rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2021 Manfredonia

"Non è il ritorno a un sindaco messo in freezer". Il centrosinistra vuole riprendersi Manfredonia per "un nuovo inizio"

Il primo atto del candidato sindaco Gaetano Prencipe, in caso di elezione, sarà l'adesione ad Avviso Pubblico, associazione che riunisce gli amministratori che si impegnano a promuovere la cultura della legalità

"Il centrodestra anche questa volta ha perso l'appuntamento con la storia". Forte di questa convinzione, Gaetano Prencipe, avvocato di 62 anni, si ripresenta come candidato sindaco a Manfredonia, città reduce da due anni di commissariamento, "non per continuare una storia ma per un nuovo inizio".

Il centrosinistra torna alle origini dell'epica striscia positiva durata quasi 25 anni. Dal 1995 al 2000 è stato il primo sindaco eletto direttamente dai cittadini, al primo turno, con quasi il 52%. All'epoca si confrontava con un'amministrazione di centrodestra in carica. Da lì in poi, Manfredonia è sempre stata 'rossa'.

Già nel 2014 aveva provato a sostituire Angelo Riccardi, ma il popolo delle Primarie ha scelto diversamente. Oggi guida la Rete Civica Democratica e Popolare composta da cinque liste: Progressisti Dem Manfredonia, Manfredonia Civica, Molo21 Cambiamo Rotta, Progetto Popolare e Movimento e.s.t equità sviluppo trasparenza.

Che ne pensa di questa campagna elettorale?

L'incontro con i cittadini mi convince della parte bella della politica, un ritorno al dialogo e al confronto, per carità, anche il farsi carico di tanti problemi e di tante situazioni, talvolta, apparentemente risolvibili. Questo è il bello della politica e questo mi motiva. La campagna elettorale, diciamo così, ha le sue asperità, oggi più di ieri, un po' per l'uso dei social, anche eccessivo per certi versi, e poi perché hai a che fare con diversi competitor che forse la politica l'hanno solo vista fare e non hanno neanche quella consapevolezza, ma anche la capacità, di distinguere il piano personale e quello politico. Anche prima le campagne erano aspre, però c'era un ethos comune, una consapevolezza di un ruolo che oggi, a dire la verità, non c'è.

Quanto al sentiment, ha riscontra ancora una forza del centrosinistra che ha governato per 25 anni oppure le vicende amministrative l'hanno affievolita e partite in svantaggio?

Il centrosinistra è sempre stato avvantaggiato dall'assenza del centrodestra a Manfredonia. Per 25 anni non ha avuto oppositori, anzi, era il carro vincente su cui salivano tutti. E anche chi, penso a qualcuno che prima era di An ora di Forza Italia, avrebbe potuto approfittare di questo vuoto, della possibilità di dire tutto il peggio possibile del centrosinistra, e magari di interpretare il desiderio di un'alternativa, una chance per altri, non lo ha mai fatto. E, anche questa volta, hanno perso l'appuntamento con la storia. Il centrodestra ha candidato un imprenditore rispettabile ma che ha sempre sostenuto il centrosinistra e ha molto sostenuto l'ultimo sindaco in carica anche durante le primarie, occasione in cui fui io a sollevare tanti problemi, forse in maniera anche più precisa e pungente rispetto a quello che oggi loro stanno facendo. E poi ci sono gli effetti di una frantumazione del centrosinistra, perché questi altri che si sono costituiti in diverse realtà, bene o male, facevano sempre capo al centrosinistra. Detto questo, sicuramente, a me che ho criticato anche aspramente, fino ad arrivare alla richiesta delle primarie, errori, deficienze e omissioni commesse dalle passate amministrazioni, specie nell'ultima, tocca il compito di dover dar conto di questo passato, che ha avuto momenti gloriosi quando Manfredonia era al centro dell'attenzione della provincia di Foggia e anche protagonista di una stagione di sviluppo. Oggi, però, ovviamente, con lo sguardo dell'opposizione si selezionano tutti i problemi. Si va alla ricerca ogni volta del colpevole, neanche a trattare il caso: questa è una modalità di fare politica che fortunatamente alle persone non piace, come non piace vedere litigare continuamente su questioni del passato. Quindi ci facciamo forti di questo vantaggio: con la loro difficoltà di dare una rappresentanza credibile e affidabile, guardano a noi come a una coalizione e a me, in particolare, come un ex amministratore che ha sempre seguito la vita civile e politica locale e che viene ritenuto persona rispettabile, e quindi in grado anche di dare le rassicurazioni che loro si aspettano.

Però non vi siete assolti, quindi come promette di cambiare?

