"Questa non è la terra del caporalato ma la terra dell'agricoltura". Luigi Di Maio ha voluto così introdurre il suo discorso alle organizzazioni agricole foggiane incontrate oggi in Camera di Commercio. Dopo San Giovanni Rotondo, il vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico ha fatto tappa a Foggia per un incontro sui temi economico-lavorativi più pregnanti in Capitanata. Agricoltura, appunto, caporalato, sicurezza nelle campagne, semplificazione burocratica, Cun (il deputato Luigi L'Abbate ha annunciato l'avvio sperimentale della misura che consentirà di conoscere la formazione dei prezzi, attesa da anni dal settore), salario minimo e costo minimo del lavoro. "Sono disponibile a lavorare sin da subito con voi su alcuni provvedimenti" ha detto. "Questo è il settore più produttivo qui. C'è un problema di leggi che stanno colpendo chi si comporta correttamente. C'è bisogno di un nuovo dialogo tra parte datoriale e parte dipendente". 

Presente anche il candidato sindaco cinquestelle al Comune di Foggia, Giovanni Quarato, e alle Europee, Mario Furore. A domanda sull'esito finale delle elezioni nel capoluogo, Di Maio ha risposto soltanto: "Dobbiamo esser consapevoli che si cambia anche governando gli enti locali. Noi saremo sempre disponibili a ragionare con tutti i sindaci e i presidenti di regione ma se ce n'è uno del Movimento 5 stelle è meglio".