Elezioni comunali in Capitanata, le donne democratiche puntano sulla doppia preferenza
La portavoce, Maria Elena Ritrovato: "Un programma di lavoro fitto, da seguire nel nome del rinnovamento, con spirito di partecipazione e di condivisione delle scelte"
Campagna di informazione sulla doppia preferenza, incontri preliminari nei circoli, sostegno alle donne candidate: è questo il programma di lavoro che la Conferenza delle Donne di Capitanata affronterà in occasione delle Amministrative 2014.
Tra i 18 Comuni al voto, la metà presenta una popolazione superiore a 5.000 abitanti (Apricena, Foggia, Lesina, Lucera, Orta Nova, San Marco in Lamis, San Severo, Stornarella, Troia). Qui, grazie all’applicazione della legge 215/2012, gli elettori e le elettrici avranno a disposizione due preferenze, da indirizzare ad una donna ed un uomo (pena l’annullamento della seconda preferenza).
Una novità è la doppia preferenza di genere, capace di cambiare il “punto di vista” dell’elettorato attivo per intero. In più, le donne saranno in grado di determinarsi verso una propria candidatura con meno titubanza e remore. Affinché queste possibilità vengano effettivamente colte, devono essere fatte conoscere per tempo. Ecco perché la Conferenza realizzerà una vera e propria campagna di sensibilizzazione e di informazione. La farà attraverso i moderni strumenti comunicativi, quindi internet e social network, ma anche tramite il contatto reale con le cittadine e i cittadini.
“Vogliamo promuovere una serie di incontri nei vari circoli del Pd, per confrontarci con iscritte ed iscritti, militanti e dirigenti”, dichiara la portavoce Maria Elena Ritrovato. “Sarà infatti necessario vigilare durante la fase di composizione delle liste, con il neo segretario Raffaele Piemontese e la sua segreteria, non solo sul rinnovamento dei candidati e l’applicazione delle nuove norme sulla candidabilità, ma anche sul rispetto della legge 215 nella parte in cui prevede la quota di lista, per la quale nelle liste dei candidati ‘nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi’”.
“Un rispetto - precisa la portavoce - che deve rivelarsi non solo formale e numerico, ma sostanziale: vengano cioè candidate le donne che rappresentano un valore qualitativamente percepibile e che sappiano indicare, dalla loro prospettiva e grazie alle loro competenze, il progetto di trasformazione della realtà locale”. Infine, a liste compilate, la Conferenza sarà accanto a tutte le donne democratiche che avranno deciso di impegnarsi e rendersi protagoniste della competizione elettorale.
Un programma di lavoro fitto, da seguire nel nome del rinnovamento, con spirito di partecipazione e di condivisione delle scelte. Nel nome, insomma, di quell’idea di partito sulla quale la Conferenza ha scommesso.