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Giovedì, 25 Aprile 2024
Comunali Foggia 2014

Lo slogan per Foggia e l'appello al voto dei nove candidati sindaco

Di Franco Landella, Augusto Marasco, Leonardo Di Gioia, Luigi Miranda, Lucia Lambresa, Vincenzo Rizzi, Gianfranco Piemontese, Domenico Fiano e Giuseppe Martorana

AUGUSTO MARASCO, CANDIDATO SINDACO DEL CENTROSINISTRA

Vince e diventa sindaco, dove rivolge lo sguardo: prima alle periferie o prima al centro?

Al centro perché nel mio programma elettorale quando dico di rimettere la città al centro, non parlo soltanto di autorevolezza della città che va riconquistata, ma parto dal centro proprio per orientare un’attività di valorizzazione del centro urbano che oggi è desertificato. Nelle periferie vanno fatti degli interventi di riqualificazione che esaltino la nostra città consolidata. E poi io ho aperto la campagna elettorale delle primarie proprio in centro, dove però ci sono anche le nostre periferie.

Uno slogan per Foggia

Progetteremo una città all’altezza dei nostri sogni, una città a misura di tutti.

Perché dovrebbero votarla e affidarle le chiavi della città?

Ai foggiani mi sono presentato con 6 punti misurabili e una promessa: realizzarli. Questa promessa è alla base del mio patto etico con Foggia. Un patto che è nel mio programma, su cui ho messo la mia firma, la mia faccia e la mia credibilità. A Foggia è arrivato il momento di smettere di accontentarsi e tornare a desiderare. Desiderare una città più moderna, lavorare a una città più vivibile, investire in una città che sappia tornare a creare lavoro, che liberi spazio alla creatività e alla cultura, una città che sappia tornare a piacersi.

Ho stretto un patto con i foggiani, per costruire questa città insieme. Abbiamo un progetto per ridar vita al centro urbano, un piano sull’area dell’ex Ippodromo per il grande parco dei Campi Diomedei. Vogliamo realizzare la via pedonale per lo shopping più lunga del mondo, ridefinire la mobilità cittadina, rifare 40 chilometri di strade in 5 anni. Abbiamo già pensato a 14 interventi di riqualificazione di zone centrali e periferiche, nevralgiche o a rischio. Sappiamo come riorganizzare la Polizia municipale riportando 130 vigili per le nostre strade e le nostre piazze.

Vogliamo ricreare a Foggia le condizioni per investire sull'impresa e sul lavoro. Perché una Foggia a misura di tutti esiste. Una città all'altezza dei nostri sogni è possibile. Sappiamo cosa c'è da fare. Sappiamo come farlo. Domenica 25 maggio nel derby tra rabbia e speranza, facciamo vincere la speranza.

DOMENICO FIANO, CANDIDATO SINDACO ONDA DEL POPOLO

Vince e diventa sindaco, dove rivolge lo sguardo: prima alle periferie o prima al centro?

Centro e periferia è la stessa cosa

Uno slogan per Foggia

Foggia civile

Perché dovrebbero votarla e affidarle le chiavi della città?

Perché i cittadini si trovano ad un bivio: o votare per le caste, o votare per la gente come loro che può portare realmente una cosa nuova al Comune di Foggia e fare tutto quello che è possibile fare, in trasparenza e non per interessi personali e privati.

LEONARDO DI GIOIA, CANDIDATO SINDACO ‘LEONARDO DI GIOIA SINDACO’

Vince e diventa sindaco, dove rivolge lo sguardo: prima alle periferie o prima al centro?

Prima a Palazzo di Città e alle sedi degli uffici comunali: dobbiamo lanciare subito un piano di riqualificazione e ridisegno complessivo della macchina municipale. Insieme al nostro personale dobbiamo darci una mission condivisa. Penso che di questo abbiamo bisogno sia le periferie che il centro.

