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Politica San Marco in Lamis

Il centrosinistra sammarchese scende in piazza e dice “No al dissesto!”

Dai motivi che hanno portato al dissesto finanziario alle proposte per risanare il bilancio comunale, questi i temi dibattuti venerdì 10 luglio in piazza Madonna delle Grazie

Venerdì scorso l’opposizione di centrosinistra ha tenuto un’assemblea pubblica in piazza Madonna delle Grazie nel corso della quale sono stati spiegati, "con atti amministrativi prodotti anche dall’amministrazione Cera", i motivi che hanno determinato le difficoltà finanziarie del Comune di San Marco in Lamis, il cui governo cittadino nei giorni scorsi ha preannunciato la dichiarazione di dissesto finanziario. Già il 7 febbraio del 2012 i consiglieri comunali del PD mettevano in guardia la cittadinanza sostenendo che il "disavanzo sommerso di Cera" avrebbe portato al dissesto.

I MOTIVI DEL DISSESTO. Per il PD e per i componenti della sinistra le cause sono molteplici, a partire – si legge in una nota a mezzo stampa - dall’inattività dell’amministrazione Cera nel recuperare i tributi dovuti (siamo nel mese di luglio ed il Comune non ha ancora inviato i bollettini della TARI); dai contratti capestro (Enel Sole e parcheggi); dalla riduzione dei trasferimenti statali (di cui non si è preso atto nella redazione dei bilanci); dalla realizzazione di opere pubbliche inutili con costosi mutui; dal mancato accesso ai finanziamenti europei e regionali.

LE PROPOSTE PER IL RISANAMENTO. D’altra parte, i rappresentanti del centrosinistra – gli ex assessori al Bilancio e all’Urbanistica Vincenzo Villani e Michele Merla, l’ex consigliere comunale Manuele Leggieri, l’ex sindaco e attuale capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Michelangelo Lombardi e l’attuale consigliere comunale di Possibile ed ex segretario cittadino del PD, Paolo Soccio – hanno avanzato una serie di proposte per risanare il bilancio: vendita di immobili comunali (ex carcere, ex scuola San Domenico Savio, ex macello, ex scuola Borgo Celano, ex scuola Via Allegato e altro ancora); vendita di terreni edificabili; miglioramento dell’attività di recupero crediti; tagli alle spese inutili e clientelari; nuove iniziative nel campo delle energie rinnovabili.

Durante il dibattito Lombardi ha annunciato la richiesta di incontrare la Corte dei Conti “per esprimere la nostra contrarietà alla dichiarazione di dissesto e far conoscere le nostre proposte per evitarlo”. Sulla dichiarazione di dissesto – concludono – “i nostri amministratori non sanno che con il dissesto, tra le altre cose, non sarebbe accettata sui mercati la nichella!”

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