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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Manfredonia

Manfredonia, la segreteria del PD perde pezzi: si dimette Michela Mastroluca

Scrive Michela, nella lettera di dimissioni: "La Segreteria del PD di Manfredonia umiliata dalla totale mancanza di ascolto da parte dei rappresentanti istituzionali"

Michela Mastroluca si dimette dalla segreteria del Partito Democratico di Manfredonia. “Non ha senso continuare a far parte di un organo costretto ad essere così poco incisivo a causa della totale mancanza di ascolto da parte dei nostri rappresentanti istituzionali.”

Tante le questioni che hanno indotto l'esponente del PD a prendere questa importante decisione. Su tutte "una segreteria tenuta scarsamente in considerazione – al di là delle sue stesse buone intenzioni o responsabilità - sulle questioni che affliggono la nostra città, ed, in alcuni casi, umiliata dal dover assistere a decisioni assunte esclusivamente in altre sedi. Una condizione che mi ha portato già nel recente passato a sentire come di routine o addirittura superflua persino la stessa partecipazione ad alcuni dei non frequenti incontri”.

Nella nota stampa con la quale annuncia le proprie dimissioni, Mastroluca passa in rassegna i ‘nodi’ giunti al suo pettine: “Sono tante le vertenze che interessano il nostro territorio e, sulle quali il PD cittadino dovrebbe assumere una posizione chiara. Cosa altro si aspetta, ad esempio, ad esprimersi in maniera netta contro la costruzione del deposito di Gpl “Energas” - un impianto calato dall’alto che può segnare definitivamente il futuro della nostra città - o sul cambio di destinazione dell’Hotel Gargano, o sulle priorità di sviluppo della nostra città o su tanti altri temi che richiedono l’assunzione di precise responsabilità politiche, e non solo di decisioni amministrative”.

Nel frattempo l'on. Michele Bordo si è detto fortemente contrario e ha proposto all'amministrazione comunale l'idea di un referendum consultivo in cui siano i cittadini di Manfredonia a decidere sul deposito Gpl Energas in località Spiriticchio

Conclude quindi: “Per queste ragioni abbandono il mio ruolo in segreteria. Prima di ogni altra ragione, c’è la dignità, quella dignità che mi impedisce di sembrare accondiscendente rispetto ad una situazione divenuta intollerabile. Continuerò a dare il mio contributo e a esplicitare il mio impegno politico anche senza ricoprire l’incarico nell’esecutivo. Spero tanto che si apra una discussione franca sul ruolo di questo partito e dei suoi organismi nelle decisioni politiche che investono la vita dei cittadini di Manfredonia. Nascondere la testa sotto la sabbia, sarebbe un grave sintomo di irresponsabilità.”

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