rotate-mobile
Elezioni comunali 2021 Cerignola

Giannatempo rispolvera l'entusiasmo, l'ex sindaco ginecologo vuole far ri-nascere Cerignola: "Amministrerò in modo moderno e diverso"

Chiama gli avversari e insiste su un "confronto civile" tra tutti i candidati: "Credo che sia molto importante in questo momento storico della nostra comunità"

Poteva godersi la meritata pensione, dopo 43 anni di onorata carriera, ma a 71 anni, due volte sindaco di Cerignola, ha scelto di rinfocolare quella scintilla che ardeva ancora, un po' sopita per via del tempo che passa. Antonio Giannatempo, stimato ginecologo e politico di lungo corso, si ripresenta con una nuova formula per la ri-nascita di una città reduce dallo scioglimento per mafia.

Ha messo d'accordo i partiti del centrodestra che faticavano a trovare la quadra. Non ha cercato, però, l'unità a tutti i costi con Francesco De Cosmo, che corre da solo con liste civiche, movimenti e nuovo Psi. Candidato nella lista di Fratelli d'Italia alle elezioni regionali del 2020, ha raccolto 3870 preferenze, primo dei non eletti, e ha dimostrato di poter ancora trascinare la sua area a Cerignola.

Non ha offerto la sua disponibilità solo per tenere unito il centrodestra: "Amo Cerignola e sono andato a rispolverare un po' di entusiasmo che si era spento anche per l'età e, una volta che si è accesa questa fiammella nel cuore, è ritornata la passione di sempre". È grato alla sua città: "Non finirò mai di ringraziarla per quello che mi ha dato". Per i suoi tempi supplementari, pensa ad una "amministrazione più snella e più vivace, ma soprattutto pragmatica, che sappia fornire subito risposte ai problemi della comunità".

Sindaco di Cerignola dal 2000 al 2005 e dal 2010 al 2015, mette a disposizione della sua città "l'esperienza maturata e un vissuto importante", promette di correggere gli errori, laddove ha sbagliato, e "amministrare in modo moderno e diverso": "Non per niente - dice soddisfatto - sono accompagnato da splendidi giovani".

Sono 5 le liste della coalizione: Fratelli d'Italia, Lega, la civica per Giannatempo Sindaco, Forza Italia e Udc e sono 120 in tutto gli aspiranti consiglieri comunali.

Come ha visto le piazze e la gente in questi giorni di campagna elettorale?

Devo dire la verità, c'è molto calore che non mi aspettavo, c'è molta speranza e credono nel nostro programma elettorale. Io l'ho definito un cantiere sempre aperto perché sarà adeguato alle circostanze ma soprattutto aperto all'apporto di tutti.

Ha chiesto un confronto all'ex sindaco Franco Metta e in risposta ha ricevuto soltanto quello virtuale e qualche post di scherno. Cosa dice di questo botta e risposta a distanza sui social?

La cosa non mi preoccupa, io l'invito l'ho formulato e lo ripeto, ma non è soltanto indirizzato a lui quanto piuttosto a tutti i candidati sindaci, perché io credo nella democrazia, che non va soltanto pronunciata ma va vissuta, e credo che i nostri cittadini abbiano diritto di scegliere quello che per loro è il miglior sindaco. Lo possono fare dopo aver ascoltato un confronto sereno sui temi e valutando non solo come ciascuno percepisce il problema ma soprattutto quali soluzioni offre. Credo che sia molto importante in questo momento storico della nostra comunità un confronto civile. Non era una sfida a Metta, bensì un invito a tutti i candidati sindaci. Lui, come al solito, l'ha voluto personalizzare. A me non interessa e neanche rispondo, vado per la mia strada. Sono convinto delle mie idee che non sono soltanto le mie, ma quelle di un gruppo di ben cinque liste, quattro di partiti.

Forse Metta la considera il vero avversario da battere. Lei chi pensa sia?

Io rispetto tutti, credo che tutti abbiano le stesse chance. E vanno tutti rispettati, perché se uno si propone è perché sa che una fetta della nostra comunità crede in lui. Soltanto il confronto, poi, può far scegliere non il migliore in senso assoluto ma quello più idoneo in questo momento.

Quali sono le priorità in un Comune appena uscito da uno scioglimento per mafia?

La priorità in assoluto, considerata la tensione altissima, è ritrovare la serenità, la capacità di confrontarsi, non solo nell'aula consiliare. Io mi sono ritrovato, rientrando a casa, alla fine di un comizio dell'onorevole Bonito, candidato delle sigle dei partiti di centrosinistra, e l'ho salutato: ho voluto fargli un augurio per dare un segnale di distensione. L'ho fatto spontaneamente, perché ci credo. È chiaro che sia un momento difficile per la nostra comunità, perché questa macchia dello scioglimento è una cosa che pesa e va cancellata credendo nel presente e sapendo costruire il futuro: dobbiamo ritrovare la dignità e l'orgoglio di appartenenza.

Rispetto ai problemi e alle emergenze della città, quali sono quelli da affrontare con più urgenza?

La sicurezza: tutti ci sentiamo insicuri, quindi bisogna lavorare molto non solo nella direzione della repressione ma tantissimo nella prevenzione. Occorre pensare a servizi sociali che funzionino per bene, bisogna saper individuare il disagio e curarlo bene, in modo che non sfoci nella delinquenza.

Perché scegliere Giannatempo?

Perché è un uomo che ha dimostrato nella sua vita professionale e civile di amare questa città, perché ha fatto già esperienza sul campo. Credo di aver sempre dimostrato nella vita di sapermi confrontare con tutti e la cosa che io cerco è il confronto perché sono convinto che confrontandosi si trovino le migliori soluzioni e la verità. Sono sempre stato il sindaco di tutti e non ho mai fatto valere la forza della maggioranza ma ho dato sempre opportunità all'opposizione, e tantissime delibere in Consiglio comunale sono state approvate all'unanimità proprio perché avevo la capacità di coinvolgere ma soprattutto di dare il ruolo che merita all'opposizione.

Dal primo febbraio ha appeso il camice verde al chiodo. La professione le manca?

Tantissimo. La mia era una missione nobile, quella del medico e soprattutto di ginecologo che assiste a quell'atto che è l'inizio della vita, il parto, la nascita di una nuova persona.

Ora serve forse una nuova vita anche per Cerignola?

Mi propongo proprio per questo. Bisogna ripartire e questa creatura va fatta crescere in senso civico e occorre lavorare soprattutto dal punto di vista della pubblica istruzione. Conto molto sull'aiuto delle scuole, perché se questa città cresce culturalmente diventa una città ricca, anche economicamente.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giannatempo rispolvera l'entusiasmo, l'ex sindaco ginecologo vuole far ri-nascere Cerignola: "Amministrerò in modo moderno e diverso"

FoggiaToday è in caricamento