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Elezioni comunali provincia di Foggia 2013 Carapelle

Carapelle, dal candidato sindaco Remo Capuozzo un “no” secco alla centrale a biomasse

In me e nei miei tanti amici di Carapelle, troverà sempre un alleato prezioso e leale quando si tratterà di fare battaglie comuni per il bene e la salvaguardia del nostro territorio

Sono sempre stato fieramente e apertamente contrario alla costruzione di una centrale a biomasse a Carapelle. L’ho detto chiaramente, oltre dieci anni fa, ai rappresentanti della Caviro, nella veste di sindaco di Carapelle. Lo ribadisco oggi, se possibile con ancora maggiore fermezza e convinzione, nel momento in cui mi appresto a correre per tornare ad essere nuovamente sindaco della mia città, sostenuto da tanta gente, da tanti giovani che non ci stanno a svendere la propria terra per un tozzo di pane. Riaffermo”.

Così Remo Capuozzo, in una fase elettorale che si preannuncia alquanto vivace, dal momento che non è solo la Politica a fare da sfondo alla contesa.  “Basta dare un’occhiata ai comitati elettorali di certi candidati sindaci: sembrano “vetrine” di supermercati, piene di “offerte speciali”, di fantomatici posti di lavori da distribuire a piene mani. Non si può giocare con i bisogni della gente, con i sogni dei giovani. E’ una cosa indegna. Per quel che mi riguarda, che ci riguarda, non abbiamo chimere da vendere, né buoni benzina da distribuire, né illusioni, né “scambi” per voti e consenso.

Quel che possiamo garantire – aggiunge il candidato sindaco Capuozzo - è un modello di gestione della cosa pubblica che ha nella dotazione dei servizi, nello sviluppo organico e complessivo della nostra cittadina il suo primo ed unico comandamento. Una progettualità che mira al “bene-essere” della nostra comunità, nella ricerca, quella sì, incessante di occasioni per lo sviluppo. Lo abbiamo dimostrato negli anni in cui sono stati sindaco, prima che un nuovo Medio Evo ricadesse sulla nostra comunità.

In una realtà ad altissima vocazione agricola, con coltivazioni e produzioni di pregio, la promessa tutta elettorale di uno sbandierato lavoro - come insegna l’Ilva di Taranto - non può essere barattato con un deficit di salute e con uno sfregio ambientale, per di più a due passi da un’area che già risente dell’ingombrante e verosimilmente nociva presenza dell’inceneritore – Marcegaglia che all’inizio dell’iter autorizzativo fu spacciato per centrale a biomasse e che invece brucerà combustibile da rifiuti.  

Benissimo ha fatto il sindaco di Orta Nova, Iaia Calvio ed il consiglio comunale ortese, a dire un secco “no” alla centrale - Caviro. In me e nei miei tanti amici di Carapelle, troverà sempre un alleato prezioso e leale quando si tratterà di fare battaglie comuni per il bene e la salvaguardia del nostro territorio. Che va rilanciato, bonificato e salvato non solo dagli inceneritori, ma anche dai venditori di fumo. Tossico e nocivo anch’esso, perché mira a far leva, dolosamente, sulla buonafede delle persone e dei nostri giovani. Ma Carapelle saprà non cadere nell’inganno, dopo dieci anni di decadenza e di ambiguità”.

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