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"Non siamo uguali". Pitta guida la "nuova" Piazza Pulita: "Rimettiamo tutto in gioco per il bene di Lucera"

Il presidente del Consiglio comunale sarà il candidato sindaco della coalizione che ha vinto le ultime due elezioni amministrative. Prima uscita ufficiale rigorosamente social. "Onorato di essere stato scelto"

Dopo Tutolo c'è sempre Tutolo. Nella nuova coalizione Facciamo Piazza Pulita ci sarà anche una lista che porterà il suo nome e il candidato sindaco Giuseppe Pitta, presidente del Consiglio comunale di Lucera, segue le sue orme sotto l'attenta supervisione del maestro alla prima uscita ufficiale, rigorosamente social. Sceglie la formula e il mezzo d'elezione del sindaco dimissionario Antonio Tutolo, candidato al consiglio regionale in una lista civica a sostegno di Michele Emiliano, per annunciare l'ovvio: "Avendo visto che c'era una grossa convergenza, e con questo intendo la quasi totalità dei soggetti che hanno fatto parte del Consiglio e della Giunta, ho inteso accettare con grande orgoglio questa sfida che mi è stata proposta. Sono veramente onorato di essere stato scelto".

La sfida è provare a garantire continuità, senza girarci troppo intorno. "Nessuno è stato attaccato alle poltrone e prova ne sia che rimettiamo tutto in gioco per il bene della nostra città". Alla sua prima diretta facebook, ammette di non essere molto pratico come il suo mentore che lo aiuta anche a superare le esitazioni nell'avviare il video che parte dopo aver preso fiato. "Sono una persona che è stata vicina ad Antonio ma che ha un carattere diverso - avverte - Sono abituato a curare la forma in maniera diversa, se questo è un problema lo vedremo".  

Dopo settimane di rumors, preferisce mettere al corrente personalmente la cittadinanza dell'operazione Lucera-Bari e fare un po' di chiarezza: "Quanto sia importante avere un rappresentante in Regione ce lo siamo sempre detti, che fosse importantissimo provarci anche, e io ci ho messo la faccia personalmente da diversi mesi. Da qualche settimana ormai, la coalizione ha valutato come grande opportunità quella di candidare il sindaco Antonio Tutolo al rinnovo del Consiglio regionale per cercare di giocarci tutte le chance possibili". Dal punto di vista operativo, presenta già un quadro delle liste del "nuovo percorso in continuità": una civica porterà il nome di Pitta, "rappresentativa del candidato sindaco, trasversale e sulla quale punto personalmente - fa sapere - per dare spazio a professionisti, imprenditori e società civile che abbiamo la voglia di spendere tempo ed energie nell'amministrazione della propria città"; ci saranno le liste storiche della coalizione, La Pagnotta, Lucera al Centro, Lista Tutolo, Gli Agricoltori; e c'è una lista nuova, che prenderà il nome, con tutta probabilità, di Polis Futura e che raccoglierà anime diverse: "Sono il cuore di questa lista Francesca Niro e Carolina Favilla - annuncia Pitta - che hanno partecipato dal primo giorno a questa avventura".

La coalizione, a quanto si evince dai toni, qualche problemino ce lo ha pure, se "è in larga parte compatta, nella sua quasi totalità". E che abbia perso pezzi non è un mistero. Basti pensare alla fuoriuscita di Fabrizio Abate, vice sindaco e assessore che ha rotto pubblicamente nell'ultimo Consiglio comunale, e del consigliere comunale Francesco Di Battista (Lucera 2.0) che, con tutte probabilità, allargheranno la concorrenza. Il primo potrebbe guidare una coalizione di centrosinistra composta da PD, Italia Viva e una civica, il secondo potrebbe partecipare alla competizione con Lucera Duepuntozero e due liste civiche.

Tutolo, questa volta è ospite, anzi special guest. Carismatico e presenza per certi versi ingombrante che avrà comunque il suo bel da fare, sembra intenzionato a dividersi equamente tra le due campagne elettorali. Oltre a formulare il suo in bocca al lupo di rito, valido per tutti, lui compreso, vuole precisare di non aver "inciso minimamente in questa scelta" di Pitta: "Sono felice e sono certo che potrà fare bene". Ma gli fa rabbia sentir dire che lui l'abbia preso e messo lì: "È squallido si offende una moltitudine di persone che lo ha voluto". Che Pitta sia di una pasta diversa lo riconosce anche Antonio Tutolo: "Probabilmente non fa neanche male una prospettiva più soft, meno sanguigna, più controllata e più razionale".

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