Uno slogan per Foggia (secco, due o tre parole)

Cinque anni per la rinascita

Perché dovrebbero votarla e affidarle le chiavi della città?

Perché abbiamo riunito persone desiderose di fare e non di urlare, di rimboccarsi le maniche e non di puntare il dito, di non parlare solo dei problemi, ma anche delle soluzioni. Perché rappresentiamo una proposta civica di taglio e di conio diverso da coalizioni e partiti che, indipendentemente dalla buona fede delle persone, hanno mostrato di non essere capaci di dare risposte ai problemi dei cittadini. Perché abbiamo le competenze, ma anche l’umiltà di sapere che non bastano; abbiamo il coraggio di decidere, ma non vogliamo farlo da soli; e perché siamo persone libere. Chiediamo un solo mandato, per non essere condizionati nemmeno dal desiderio di farci rieleggere.

GIUSEPPE MARTORANA, CANDIDATO SINDACO ORDINE NUOVO NAZIONALE

Vince e diventa sindaco, dove rivolge lo sguardo: prima alle periferie o prima al centro?

La periferia, perché è la parte più disagiata

Uno slogan per Foggia

Noi facciamo e non parliamo!

Perché dovrebbero votarla e affidarle le chiavi della città?

Perché tutto quello che i lettori leggeranno o tutto quello che viene detto da me o da terzi per conto mio sono cose che faremo, a differenza delle cose che dicono gli altri e che non faranno. Noi quello che diciamo facciamo a rischio di essere messi sotto protezione costante e continua. Se prendiamo in mano le redini di questa città, posso garantire che o ci eliminano o eliminiamo noi i creatori dei problemi.

VINCENZO RIZZI, CANDIDATO SINDACO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Vince e diventa sindaco, dove rivolge lo sguardo: prima alle periferie o prima al centro?

Secondo me non si può guardare le periferie senza il centro e viceversa. Noi dobbiamo guardare la città nel suo insieme e dobbiamo costruire una città vivibile in ogni sua posizione. Abbiamo bisogno sia del centro che delle periferie. E non dimentichiamoci che ci sono anche le borgate.

Uno slogan per Foggia

La stagione dei saldi è finita.

Perché dovrebbero votarla e affidarle le chiavi della città?

Perché non hanno più nulla da perdere. Siamo l’unica formazione politica che non ha più nessun legame con il passato, non siamo interessati a fare accordi con nessuno e a mediare con nessuno. Possiamo quindi rappresentare un’alternativa e un punto di svolta per questa città

GIANFRANCO PIEMONTESE, CANDIDATO SINDACO ‘FOGGIA A SINISTRA’

Vince e diventa sindaco, dove rivolge lo sguardo: prima alle periferie o prima al centro?

Faccio ripulire la città dei manifesti abusivi. A Foggia non c’è un centro o una periferia, ma è periferia anche al centro. La prima ordinanza riguarderà il ripristino del Palazzo Trafiletti, contro quelli che magari si augurano che il loro palazzo cada per poi specularci

Uno slogan per Foggia

Foggia a Sinistra, se non ora quando

Perché dovrebbero votarla e affidarle le chiavi della città?

Perché ho un’esperienza politica e amministrativa tale che mi fa capire quali sono le problematiche e perché i candidati consiglieri che mi affiancano sono donne e uomini che rispondono ai tre principi di legalità, trasparenza e partecipazione.

FRANCO LANDELLA, CANDIDATO SINDACO DEL CENTRODESTRA

Vince e diventa sindaco, dove rivolge lo sguardo: prima alle periferie o prima al centro?

Il primo sguardo andrà alle persone, ai loro bisogni. Trasformerò l’assessorato alle Politiche Sociali - utilizzate in forma assistenzialistica e clientelistica – nell’assessorato alla Famiglia e alla Gioventù. Metterò nelle mani delle associazioni cattoliche e laiche questa governance perché hanno veramente capito il significato di povertà e sopperito al voto istituzionale. Io ho pensato alla giunta delle parrocchie, oggi sono il principale presidio di democrazia sul territorio, che hanno la temperature di quello che succede nelle famiglie e nei quartieri.

