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Elezioni provinciali, Fusco si difende: “Non ho tradito nessuno, ho preso la mia decisione”

Dopo le parole di Franco Di Giuseppe sulla mancata elezione di Giuseppe Pertosa, arriva la risposta del capogruppo NCD a Palazzo di Città, Luigi Fusco

A FoggiaToday Franco Di Giuseppe era stato chiaro: “Chi ha tradito dovrà assumersi la responsabilità piena delle sue azioni, che faremo valutare ai probiviri per una eventuale espulsione dal partito". Aveva altresì aggiunto che qualora fosse stato acclarato che Luigi Fusco non avesse dato il suo voto al candidato NCD, Giuseppe Pertosa, questi non avrebbe potuto più rappresentare il gruppo in Consiglio Comunale.

Dal canto suo il capogruppo del Nuovo Centrodestra a Palazzo di Città non si sente di aver tradito niente e nessuno: “Non è nel mio stile di vita tradire, posso solo affermare con decisione e ne sono convinto fermamente di aver preso “la mia decisione” solo ed unicamente nel rispetto della mia persona e della mia ideologia politica oramai lontana da falsi miti, pronto ad assumere, qualora se ne paventi la necessità, la “responsabilità delle mie azioni e la paternità dei miei comportamenti”.

Questa la tesi di Fusco su cosa sia o meno il tradimento: “Quando si parla di politica, spesso taluni  associano il sol fatto di non condividere decisioni “appannaggio del singolo e non dell’intero gruppo” per definire genericamente con la parola “tradimento”, la mancanza di aspettative deluse nella speranza di definire un proprio disegno politico che tuttavia non porta alla realizzazione del bene dell’intero gruppo.

Sono poche le persone capaci di defilarsi e di prendere una posizione neutrale e, molto spesso, a causa della natura di questo “crimine” che  conduce a reazioni appassionate e per il bagaglio emotivo che spesso tale sentimento trascina dietro, taluni disprezzano il “traditore”. Molto spesso, questo tipo di “emozione” sorge in maniera naturale e se vogliamo più semplice di quanto appaia.

Di solito è più facile e molto, ma molto comodo schierarsi come faceva quel bel codardo, abitudinario ed egoista di “don Abbondio” invero molto più complesso tenendo fede alla libertà politica e nel rispetto della dignità di uomo, non sempre è possibile condividere idee non proprie.

Solitamente, coloro che empatizzano per il “tradito” possono farlo sulla base di esperienze pregresse, oppure sentirsi in sintonia con la propria natura debole. Solo pochi, ahimè, riconoscono la verità “ferire le persone ferisce” ed inevitabilmente questa sofferenza ha portato a quello che è accaduto”.

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