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Elezioni comunali 2011 San Marco in Lamis

S. Marco in Lamis: intervista al candidato sindaco Ciro Nardella

Per il farmacista ed ex consigliere comunale eletto nel 1993, barrare una "X" sul suo nome significherà scegliere il cuore del paese "che tornerà a battere"

Il candidato sindaco della coalizione di centrodestra formata da Pdl-PPs/Dc-Ppdt-UdC e dalla civica “Doc”, dopo aver ricoperto la carica di consigliere comunale negli anni Novanta, tenta la scalata a Palazzo Badiale e lancia la sfida ai suoi avversari politici Michelangelo Lombardi, Tiziano Paragone e Angelo Cera.

Il consigliere del coordinamento Provinciale di Protezione Civile punta sulle risorse umane, il decoro urbano, le attività produttive, la cultura e il turismo. Ai suoi elettori ricorda che “il momento è difficile, lo sappiamo benissimo; solo la forza e lo spirito di libertà e di servizio potranno sollevare le sorti di San Marco e noi non vogliamo mancare a questo compito. San Marco deve tornare a pullulare di gente serena, di ragazzi fieri della loro terra, di nuove famiglie. Una croce sul mio nome è una croce sul cuore di San Marco che tornerà a battere”.

INTERVISTA AL CANDIDATO SINDACO CIRO NARDELLA

1) Ci dica chi è, cosa fa nella vita e qual è stato finora il Suo percorso politico.

Salve a tutti sono Ciro Nardella, farmacista titolare da oltre 30 anni, fiduciario dell’Ordine dei Farmacisti di Foggia per l’Asl della Circoscrizione di San Marco in Lamis. I miei impegni di natura prettamente politica risalgono al 1993, anno in cui ho ricoperto la carica di Consigliere comunale, adempiendo al mio incarico per tutta la durata del mandato e ponendo particolare attenzione a creare le basi di una cultura di Protezione Civile nell’ambito del volontariato e dell’associazionismo in genere, partecipando alla stesura dei primi regolamenti. Ho preso parte, in qualità di membro, alla Consulta della Società Civile. Il mio impegno civico non si è pero’ limitato a tale periodo , in quanto mi sono sempre adoperato nel sociale essendo stato Presidente e membro fondatore di un’associazione di volontariato di Protezione Civile, che da decenni opera attivamente, collaborando con tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute, pronta ad intervenire in caso di calamità ambientali e sempre disponibile ad aiutare il prossimo. Mi è stata di recente conferita la carica di consigliere del neo Coordinamento Provinciale di Protezione Civile. Ho ricoperto le cariche di Presidente della Confcommercio di San Marco in Lamis e di Vice Presidente dell’ACCM (Associazione Commercianti di Corso Matteotti), sono membro dell’ACSM (Associazione Commerciati di San Marco in Lamis) e ho partecipato all’organizzazione di diversi eventi natalizi che hanno interessato il nostro Paese nell’ultimi anni (con annulli Filatelici e tre diversi Raduni di macchine d’epoca).

2) Perché ha scelto di candidarsi alla carica di sindaco?

La mia candidatura a sindaco nasce dal desiderio di operare in maniera ancora più attiva, nel volermi prodigare in prima persona per una reale rinascita della nostra cittadina. Perseverare negli errori del passato, continuando a credere nei personaggi che hanno contribuito al depauperamento del patrimonio artistico e culturale che i nostri antenati ci hanno consegnato, equivale a sigillare una volta e per sempre il totale declino della nostra città.

3) Se dovesse essere eletto quali sono le prime tre cose che farebbe per il bene della comunità?

