravendita di voti

Lo sdegno è bipartisan. Anche Michaela Di Donna annuncia querela per diffamazione e calunnia nei confronti di attivisti del Movimento 5 Stelle dopo la pubblicazione di un post diffamatorio che, su Facebook, annunciava le tariffe per una presunta compravendita di voti. Un annuncio che segue di poche ore quello di Paolo Campo.

“Esprimo solidarietà umana e politica ai miei colleghi candidati al Consiglio regionale della Puglia, colpiti dalla macchina del fango e della diffamazione attivata da tale Carlo Baldassini, che non conosco ma che, a giudicare da come si presenta su Facebook, è un attivista del Movimento 5 Stelle. Provvederò nelle prossime ore a depositare una formale querela nei confronti di questo soggetto dedito evidentemente ad utilizzare la calunnia come argomento e strumento di propaganda politica”.

La capolista di Forza Italia in provincia di Foggia alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del 31 maggio prossimo, si riferisce al post già segnalato sulla sulla pagina Facebook ‘Risveglio Civile a 5 Stelle’. “A Paolo Campo e Leonardo Di Gioia, colpiti assieme a me dai deliri di Carlo Baldassini, esprimo la mia solidarietà umana e politica. Il furore diffamatorio di questo soggetto è evidentemente lo specchio di un’idea della politica che si nutre di calunnie, di veleni e sussurri da bar privi di ogni riscontro e di ogni fondamento. Spero che il Movimento 5 Stelle voglia prendere le distanze in modo formale da questo figuro. Diversamente, sarei portata a pensare che questo modo di fare sia condiviso anche dall’intero movimento, evidentemente nel tentativo di lucrare qualche consenso usando l’arma dell’insulto e della calunnia”.

“Voglio chiarire che nessun rappresentante di lista del partito di Forza Italia sarà pagato. Si tratta di ragazze e ragazzi, di donne e uomini che credono nel progetto politico del nostro partito e sono animati da una sana passione politica – chiarisce la capolista di Forza Italia –. Le follie di questo attivista del Movimento 5 Stelle si qualificano dunque per quello che sono. Mi rendo conto che per questi soggetti le elezioni siano il momento per dar sfogo alla loro abitudine alla calunnia. Ma non è con questi metodi vergognosi che renderanno un buon servizio alla politica e alla nostra comunità. Metodi che, al contrario, finiranno per allontanare i cittadini dalla buona politica e dalla partecipazione ai processi democratici. Con questi comportamenti riusciranno soltanto ad ottenere una condanna e a risarcire economicamente l’immagine di chi da loro è stato diffamato”.

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