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Comunali Foggia 2014

Il centrodestra si riprende Foggia dopo 10 anni: Landella sindaco, Caporetto PD

Franco Landella è il nuovo sindaco di Foggia. Marasco: "Farò ricorso". A Orta Nova vince Tarantino, a Lucera Antonio Tutolo. Il sindaco di San Severo è Francesco Miglio

ll centrodestra espugna il capoluogo dauno e si porta al governo della città di Foggia dopo 10 anni di centrosinistra. E’ Franco Landella il nuovo sindaco. Lo hanno deciso le urne di ieri che, in controtendenza rispetto al dato nazionale, consegnano al consigliere comunale uscente di Forza Italia 366 voti in più del suo competitor, Augusto Marasco. 

27.839 voti per Landella, già segretario azzurro e consigliere comunale per tre mandati, pari al 50,33%; stacca di poco l’architetto già assessore all’Urbanistica che con 27.473 consensi si ferma al 49.67%. 0.66% di differenza tra i due. La classica vittoria di un soffio, dopo un testa a testa che ha visto però Landella consolidare nel corso dello spoglio un distacco sì minimo ma stabile. E nonostante il crollo dell’affluenza di almeno 25 punti percentuali rispetto al primo turno (45.55% vs 71.43%), dato che tradizionalmente penalizza il centrodestra che ha un elettorato meno fidelizzato rispetto al centrosinistra.

Il fatto che il nuovo sindaco ottenga 764 voti in più rispetto al primo turno (27.839 vs 27.075) è sicuramente fatto importante data questa premessa, ma comunque poca roba rispetto agli accordi siglati con la lista Miranda (oltre 6mila preferenze al primo turno), Lambresa (oltre mille), Onda del Popolo e Nuovo Ordine Nazionale (poco più di 950 insieme).

L’apporto di ognuno, in linea di massima, può aver fatto la differenza. Soprattutto quello dei socialisti di Lonigro che, per quanto abbiano dichiarato il non voto dopo la querelle che li ha allontanati di Marasco, trainati da Giulio Scapato (circa 1000 voti), si sarebbero “vendicati” consegnando il loro voto all’avversario di centrodestra.

A guardare l’aritmetica, i voti di Socialismo Dauno avrebbero certamente potuto fare la differenza per il candidato sindaco del centrosinistra che, rispetto a Landella, guadagna in ogni caso ben 2499 preferenze in più (27.473 vs 24.974 del 1° turno, il che fa immaginare che l’accordo politico con l’assessore al bilancio Leonardo Di Gioia abbia dato i suoi frutti, anche se in misura largamente minore rispetto al potenziale delle liste (quasi 12mila preferenze). Un dato che conferma come il voto del secondo turno sia ingestibile dagli stessi leader.

Marasco a caldo ai cronisti: “Farò ricorso”. Meraviglia gli addetti ai lavori in ogni caso l’elevato numero di schede nulle, ben 1385, il 2.43% del totale, cifra tale da far preannunciare allo sconfitto Marasco che ci sarà un ricorso al TAR.  E’ questo l’epilogo prevedibile di una campagna elettorale al veleno, che ha pericolosamente alzato i toni negli ultimi giorni, creando un preoccupante clima borderline in città e tra le due fazioni avversarie (secondo testimonianze, due volanti della Polizia son giunte stanotte a presidiare il comitato elettorale di Marasco allo scoccare dei festeggiamenti in onore di Landella).

Il nuovo consiglio comunale, come Foggiatoday aveva anticipato

LE DICHIARAZIONI DI FRANCO LANDELLA

CAPORETTO PD. URAGANO CIVICHE. Null’altro giunge in queste ore da via Isonzo e via Taranto, sedi delle segreterie cittadina e provinciale del PD. La sconfitta brucia e si somma alla caporetto registrata in tutti i comuni andati al ballottaggio. L’uragano Renzi in Capitanata non arriva. Il Pd provinciale perde su tutta la linea.

Perde inaspettatamente ad Orta Nova dove il sindaco uscente e vicesegretario provinciale del partito, Iaia Calvio, viene battuta da Gerardo Tarantino, centrodestra, per 128 voti (4308 vs 4175, 50.78% vs 49.22%). Anche qui campagna elettorale difficile e velenosa, finita in zuffa all’esito dello spoglio: i sostenitori delle due fazioni si son picchiati davanti a Palazzo di Città, offrendo uno spettacolo indecoroso. Oggetto dello scontro, quello scarto risicatissimo ed i sospetti sulle oltre 150 schede nulle.

Dem battuti anche a Lucera, travolti dall’onda Tutolo che sbanca col 75.72% dei consensi. A Giuseppe Bizzarri non basta aggrapparsi a Sgarbi ed all’ex sindaco di centrodestra L’Abbate: l’avvocato perde rovinosamente, fermandosi al 24,28%.

SAN SEVERO: IL PD SI AGGRAPPA A MIGLIO. A San Severo, invece, vince di misura Francesco Miglio (60.60%), ex Pd espulso qualche mese fa dal segretario provinciale, Raffaele Piemontese, per non aver voluto sottoporsi alla primarie. Scaricato Dino Marino, il consigliere regionale uscito sconfitto al primo turno, Piemontese ed il segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, si son aggrappati nell’ultimo scorcio di campagna elettorale proprio al loro ex militante, benedicendolo al fotofinish quale candidato di un centrosinistra che Miglio stesso aveva provveduto a sconfessare.

Ma tant’è. La mossa di Piemontese ed Emiliano ha come effetto però quello di spaccare profondamente il Pd sanseverese avviando un duro redde rationem interno, mentre tra Marino ed il segretario provinciale volano gli stracci su Facebook. Si lecca le ferite, intanto, anche il centrodestra che non riesce nell’impresa di mantenere la guida di Palazzo Celestini: l’ex assessore provinciale Leonardo Lallo di ferma al 39.40% dei consensi.

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