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Comunali Foggia 2014

Primarie centrosinistra, De Santis: ecco cosa si dovrebbe fare per la nostra città

Leonardo De Santis, consigliere comunale di SEL detta l’agenda politica del centrosinistra, rimarcando l’importanza della Consulta per la Legalità e della cultura per il rilancio delle attività produttive

Nonostante gli sforzi in una direzione contraria, prende forma a Foggia l’idea delle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco. Auspico una competizione leale tra i candidati, che per adesso vedo espressione di donne ed uomini che ritengono opportuno misurarsi con la mission in questione. Foggia potrebbe diventare una città aperta  alla cultura, alla cittadinanza, al senso di comunità e alle nuove opportunità che lo scenario attuale presenta.

Si deve ritrovare la capacità di dialogo tra i cittadini e il movimento proposto dai Forum per la costituzione della  Consulta per la Legalità ne  è un fulgido esempio, come in negativo vi è l’esempio burocratico- amministrativo del blocco dell’attuazione dello strumento per non essere capaci amministrativamente di dar vita ad un regolamento.

Ci vorrebbe una rivalutazione del centro storico attraverso la creazione della cittadella dell’università, attraverso l’apertura ad energie che potranno venire anche da comuni limitrofi o dalle  scuole d'arte, dal conservatorio, lo stesso museo e dagli attori, tanti e bravi, rimasti un po’ tutti senza una dimora stabile.

Sarà necessario radicalizzare l’azione amministrativa in azione culturale per il rilancio delle attività produttive  affinché cessi  l’idea del lavoro come mercimonio e si affermi l’idea del lavoro come un diritto ad un lavoro vero, e va restituita una dignità a chi ne è sprovvisto.

Dovremo rendere uguali tutti i cittadini, riconoscendo diritti, che anche questo centrosinistra non ha voluto riconoscere, penso alla DAT e alle coppie di fatto. Si dovrà finalmente capire che i temi ambientali non sono di una forza politica , ma sono patrimonio condiviso, che va difeso ed implementato prima di qualunque altra attività, perché non esiste uomo, famiglia, città, nazione, senza un territorio e questo va protetto dalla furia devastatrice degli ultimi 60 anni.

Si dovrà attuare quella trasparenza ed etica dei comportamenti, tanto millantata, dovremo sporcarci le mani per ripulire, ma non potremo non esserci, e da oggi dovremo essere sempre di più. Si dovrà richiedere  a tutti i candidati la sottoscrizione di un codice etico, e presentar, prima della competizione elettorale, l’eventuale squadra di governo, dove i tecnici per noi sono gli ambientalisti, coloro che combattono le mafie, i portatori di cultura e non per forza i presidenti degli ordini professionali. Per queste ragioni e mille altre noi dovremo esserci.

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