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Elezioni comunali 2021 Manfredonia

A Manfredonia boom della civica Strada Facendo: Salvemini e Titta fanno incetta di voti. E Gatta vince la prova di Forza

Il partito di Berlusconi è primo in città, male Fratelli d'Italia e Udc. I Dem resistono. Dall'Arcidiocesi arriva un invito a riflettere sul dato dell'astensionismo

Forza Italia sbanca, i Dem orfani del simbolo tengono botta, i Cinquestelle sorridono, Udc in caduta libera dopo il salto a destra e Fratelli d'Italia ancora impalpabili a Manfredonia, dove il ballottaggio è tra i due poli, senza troppe sorprese, a parte l'exploit di Raffaele Fatone e la performance altrettanto sorprendente di Giulia Fresca.

Ma i veri campioni di consensi erano candidati nella civica Strada Facendo, il primo simbolo comparso sulla scena già a luglio, slogan del progetto dell'ingegnere Gianni Rotice, all'epoca ancora allo stato embrionale. Mister preferenze è Angelo Salvemini, il candidato alla carica di consigliere comunale più suffragato in assoluto con 719 voti. Dietro di lui Gianni Sventurato con 697 voti, comunque il secondo miglior dato. E nella stessa lista c'è la donna più suffragata, Giovanna Titta, con 613 voti.

Il partito di Berlusconi scala la vetta per i voti di lista (11,03%), la croce sul simbolo, il consigliere regionale Giandiego Gatta vince la prova di forza e si conferma una garanzia nel Golfo. Il commissario regionale Mauro D'Attis e il vice commissario, Dario Damiani, lo ringraziano per "il notevole impegno con cui sta conducendo questa battaglia". I due parlamentari sono soddisfatti e ne hanno ben donde: "Dopo oltre 20 anni, siamo riusciti a scardinare un sistema di potere e portare la sinistra al ballottaggio con Forza Italia che traina, da vera locomotiva, tutta la coalizione di centrodestra: questi giorni ci vedranno pancia a terra per il bene di Manfredonia, per scrivere nuove pagine assieme ai cittadini. Siamo pronti a collaborare con tutti coloro che sono alternativi a Prencipe e che vogliono realizzare quel cambiamento necessario alla comunità manfredoniana", fanno sapere.

L'azzurro più votato è Giuseppe Basta con 350 voti. Ma a fare incetta di voti di preferenza ai candidati (4269) è Strada Facendo. Per trovare un candidato che si avvicini alla performance dei più suffragati, bisogna andare nella lista Città Protagonista a sostegno di Raffaele Fatone: è Libero Palumbo, con 531 voti.

I più votati nel centrosinistra di Gaetano Prencipe sono i candidati di due civiche: Michele Iacoviello di Molo 21 (477 voti), Francesco Schiavone (472 preferenze) e Antonietta D'Anzeris (459 voti) di Progetto Popolare. Nella lista Progressisti Dem è Mariarita Valentino la più suffragata con 347 preferenze. Il primo della lista Movimento e.s.t. è Michele Testone con 361 preferenze.

Con Manfredonia, il movimento di Michele Emiliano, non sfonda e si ferma al 5,82%, il più votato è Pasquale Bisceglia con 304 voti. Nella stessa coalizione a sostegno di Maria Teresa Valente, supportata dall'ex sindaco Angelo Riccardi, il richiamo al simbolo del Pd di Manfredonia Democratica non porta bene: incassa appena l'1,59%. Peggio solo l'Udc, fanalino di coda con l'1,45%. Nel 2015, quando sosteneva la coalizione di centrosinistra, si attestava oltre il 9%. È Alessandra Muscatiello a prendere il massimo con 114 voti. Va male anche ai Fratelli d'Italia con il 2,23% (nel 2015 erano sotto lo 0,5%). A portare a casa il risultato tra i meloniani è Adriano Carbone con 258 preferenze.

Buone le performance di Massimiliano Ritucci di Agiamo con 364 voti, candidato a sostegno di Giulia Fresca, e Gianluca Totaro dei Cinquestelle per Raffaele Fatone sindaco (323 preferenze). Sempre nella coalizione Manfredonia 2050, Cosimo D'Ambrosio della lista E885 si difende con 293 preferenze. Candidato sindaco sei anni fa, Italo Magno è il più suffragato della lista Manfredonia Nuova con 190 preferenze.

Buona la prima per Patrizia Salvetti candidata con Azione, unica lista a sostegno del candidato sindaco Tommaso Rinaldi: è in vetta con 192 preferenze. Il partito di Carlo Calenda, alla sua prima partecipazione alle consultazioni amministrative, si ferma poco sotto il 5% con 1346 voti e il deputato Nunzio Angiola non nasconde un pizzico di delusione: “Si tratta di un risultato decoroso per un partito che a Manfredonia ha compiuto poco più di sei mesi. Certo ci aspettavamo qualcosa in più, ma va bene lo stesso. Ci siamo impegnati, con un folto gruppo di persone serie, competenti e perbene, senza liste civetta, senza lenzuolate di liste a strascico, come invece hanno fatto gli altri partiti”.

Con 1471 preferenze Tommaso Rinaldi ha superato il 5%. "Ci collochiamo ben oltre i più lusinghieri livelli di gradimento che ci restituiscono i sondaggi riguardanti il partito Azione a livello nazionale - ha proseguito Angiola - Siamo solo agli inizi, costruire un partito dal nulla non è facile, ma la strada è quella giusta, perché con questo impegno e con questi numeri supereremo le soglie di sbarramento, qualunque sia la legge elettorale delle prossime politiche e delle prossime regionali".

È l'Ufficio per le Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo a invitare i partiti a una riflessione sui dati dell'astensionismo. "Rimane scoraggiante il dato del 39% circa di astenuti, ben 18.941, un calo storico per Manfredonia - osserva - che stigmatizza chiaramente come in tanti, anche credenti, regni ancora un estremo scoraggiamento e una certa risentita freddezza circa la partecipazione al voto, forse non avendo ancora ben chiare le idee in merito, frutto a volte di difficoltosi esercizi mentali, e pur avvertendo in se stessi il desiderio di vedere inaugurata una nuova fase per la città".

L'Arcidiocesi lo considera "un record estremamente negativo" per le comunali, generalmente più sentite. Di qui l'auspicio che "si risvegli il sogno di una un’ondata nuova di partecipazione attiva al voto, evitando così il rischio di vittorie stanche”. In vista del ballottaggio, per l'Arcidiocesi, è il momento di "prendere consapevolezza della urgenza per la città di avere una amministrazione che apra una grande stagione di rilancio per Manfredonia, ambiziosa e adeguata ai numerosi e grandi problemi che l’attanagliano e che necessitano di risoluzioni pronte ed efficaci".

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