Il movimento di De Magistris fa presa nel Foggiano: “Noi la vera sinistra"
Ultimo appello di Unione Popolare per convincere gli elettori a recarsi alle urne: “La più grande rivoluzione è votare”
Sulla scheda per l’elezione della Camera, l’Unione Popolare con De Magistris è il primo simbolo che gli elettori della provincia di Foggia troveranno in alto a sinistra. Il capolista nel collegio plurinominale, candidato anche nel collegio uninominale Cerignola-Gargano, è Michele Del Sordo di San Giovanni Rotondo, quartier generale in Capitanata del movimento guidato da Luigi de Magistris. Al secondo posto nel listino bloccato c’è Ivana Palieri (nata a Canosa di Puglia, vive a Cerignola), candidata anche nel collegio uninominale di Foggia. Segue il foggiano Luciano d’Aiello. Al Senato, c’è Elena Incoronata Pallara di San Giovanni Rotondo, candidata nel collegio uninominale e al secondo posto nel listino proporzionale.
Soddisfatto Michele Del Sordo nell’ultimo giorno di campagna elettorale: “È andata molto bene. A differenza dell’esperienza precedente con Potere al Popolo, abbiamo riscontrato molto entusiasmo in provincia di Foggia. Ho notato che città come Foggia, San Severo, Manfredonia e Lucera questa volta si sono sentite più coinvolte. Del resto, nel nostro collegio avevamo raccolto un sacco di firme nella settimana di Ferragosto, 330 solo noi di San Giovanni Rotondo”.
Nel programma, a riscuotere maggiore interesse, “il salario minimo, 10 euro lordi all’ora con un reddito minimo di 1600 euro al mese, l’abolizione del Jobs Act, l’autonomia differenziata, l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, lo stop dell’invio delle armi a tutti i Paesi in guerra, un dialogo tra le parti ucraine e russe per mettere fine a questa guerra”, e parla da volontario di Emergency. “Un altro tema che ci sta parecchio a cuore – afferma Michele Del Sordo - è quello di cercare di debellare il cancro della mafia dalle istituzioni. In rapporto con altri partiti più grandi, siamo quelli che hanno aderito più massicciamente alla call to action di Wikimafia, e De Magistris è stato l’unico capo politico, insieme poi ai Verdi e Sinistra Italia. Questa volta, possiamo dire che la storia del voto utile ormai fa parte delle chiacchiere da bar - aggiunge - se le persone vogliono un cambiamento possono votare Unione Popolare. Abbiamo avuto un bel biglietto da visita da parte di Jean Luc Mélenchon, Pablo Iglesias e Jeremy Corbyn: ci vedono come la nuova sinistra italiana, e fa ben sperare. Ora toccherà agli elettori decidere se vogliono vivere questa nuova esperienza di una vera sinistra in Parlamento. Ognuno di noi deve assumersi delle responsabilità, perché non possiamo sempre delegare agli altri il nostro futuro. La rivoluzione più grossa che possiamo fare è votare”.
Ivana Palieri racchiude due mondi, quello della disabilità e quello della comunità Lgbtqia+. “Essere donna, disabile e omosessuale non è proprio il massimo per vivere in Italia, però me la cavo”, sorride. Per tanti anni, da amministrativa, è stata anche una precaria della scuola. E i problemi di deambulazione, in questo caso, si aggiungono ai meccanismi delle graduatorie già complicati. Insomma, sulla propria pelle, suo malgrado, conosce a fondo tante problematiche. “Tanti cittadini si sono avvicinati, soprattutto persone che non sarebbero andate a votare, e questa è una cosa molto importante – afferma la candidata alla Camera - Le problematiche sono tante e c’è tanta disperazione. È una fascia della popolazione, tra cui ci sono anch’io, che è stata abbandonata, perché le politiche non sono sufficienti: l’inclusione scolastica, tutto quello che riguarda i presidi per le persone con disabilità, ci vogliono tanti mesi per avere anche una sedia a rotelle, il discorso del lavoro è stato dimenticato, se ne parla tanto, ma le azioni non sono concrete. Genitori con bimbi con disabilità lamentano tante carenze. Io sono onorata del fatto che abbiano visto in me qualcuno che può portare avanti determinate tematiche, ma perché ne sono coinvolta. Indipendentemente dal discorso elettorale – promette – anche dopo queste Politiche, andrò avanti, perché stiamo parlando della sofferenza della gente”.