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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni comunali 2021 Manfredonia

"Non sono una controfigura di Riccardi". Valente zittisce i 'maschilisti': "Posso far ripartire subito Manfredonia"

Per la giornalista candidata a sindaco la partita è apertissima: "Non c'è nulla di scontato". Pronta, in caso di elezione, ad assumere 100 giovani neolaureati in Comune

"È una tornata particolare, la partita è aperta e il risultato non è scontato". Maria Teresa Valente, 44 anni, giornalista, si butta in politica e se la gioca. Presidente di Con Manfredonia, che ha contribuito a fondare, impiegata dell'Asl, è corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno, con la speranza che torni presto in edicola. 

Per nove anni, fino al 2019, è stata responsabile della segreteria dell'ex sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, e prima ancora, dal 2005 al 2010, è stata responsabile della sua segreteria politica quando era consigliere regionale. Ma non ha mai amministrato. Oggi si candida a sindaco, sostenuta dalle liste Con Manfredonia e Manfredonia Democratica.

"Mi sono calata in questa campagna elettorale in maniera molto naturale, perché mi sono occupata della città praticamente da sempre - racconta - Ho iniziato un percorso personale come giornalista, 26 anni fa, sollevando problemi, mettendo in evidenza le bellezze della mia città e poi, ad un certo punto, ho coniugato la mia passione, che è il giornalismo, con la politica, perché anche per motivi di lavoro ho respirato aria politica, e mi sono accorta che alla fine anche facendo giornalismo facevo politica. Conosco Manfredonia, ne conosco le problematiche e anche i punti di forza e le potenzialità, e ho pensato che avrei potuto impegnarmi in maniera diversa per la città".

La gente che la conosceva già come giornalista ha "apprezzato che io sia scesa in campo e soprattutto il coraggio che ho avuto buttandomi in politica". Al ballottaggio non ci pensa, è concentrata sul 7 novembre.

Chi è l'avversario più temibile secondo lei?

Tastando un po' il polso della situazione, a volte sembra quasi che anziché una competizione dal sapore politico ci siano dei giochi di potere, che debba vincere magari non il migliore, la persona più capace, ma la più conosciuta, quella che ha più potere. È come se ad un certo punto qualcuno avesse già dato per scontato dei risultati. Invece, stando tra la gente, andando in giro, credo che ci potrebbe essere qualche sorpresa. Sappiamo bene che negli ultimi 26 anni Manfredonia è stata governata da una certa parte politica, adesso ci sono in gioco molte civiche. Anche io sono sostenuta da due liste civiche di cui una da poco è diventata un partito vero e proprio, facendo riferimento al presidente della Regione Puglia, ma credo che davvero questa tornata elettorale sia particolare, perché il risultato non è scontato.

Quanto c'è di Angelo Riccardi in questa coalizione?

Angelo Riccardi fa parte del gruppo Con e ha avuto un incarico dal presidente della Regione Puglia a Bari. Ovviamente, è anche un riferimento di Con, quindi fa parte del movimento. Però mi secca che la gente possa pensare che io sia una controfigura di Riccardi, perché in realtà io ho deciso di metterci la faccia in questa competizione perché conosco bene la macchina amministrativa. L'ho conosciuta proprio grazie ad un incarico che ho avuto, è vero, quello di responsabile dell'ufficio di gabinetto quando lui era sindaco, ma appunto perché conosco la macchina amministrativa mi sono messa in gioco. Penso di aver acquisito delle competenze tali da poterla avviare subito e far ripartire la città, ma questo con Riccardi non ha nulla a che fare, anche perché se diventassi sindaco ci sarei io al Comune, e sicuramente non darei alcun tipo di incarico all'ex sindaco, cosa che vedo che la gente teme. Ma, in realtà, l'ex sindaco sta facendo un altro tipo di percorso e con il Comune ha chiuso. Sentirmi dare della marionetta è mortificante, perché se nel 2021 dobbiamo ancora sentir dire che dietro ad una donna ci deve essere un uomo che la guida e la pilota allora lo ritengo proprio offensivo come donna. Penso che in questo ci sia molto maschilismo, soprattutto da parte di alcuni politici che hanno fomentato l'opinione pubblica.

E tra i suoi candidati non c'è nessun ex consigliere.

Esattamente, mentre tutti lo hanno detto io l'ho fatto. Io per mesi ho sentito dire da tutti i competitor che bisognava dare un taglio netto con la precedente amministrazione, per quanto è accaduto, per l'implosione politica ancor prima dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. Alla fine, questo si è rivelato solo uno slogan elettorale, perché mentre tutti lo hanno detto io l'ho fatto. Nella mia coalizione non c'è nessuno della precedente amministrazione. L'unica che ha dato veramente un taglio netto con quello che è accaduto con l'ultima amministrazione sono stata io, mentre in altre coalizioni ritroviamo ex assessori, ex consiglieri anche di maggioranza. Erano quelli che dicevano che bisognava cambiare, ma non ha voluto cambiare nessuno tranne la sottoscritta.

Quali sono le idee che considera più forti e qualificanti del suo programma?

Sicuramente, pulire la città, ripulirla da tutti i punti di vista, sia in termini di immagine che di legalità. Poi mi piacerebbe abbattere quel muro che dalla stazione campagna arriva all'ex stazione città e divide Manfredonia da Siponto, facendo portar via alle Ferrovie anche quelle rotaie ormai in disuso e creando un polmone verde in città. Visivamente, lo ritengo di impatto. Però, in queste settimane, mi sono accorta che la gente è in sofferenza, quindi tra le priorità c'è sicuramente il rafforzamento dei servizi sociali perché, al momento, gli uffici accolgono pratiche e non più persone. La gente a Manfredonia, in questo momento, ha bisogno più che mai dei servizi sociali, perché ho scoperto davvero situazioni molto delicate, gente che non arriva a fine mese. C'è chi non riesce a mettere il piatto a tavola mentre noi ci azzuffiamo in campagna elettorale semmai per futilità.

Perché votare Maria Teresa Valente?

Perché conosco benissimo la macchina amministrativa, non perderei tempo e la farei ripartire subito. E poi mi piacerebbe mettere subito all'opera e assumere 100 giovani neolaureati grazie a finanziamenti che potremmo intercettare con il Pnrr, ed è la cosa che ha fatto il Comune di Torino con 1000 stagisti. A Manfredonia io ne prenderei 100, per aiutare ulteriormente la macchina amministrativa a ripartire perché in sofferenza. Gli uffici si sono svuotati, per pensionamenti e quota 100, e questa sarebbe una boccata d'ossigeno: dobbiamo ripartire e io ho le idee chiarissime su come farlo.  

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