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Comunali Foggia 2014

Udc appoggerà Marasco, Sel attende. Cinquestelle divisi ma verso le Comunarie

Udc molla Landella e appoggia il centrosinistra targato Marasco. A sinistra, invece, la SEL non ha ancora sciolto la riserva. L’ex capogruppo Pd, Paolo Terenzio, con Leonardo Di Gioia.

Ore frenetiche nei partiti e nei movimenti interessati alle elezioni 2014 a Foggia, alle prese con la quadratura dei cerchi rispetto ad alleanze e regole sulle liste. Scalpitano vecchi e nuovi consiglieri (i posti in lizza, si sa, sono in numero predefinito) mentre candidati sindaci accarezzano un po’ tutti l’idea di un robusto “lavaggio” che marchi distanza col passato.

La conferenza stampa di “apertura” della campagna elettorale immaginata dal candidato sindaco del centrosinistra Augusto Marasco per domani, sabato 30 marzo, non dovrebbe esserci. Uscito lacerato dalle primarie, lo schieramento si trova a dover attendere che partners certi o potenziali sciolgano le riserve. A sinistra ed al centro. L’accordo con l’Udc è ormai cosa fatta, fa sapere il segretario provinciale Angelo Cera che, preso a “schiaffi da Forza Italia su San Severo”, ha scelto di dirottarsi sul centrosinistra, nonostante abbia probabilmente per primo aperto alla candidatura di Franco Landella.

In serata è convocata la segreteria cittadina. “Andremo in quella direzione” osserva Cera. Peraltro caldeggiata dal suo vicario a Foggia, Eugenio Iorio, pronto ad accogliere in lista anche i consiglieri uscenti “senza dimora”, Massimo Laccetti e Cosimo Leone; quindi lo stesso Iorio, Leonardo Iaccarino, ed ex consiglieri come Davide De Salvia o volti femminili noti come Maresa Zingrillo.

A sinistra, invece, la SEL non ha ancora sciolto la riserva. La questione politica (per l’ex segretario provinciale Domenico Rizzi “resta difficile spiegare ai nostri elettori l’assenza di un candidato di sinistra”) ed il difficile momento vissuto dal partito di Vendola, rendono incerta una discesa in campo di marca SEL. Piuttosto l’idea è quella di un’unica lista di sinistra che tenga insieme tutto questa parte dell’emisfero, sotto altri nomi. Anche qui la riserva non verrà sciolta prima del weekend.

Non se la passa meglio il Pd, alle prese con gli uscenti che scalpitano per essere ricollocati. Tra segreteria cittadina e provinciale è scontro sul limite dei tre mandati di consiliatura che metterebbe fuori gioco storici come Italo Pontone e Paolo De Vito. Ma mentre il secondo sarebbe già pronto ad accasarsi col Psi (dove degli uscenti ricompare solo Emilio Piarullo, fuori Angelo Benvenuto, dirigente medico e pertanto “incompatibile” secondo la legge anticorruzione), il primo, appoggiato dal segretario cittadino Rauseo, avrebbe minacciato di passare armi e bagagli con Leonardo Di Gioia.

Cosa che ha già fatto l’ex capogruppo Pd, Paolo Terenzio. Facendo spazio, evidentemente, nella lista dem addirittura ad un ex Puglia Prima di Tutto, poi Centro Democratico, come Gaetano Pedone, corteggiatissimo per il bacino elettorale che porterebbe con sé attraverso la Uil (sanità). Degli uscenti non dovrebbero ricandidarsi Vinciguerra, D’Urso, lo stesso Piemontese.

Mentre, tra new entry e ritorni, scalpitano già l’ex assessore all’urbanistica Michele Salatto, quindi Lorenzo Frattarolo, Francesco Pastore, Massimiliano Arena, Patrizia Lusi, Lia Azzarone, Alfonso de Pellegrino. Timorosa di aprire le porte agli uscenti Realtà Italia, il movimento vicino a Michele Emiliano, che non vorrebbe andare oltre lo “sforzo” di tenere dentro l’ex Sel Michele Sisbarra.

Non se la passa meglio il centrodestra, che merita successivo articolo dedicato. Men che meno i 5 stelle. Le 3 liste inviate a Roma sono state tutte sconfessate. Per lo staff di Grillo o si fa sintesi o si procederà con le comunarie on line. Strumento caldeggiato, pare, solo da una parte degli attivisti, quelli appunto che le comunarie le hanno già affrontate (seppur con risultati tutt’altro che soddisfacenti”).

Meno propensi a consultarsi con la base, invece, secondo indiscrezioni, gli altri due meet up, quelli di Antonio Dembech e Nunzio Lops, che preferirebbero giungere a sintesi. Con quali regole di esclusione/inclusione di potenziali candidati non è dato sapere. Lo staff avrebbe dato tempo fino alla prossima settimana. La strada delle comunarie on line sarebbe segnata. Com’è normale in mondo, quello pentastellato a Foggia, dove permangono, forti, le divisioni.

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