Uno slogan per Foggia

Rialzati Foggia

Perché dovrebbero votarla e affidarle le chiavi della città?

Perché conosco bene la macchina burocratica e amministrativa, i quartieri e i problemi di Foggia. Non sono mai stato distante dalle ansie e dai problemi delle famiglie, tant’è che in quindici anni mi hanno suffragato con un ampio consenso. Oggi potevo avere un’autostrada alla Regione Puglia, ma fo rifiutato perché dovevo dedicarmi ai miei concittadini e quindi, come atto di riconoscenza nei confronti della città, non potevo rimanere inerme a vederla sprofondare. Ci metto la mia faccia e le mie idee perché voglio garantire un futuro ai nostri figli. Abbiamo gente qualificata e capace costretta ad emigrare, non più con la valigia di cartone, ma con un titolo di studio e un pc. Persone, giovani che dobbiamo valorizzare e trattenere qui, per cancellare quel ‘Fugge da Foggia’ e sostituirlo con ‘Resto a Foggia’.

LUCIA LAMBRESA, CANDIDATO SINDACO DELLA LISTA ‘LUCIA LAMBRESA SINDACO’

Vince e diventa sindaco, dove rivolge lo sguardo: prima alle periferie o prima al centro?

Alla città, dove il cittadino è padrone di casa ed è custode delle cose che ci sono dentro.

Uno slogan per Foggia

Viva Foggia

Perché dovrebbero votarla e affidarle le chiavi della città?

Innanzitutto devono andare a votare, poi se si fidano di me mi possono votare. Altrimenti non voglio un voto legato ad altri meccanismi

LUIGI MIRANDA, CANDIDATO SINDACO DELLA LISTA ‘MIRANDA SINDACO’

Vince e diventa sindaco, dove rivolge lo sguardo: prima alle periferie o prima al centro?

Lo rivolgo a mio padre, ringraziandolo per gli insegnamenti che mi ha lasciato. Sono cinque anni che non è con me e mi manca tantissimo. Comunque vada lo rivolgerò a lui. Poi guarderò a tutti i cittadini foggiani.

Uno slogan per Foggia

Una città che deve sognare di essere normale

Perché dovrebbero votarla e affidarle le chiavi della città?

Devono votarmi perché sono una persona onesta e alla quale non hanno mai regalato niente, che non ha nessuno alle spalle, che lo protegge e che lo aiuta. Quello che ho fatto l’ho guadagnato con il sudore e la fatica, a cominciare dall’Associazione Qualità della Vita che ho fondato nel 2004. Sono stato eletto in Consiglio comunale quando mio padre non c’era più con 900 preferenze senza avere un padrone, ma grazie al voto d’opinione e al lavoro svolto con l’AQV, dove qualche mese fa abbiamo creato una forte rete di associazioni, molte delle quali hanno espresso all’interno della lista Miranda sindaco le loro professionalità. Ho dimostrato che in questi cinque anni non si è potuto dire mezza parola sulla mia onestà, quindi mi propongo con estrema tranquillità e con una sola lista di candidati consiglieri, selezionati. La nostra è una lista civica vera, non come altri che si dichiarano movimenti civici ma sono frutto di partiti che vanno da Sel ai Socialisti. Siamo una lista alternativa, fuori dalle logiche delle lobbies di potere, dei partiti, delle corruttele, dell’imprenditoria infedele, della malavita organizzata che ha avuto sempre contatti con la politica. In merito a tutto questo, l’unica cosa che ci accomuna è l’abisso che ci divide dagli altri, poi ognuno è libero di votare chi vuole, ma l’importante è che poi non si lamentino più.

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