Fortunatamente, il mio passato personale mi consente eccome di assolvermi, però anche qui non faccio la parte di chi dice 'io non c'ero'. La mia parte è quella di dire: 'guardate, ci saranno stati degli errori ma i meriti sono enormemente maggiori', e io ho l'onere anche di evidenziarli rispetto a chi o lo ha dimenticato o fa finta di dimenticare, o li evidenzia solo strumentalmente. Quindi non è un'autoassoluzione, anzi. Io, peraltro, sono stato il primo a parlare degli effetti del commissariamento per rischi di infiltrazione mafiosa e l'ho fatto pubblicamente e subito, all'indomani, augurandomi anche che questo commissariamento potesse portare a dei risultati che in realtà poi sono stati inferiori alle attese. Avevo detto già nelle primarie che c'erano tutti i presupposti non dico per il dissesto ma il predissesto, perché bastava leggere i pareri dei revisori dei conti. Ma nessuno, in quel momento, aveva interesse a ragionare. Ebbe la meglio l'ex sindaco Riccardi. Quindi ho, credo, legittimità e titolo per dire che delle cose sono state da me denunciate prima e non le hanno ascoltate, oggi certo non le possono imputare a me, perché c'è un concorso di colpa anche con chi poi sceglie i rappresentanti. Però, non ho mancato in ogni iniziativa di partire dalla situazione senza trovare i colpevoli a tutti i costi, facendo carico a chi ha governato negli ultimi anni degli errori commessi e soprattutto del venir meno di una maggioranza politica, perché questa storia del centrosinistra a Manfredonia è iniziata nel secondo mandato di Riccardi: non c'era più una vera maggioranza politica, tant'è che è franata sulle sue gambe fino a non avere i numeri per mandarla avanti. L'epilogo c'era già stato, bisognava ripartire. Noi siamo ripartiti rinnovando tutte le liste, non ci sono ex amministratori, credo al 90% si tratti di persone che si candidano per la prima volta. Con un rinnovamento vero nelle liste, persone alla prima esperienza o che comunque non hanno mai amministrato, speriamo di avere titoli e credenziali per presentarci non per continuare una storia ma per un nuovo inizio.

Qual è il primo intervento che si ripromette qualora fosse eletto?

Può sembrare un intervento formale ma non lo è: aderiremo ad Avviso Pubblico, l'associazione nazionale dei comuni per una cultura contro la mafia, contro la corruzione. Tutti gli eletti sottoscriveranno anche un impegno a rispettare regole che vanno oltre la legge, con le garanzie che vorrei dare a un comune che viene fuori da questa esperienza, da questo stigma che credo porteremo con noi a lungo. Il primo passo, ed è secondo me quello giusto, è quello di raddoppiare o triplicare l'impegno a garantire una legalità, una trasparenza e comportamenti assolutamente all'insegna di una nuova stagione. Questo sarà sicuramente il primo atto. Negli impegni che abbiamo assunto c è quello di sistemare le aree industriali, o quantomeno ridare dei servizi essenziali. La nostra sarà una amministrazione condivisa e partecipata. Questo significa che tra le prime delibere da approvare ci sarà un vero e proprio regolamento della partecipazione e quindi un impegno anche a un dialogo costante e strutturato con la realtà sociale: faremo di necessità virtù, perché effettivamente il Comune non può farcela da solo e ha bisogno anche di condividere la lettura della situazione e le priorità con i cittadini che devono comprendere, e già lo fanno, che non si può pretendere tutto e subito, ma bisogna darsi delle priorità nei vari settori. E questa sarà una questione di metodo ma anche un punto di partenza che ci consentirà di stabilire un nuovo dialogo tra pubblica amministrazione e cittadino, che era venuto del tutto meno, e in questo ultimo periodo è stato assente. Mentre altri potrebbero dire non sapevo, non conoscevo la situazione, non pensavo fosse così importante, io non avrò questa attenuante, perché provengo da questa storia e, comunque, ho seguito le varie vicende, ma nello stesso tempo è anche la garanzia di chi dal giorno dopo sa dove mettere le mani e sa come iniziare subito a governare senza attenuanti e senza perdere tempo. Questo è, allo stesso tempo, il mio vantaggio e il mio svantaggio.

Quando si presenta un ex sindaco della città, la domanda è di rito: si torna a 25 anni fa?

No, non si torna indietro. Si riprende, perché io in questi 25 anni non sono stato all'estero o in altre città d'Italia, sono stato qui, ho continuato a svolgere la professione, occupandomi peraltro di diritto amministrativo e, quindi, avendo rapporti dialettici anche con l'amministrazione locale. Ho fatto attività di volontariato sociale e civile. Mi sono occupato anche di un blog, si chiama 'Comunità e territorio', e sono intervenuto, talvolta l'unico ad esprimersi, su varie questioni, da ultimo quella del rapporto tra Manfredonia e Monte Sant'Angelo per la gestione di quell'area industriale. Non è un ritorno ad una persona messa in freezer, ma una persona che è più forte oggi di tanta esperienza fatta e sente la voglia di portare a termine anche cose avviate e non compiute, e rimettere mano a qualche questione, e parlo di fili annodati che nessuno poi ha avuto la pazienza di sciogliere. Forte di questo, mi riaccingo a propormi, dando garanzie non di un vecchio che torna ma di una persona che ha mantenuto la freschezza della voglia di fare.

Perché votare Gaetano Prencipe?

Perché potrebbero trovare in me la persona esperta, che conosce la situazione, che conosce perfettamente la macchina amministrativa, che è uno dei problemi maggiori di questa città, una persona che può dare garanzia di moralità e serietà.

In caso di ballottaggio avete già un feeling?

Non c'è oggi nessun rapporto, staremo a vedere, intanto vediamo chi va al ballottaggio e poi in questi giorni, al di là di alcuni episodi di asprezza di dialogo, speriamo insieme di mettere al centro l'esigenza di dare un buon governo a questa città facendoci ispirare anche dal buonsenso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Non è il ritorno a un sindaco messo in freezer". Il centrosinistra vuole riprendersi Manfredonia per "un nuovo inizio"

FoggiaToday è in caricamento