rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Comunali Foggia 2014

Tarquinio contro Di Gioia e Gentile:"Grave che non si siano dimessi"

Il senatore di Forza Italia commenta la scelta dei due assessori di candidarsi al Comune e alle Europee senza dimettersi dalle rispettive cariche ricoperte:"Gesto grave sul piano istituzionale ed etico"

“Chi si candida a governare una città importante come Foggia e a rappresentare la Puglia in Europa dovrebbe dimostrare con i fatti e non con le parole la sua serietà e il suo senso delle istituzioni. Evidentemente queste doti non appartengono a tutti”. Lo dichiara il senatore Lucio Tarquinio, coordinatore provinciale di Forza Italia, con riferimento alla candidatura a sindaco di Foggia dell’assessore regionale al Bilancio, Leonardo Di Gioia, e a quella dell’assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, al Parlamento Europeo.

“Trovo davvero grave che Leonardo Di Gioia ed Elena Gentile non abbiano ancora rassegnato le dimissioni da assessori regionali, o che in alternativa non abbiano sentito almeno il dovere di autosospendersi dalle funzioni, nonostante le loro candidature siano ormai ufficiali – afferma il senatore Tarquinio –. Lo considero grave sul piano istituzionale ed etico. Non è possibile con una mano tenere le chiavi della ‘cassaforte’ della Regione Puglia e della Sanità e con l’altra chiedere il consenso ai cittadini. La trasparenza è un principio che va praticato e non soltanto declamato”.

“Di Gioia, in particolare, si presenta alla città di Foggia come l’uomo nuovo, distante dai partiti, che considera non soluzione ma parte del problema che frena ed impedisce lo sviluppo della nostra comunità. Eppure continua a restare abbarbicato alla gestione con una determinazione degna di miglior causa – evidenzia il coordinatore provinciale di Forza Italia –. Non ho mai demonizzato l’aspetto gestionale della politica, che è parte fondamentale dell’impegno amministrativo. Non è possibile, però, trasformarlo sistematicamente in uno strumento per produrre consenso. Per Di Gioia è accaduto in occasione delle scorse elezioni regionali e rischia di avvenire nelle prossime elezioni comunali”.  

“Questa consultazione elettorale dovrà invece mettere al centro del confronto con i cittadini la politica, le idee, la linearità e la coerenza di chi si candida a governare la città di Foggia. Le istituzioni vanno servite e non occupate. Ed è intollerabile che a sventolare questo principio sia proprio chi pur di ricoprire incarichi di gestione e di vertice non ha esitato a cambiare partiti e addirittura schieramento politico – sottolinea il senatore Tarquinio –. L’affidabilità di una proposta amministrativa non si regge su tecnicismi e affabulazioni numeriche ma si basa innanzitutto su questi elementi, che per noi restano valori non negoziabili”.

“Il governatore Vendola, da questo punto di vista, ha il dovere istituzionale e politico di non trasformare la prossima tornata elettorale in un sorta di ‘guerra della gestione’, sia per quanto riguarda le comunali di Foggia sia per quel che concerne le elezioni europee. Non è tollerabile che due assessori titolari di deleghe importantissime come quelle al Bilancio e alla Sanità, specie in questo momento di crisi economica, affrontino la campagna elettorale da posizioni dominanti sul fronte gestionale – dichiara il coordinatore provinciale di Forza Italia –. Sino ad oggi, con buona pace delle belle parole e dei valori che vanno sbandierando, non hanno ancora avvertito questa sensibilità. Rivolgo dunque un appello pubblico al governatore della Puglia affinché rimedi rapidamente a questa situazione che rischia di diventare incresciosa, ritirando le deleghe ai suoi due assessori candidati o sospendendoli dalle funzioni, permettendo così lo svolgimento di una campagna elettorale serena e basata esclusivamente sulle idee e sulla politica”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tarquinio contro Di Gioia e Gentile:"Grave che non si siano dimessi"

FoggiaToday è in caricamento