Il primo impegno che proponiamo ai cittadini ed elettori è di voler investire innanzitutto sulle risorse umane, sugli uomini che sanno ascoltare l’opinione pubblica, elaborando le informazioni e proponendo progetti validi e attuabili. Vogliamo creare dei gruppi di lavoro in grado di valutare le risorse, valorizzare il nostro territorio, proporre progetti di sviluppo e portarli avanti con impegno e responsabilità. Gli obiettivi da realizzare nel primissimo periodo di mandato devono avere il fine di risollevare il decoro della nostra cittadina, ormai decaduto ai minimi termini, come appare evidente agli occhi di tutti, ponendo particolare attenzione alla manutenzione e sistemazione del patrimonio pubblico con pulizia e la cura dell’immagine del centro urbano e della periferia.  Dopo aver messo dei punti fissi su queste basi si può partire per investire sul futuro di San Marco, e investire sulle attività produttive stimolando uno spirito di cooperazione tra l’ente comunale e la maggior parte dei servizi gestiti da privati, dando soprattutto spazio a nuove cooperative di giovani volenterosi ma consapevoli di avere alle spalle un’amministrazione comunale che li sostiene e li faciliti nelle loro necessità amministrative e burocratiche. Per far sì che la nostra comunità riparta dal punto di vista economico e sociale, non si può più prescindere dal binomio turismo e cultura. Ci troviamo in una delle zone più belle al mondo, nonché ricca di storia e di cultura locale: la "Via Sacra Longobardorum", i Conventi di San Matteo e della Madonna di Stignano, il Convento di Padre Pio, gli Eremi da un lato, il Parco Nazionale del Gargano, la Foresta Umbra, la Difesa, i fenomeni carsici (grava di Zazzano e doline),le coste, dall’altro, ne sono degli esempi. Senza dimenticare la nostra Borgo Celano: un paradiso terrestre da rivalutare in tutte le sue forme. Nelle nostre zone c’è un forte flusso turistico che bisogna necessariamente intercettare. Per far questo bisogna valorizzare alla massima potenza sia tutte le risorse naturali e culturali di cui disponiamo, che i tanti giovani di San Marco appassionati di storia e cultura locale, pieni di entusiasmo e creatività.

4) Cosa pensa dei Suoi avversari politici?

Preferisco non entrare troppo in merito alla questione e non giudicare né in positivo né in negativo i miei attuali avversari politici, anche perché ogni elettore potrà farlo a suo modo. Resta il fatto che io non mi definisco un politico ma un uomo che amareggiato dal degrado in cui San Marco sta cadendo, vuole risollevarla e portarla allo splendore e in qualità di cittadino voglio rendermi partecipe in prima persona ad un nuovo processo di rinascita. San Marco deve rinascere in ogni senso.

5) Ci confidi un pregio e un difetto del Suo paese.

San Marco ha grandi risorse, grandi capacità e grandi personalità in grado di fare la differenza, tuttavia spesso manca un reale spirito di aggregazione e di altruismo, dimenticando che la reale forza di una collettività sta nella sua organizzazione stessa e noi solo nei singoli.

6) Cos’è la cosa che in questa campagna elettorale l’ha infastidita maggiormente e qual è la cosa che invece l’ha resa felice?

Sono stato deluso dalle modalità in cui è stata condotta la campagna elettorale, soprattutto per tutto quello che è accaduto dietro le quinte di un palcoscenico per me nuovo ed anche per questo motivo ho preferito sin da subito rispondere pubblicamente ai miei elettori e agli altri candidati , piuttosto che con false ipocrisie diffuse da attacchi poco corretti e poco consoni al mio solito modo di operare. Ho invece apprezzato molto l’entusiasmo di tutte quelle persone, a partire dai singoli concittadini , fino ai partiti politici che hanno appoggiato la mia candidatura, sebbene sia nata come lista civica. Tutti hanno condiviso ampiamente la mia volontà di mettermi in gioco per progettare insieme un futuro migliore per San Marco.

7) Lanci un appello ai Suoi elettori. Ci dica perché dovrebbero votarla

Se come me avete a cuore il bene del nostro paese sostenetemi per costruire insieme una San Marco decorosa e degna dei suoi concittadini. Il mio operato, già da semplice cittadino, ha dimostrato più volte che si può lavorare insieme, basta volerlo e mettersi in gioco davvero. Il momento è difficile, lo sappiamo benissimo; solo la forza e lo spirito di libertà e di servizio potranno sollevare le sorti di San Marco e noi non vogliamo mancare a questo compito.
San Marco deve tornare a pullulare di gente serena, di ragazzi fieri della loro terra, di nuove famiglie. Una croce sul mio nome è una croce sul cuore di San Marco che tornerà a battere. Spetta ora a voi elettori decidere.

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