Nel panorama della consapevolezza civica dei foggiani si sta consolidando un nuovo movimento di pensiero e coscienza politica. Circa trecento persone hanno infatti partecipato alla  prima di ‘Onda del Popolo’ presso l’auditorium della Chiesa Beata Maria Vergine di Foggia. “Si tratta di persone che conoscono il clima stantio della nauseabonda politica locale, fatta di interessi particolaristici, illegittime richieste ed altrettanto illegittime pretese. Che non hanno le coscienze sopite e rassegnate, ma che hanno accolto con entusiasmo una sferzata di energia civile rappresentata da un innovativo movimento che intende partecipare da protagonista al prossimo appuntamento elettorale”.

Il movimento è nato come risposta ad una semplice e frequente domanda. Come si può resistere ai vecchi meccanismi della politica locale che attanagliano e bloccano ogni istanza di progresso e di sviluppo? Per il gruppo occorre quindi un’onda di positività, di partecipazione, di coinvolgimento, che trasporti energia, produca forza e si propaghi anche nel vuoto della politica locale “che caratterizza sia la destra che la sinistra”

“Onda del Popolo” si prefigge preliminarmente di spalancare le porte della Città alle attività produttive: “chi intende fare impresa, produrre, investire, creare posti di lavoro, deve avere un Comune “Amico” e non un Comune attraverso il quale la longa manus della politica accarezza i suoi censurabili interessi”. In questo modo e soltanto con tale approccio sarà possibile rendere Foggia attraente, perché popolata da cittadini che possano lavorare, consumare, progettare il proprio futuro con un certo grado di affidabilità e aspettativa.

Questo è in sintesi il contenuto delle dichiarazioni dei relatori Domenico Fiano, della dottoressa Gabriella Gentile, dell’avvocato Vincenzo Rocco e dell’ispettore Vito Nicola Leone, che apertis verbis, hanno comunicato, per comprovata esperienza, “che agire nel nostro contesto sociale ed economico è diventato difficilissimo ed occorre costantemente superare ostacoli sistematicamente frapposti dalla burocrazia e da interessi personalistici che strozzano a collo di bottiglia ogni iniziativa, ogni progetto, ogni idea di sviluppo e di progresso e di benessere sociale”.

“Essere esponenzialmente numerosi, essere coesi, essere riuniti in un movimento civico completamente nuovo ed avulso dalla politica traviata è l’unica soluzione per chi crede che investire sul territorio è l’unico futuro possibile. E’ una soluzione accolta da moltissime persone che sono e saranno non soltanto “cittadini o elettori, ma risorse capaci di produrre valore e dare un contributo significativo all'evoluzione del nostro sistema socio-economico”.