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Elezioni Politiche 2022

Pronti, partenza e campagna elettorale: volano gli stracci nel Foggiano, i grandi assenti sono gli argomenti

Le parole con le quali Matteo Salvini ha prosciolto Franco Landella infiammano la campagna elettorale. Selfie davanti al Comune di Piemontese, candidati cinquestelle e l'on. Faro contro il leader della Lega. Giandiego Gatta litiga con il sindaco di Vieste

Il 25 settembre Foggia avrà una nuova schiera di deputati e senatori che rappresenteranno il territorio tra i banchi del Parlamento. Le questioni da portare all'attenzione delle Camere e del prossimo esecutivo di Governo, sono tante. L'elenco è lunghissimo. Sviluppo e sicurezza le priorità. Tuttavia la campagna elettorale è cominciata all'insegna degli insulti e degli attacchi.

Finanche Raffaele Piemontese, il vicepresidente della Regione Puglia, non ha resistito alla tentazione di commentare le affermazioni con cui Matteo Salvini ha prosciolto Landella, rinunciando all'autocontrollo che contraddistingue le personalità che rivestono cariche importanti. Lo ha fatto pubblicando un selfie davanti al Comune di Foggia: "Matteo Salvini sappia che la serratura del Comune di Foggia è cambiata. Le chiavi che due anni fa gli ha consegnato Landella non aprono più. È vero, Foggia ha bisogno di un sindaco! Il capo della Lega Nord stia tranquillo: saranno i foggiani a scegliersi il prossimo primo cittadino".

Chi non è riuscita a trattenersi dopo le dichiarazioni del leader della Lega, è Marialuisa Faro. "Uno spettacolo indegno e inqualificabile che Foggia e i foggiani non meritano!" ha dichiarato. La parlamentare sannicandrese auspica che il prossimo sindaco di Foggia sia agli antipodi di figure come Franco Landella, dei suoi amici leghisti e della coalizione di centrodestra, "imbarazzante, più che imbarazzata", ha aggiunto.

Non ce l'ha fatta a restare in silenzio nemmeno Marco Pellegrini. "Una volta tanto Salvini faceva bene a stare in silenzio (lo so, chiedo troppo) su un argomento così delicato e che ha gettato nello sgomento la nostra amata città". Dello stesso avviso l'on. Giorgio Lovecchio. Non le ha mandate di certo a dire la senatrice Gisella Naturale: "Complici vergognosi! Mamma mia che gentaglia".

Dalle parti di Azione di Calenda, l'on. Nunzio Angiola ha dichiarato guerra al Movimento 5 Stelle: "Vanno asfaltati, perché hanno sfiduciato l?italiano più apprezzato al mondo, per un miserabile termovalorizzatore. Ma vanno anche asfaltati i cialtroni di Forza Italia e della Lega che non sono meno responsabili dell?accaduto. Questi ultimi, per vili scopi elettoralistici, hanno colto la palla al balzo per mandare a casa Draghi, durante una delle peggiori crisi della storia, nel mezzo di una guerra, di una pandemia che non abbassa la cresta, con una inflazione al 9%" tuona".

La deputata uscente di San Severo, Carla Giuliano, finita nei giorni scorsi nel mirino del Sindacato Autonomo di Polizia, al quale ha provato a rispondere con le rime, continua ad affidarsi alle dichiarazioni del leader Giuseppe Conte.

Non si sono fatti trascinare nella mischia i candidati di punta dei Fratelli d'Italia per la provincia di Foggia, Giandonato La Salandra e Annamaria Fallucchi. Si tiene alla larga anche Valentina Lucianetti del Partito Democratico, candidata nel collegio uninominale Puglia 1. Teresa Cicolella si è limitata a condividere il post dell'amico di partito Piemontese. Mantengono un profilo basso Rosa Caposiena e Raffaele Di Mauro. Non si è espresso Antonio Tasso. 

Più cauto, almeno fino a questo momento, Joseph Splendido. Galvanizzato dalla visita in città di Matteo Salvini, il consigliere regionale non replica e tiene alta la concentrazione per non perdere il treno che porta a Roma, sfuggito, quattro anni fa, per una manciata di consensi. 

Annuncia proposte possibili e soluzioni la candidata renziana del terzo polo Rosa Cicolella. Giandiego Gatta si è invece reso protagonista di un acceso diverbio a distanza con il sindaco di Vieste, pro Piemontese, Giuseppe Nobiletti. 

I toni sono perlopiù da campagna elettorale. Tuttavia, a poco meno di un mese dalle elezioni, mancano le proposte. 

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