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D'Emilio contro Marasco: "Insinuazioni infondate, accetti la sconfitta"

Il consigliere uscente del Ncd stigmatizza il comportamento di Marasco: "Il suo sospetto, senza un briciolo di prova, è lesivo di coloro che hanno lavorato alle operazioni elettorali"

“Oltre ad evidenziare la sua incapacità di accettare e riconoscere la sconfitta, l’insinuazione di Marasco sulle fantomatiche anomalie in quasi tutte le sezioni elettorali (addirittura l’80%) svilisce il lavoro dei presidenti di seggio, mettendone in discussione onestà e competenza e fomenta tra la cittadinanza l’immotivata sfiducia negli organi preposti al regolare svolgimento delle elezioni”.

Ciccio D’Emilio (NCD) non ci sta ed in un comunicato diramato alla stampa esprime il suo disappunto in merito alle dichiarazioni rilasciate dal candidato sindaco del centrosinistra che non esclude di ricorrere al TAR per un’ulteriore verifica dell’esito delle urne.

“In mancanza di prove concrete che la supportino, quella di Marasco ha tutti i connotati di una lamentela pretestuosa ed autolesionistica (sul piano politico) visto che tutti i presidenti di seggio subentrati alla sensibile percentuale di rinuncianti estratti dalla Corte D’Appello di Bari sono stati nominati proprio dal sindaco Mongelli, della cui Giunta ha fatto parte lo stesso Marasco.

Oltretutto il sospetto di brogli da parte di quest’ultimo, ad oggi non accompagnato da uno straccio di prova, è lesivo di coloro che hanno lavorato alle operazioni elettorali ed irrispettoso nei riguardi della Commissione Elettorale.

La legge riconosce all’architetto la facoltà di ricorrere al TAR e nella remotissima eventualità in cui dovessero ravvisarsi elementi di irregolarità tali da inficiare il risultato delle elezioni, saremmo pronti ad accettarne il verdetto procedere di conseguenza.

Al contempo, però, se –come più lucidamente prevedibile- saranno acclarati i risultati già confermati dalla verifica dei registri e dei verbali operata dalla Commissione Elettorale presieduta dal magistrato Placentino, ci riserviamo di inoltrare al Ministro degli Interni Alfano l’infondata denuncia di Marasco finalizzata a sminuire la regolare vittoria di Landella ed a gettare discredito sulle istituzioni e sull’onorabilità di presidenti di seggio e scrutatori.

“Bisogna saper perdere”, cantava molti anni fa Shel Shapiro e Marasco farebbe bene a recepire con umiltà quel monito ancora attuale, facendo un lucido “mea culpa” sui molti errori che l’hanno condotto alla sconfitta piuttosto che ridursi a simili pretestuose, infondate e ridicole recriminazioni.

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