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Elezioni comunali provincia di Foggia 2013 San Nicandro Garganico

19500 elettori hanno disertato le urne, 7mila solo a San Nicandro Garganico

Percentuali choc a Roseto Valfortore e San Marco La Catola. Ottima partecipazione a Carapelle e Zapponeta

Sono stati 33.426 i cittadini degli 11 centri della provincia di Foggia che il 26 e 27 maggio si sono recati alle urne per rinnovare sindaci e consigli comunali di San Nicandro Garganico, Vico del Gargano, Ischitella, Peschici, Zapponeta, Bovino, Carapelle, Anzano di Puglia, Roseto Valfortore, San Marco La Catola e Pietramontecorvino. Il 62,99% rispetto al 67,02% della media dell’affluenza alle urne registrata alle scorse elezioni nei comuni interessati da questa tornata elettorale.

Percentuali choc a Roseto Valfortore, dove hanno votato soltanto 849 su 2242 elettori, e a San Marco La Catola, paese in cui soltanto il 36,54% dei 2006 cittadini ha esercitato il proprio diritto di voto, pari a 733 unità. Male anche Anzano di Puglia, piccolo centro del Subappennino dove ha votato soltanto il 47,74%. A San Nicandro Garganico 7mila persone hanno disertato le urne, a Bovino quasi 2mila.

Hanno retto Carapelle e Zapponeta, dove probabilmente, a conferma dei testa a testa dei candidati sindaci, c’era grande attesa sulle sorti future delle due cittadine, ora roccaforti di Capuozzo e Riontino. Non un dato disastroso, ma che deve ugualmente far riflettere, quello di Ischitella e di Peschici. Benino Pietramontercorvino, dove il candidato sindaco del centrosinistra ha avuto la meglio sui diretti avversari approfittando della spaccatura del centrodestra, che si è presentata alla competizione elettorale praticamente con due candidati sindaci.

AFFLUENZA URNE PROVINCIA DI FOGGIA | I SINDACI ELETTI | RISULTATI LISTE E CANDIDATI

Detto questo, resta da capire come mai 19.500 persone non si sono recate alle urne. La disaffezione dei cittadini c’entra, ma poco rispetto ad altri fattori, probabilmente più determinanti. Non vanno sottovalutate, infatti, le difficoltà di studenti universitari e lavoratori - che hanno la residenza nei loro paesi d’origine – dovute al lavoro o a motivi economici. Va aggiunto anche che le condizioni meteorologiche di questi giorni non hanno aiutato di certo gli anziani.

Altri fattori sono da ricercare nel mancato coinvolgimento dei cittadini al dibattito pubblico e politico, piuttosto che alla scelta dei candidati in lizza per la conquista della poltrona da sindaco e per il rinnovo dei consigli comunali, al vento dell’antipolitica o alle vicende cittadine, che in alcuni centri - vedi San Nicandro Garganico - hanno inciso e non poco sulla valutazione degli elettori circa l’opportunità o meno di recarsi alle urne. All’indomani della due giorni elettorale, quindi, il dado è tratto. Aspettando, s’intende, i 19mila e 500 ex elettori.

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