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Lopalco molla Emiliano e si fa da parte: si è dimesso da assessore alla Sanità, ma resta in Regione come consigliere

L'assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco si è dimesso da assessore regionale alla Sanità. Scontro con il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, su alcune questioni

Pier Luigi Lopalco molla Michele Emiliano. Nelle scorse ore l'epidemiologo di Mesagne ha rimesso nelle mani del Governatore della Regione Puglia il mandato conferitogli appena un anno fa. Il professore dell'Università di Pisa diventato famoso durante l'emergenza sanitaria per le sue apparizioni tv, decine di ospitate arrivate grazie alla gestione dell'emergenza Covid in Puglia, si è fatto da parte. Resterà ugualmente in Consiglio regionale. 

Le voci sempre più insistenti della rottura con il presidente hanno assunto i crismi dell'ufficialità in tarda mattinata, quando il professore ha rimesso il mandato nelle mani del Governatore, con il quale non ci sarebbe stato nessuno scontro ma una serie di divergenze sulla gestione della sanità e su alcune questioni ad essa legate: dalla riorganizzazione di un ambito che durante il Covid ha mostrato inefficienze ed evidenti criticità, fino alle nuove nomine dei vertici delle sei Asl pugliesi.

L'uomo fortemente voluto da Emiliano avrebbe alzato la voce. Una sorta di smarcamento dal governatore regionale che in piena pandemia lo riportò in Puglia dalla Toscana e gli consentì, attraverso la candidatura nella lista 'Con', di fare il suo ingresso in Consiglio regionale. La sua popolarità gli valsero un ampio consenso e il ruolo di assessore. Incarico che Emiliano gli avrebbe ugualmente conferito anche in caso di mancata elezione.

In Regione si assiste a una sorta di dejavù, che ricalca lo scontro tra l'ex assessore all'Agricoltura foggiano Leo Di Gioia e, appunto, Michele Emiliano. 

Intanto nelle ultime ore, alla notizia delle dimissioni presentate dall'epidemologlo, Fratelli d'Italia ha ritrovato un po' di stima e simpatia per Pier Luigi Lopalco, 

Il capogruppo regionale Ignazio Zullo, aveva chiesto di non dimettersi ma di sfidare il presidente sul terreno della buona politica e della buona amministrazione, aggiungendo che le dimissioni "si protocollano e si è consequenziali" e che "non avrebbe mai dovuto accettare la carica assessorile perché è noto a tutti la natura totalitaria di Emiliano". Sulla vicenda il gruppo dei Fratelli d'Italia ha chiesto un consiglio regionale monotematico.

Ciò nonostante, Zullo aveva criticato l'operato di Lopalco, colpevole, a suo dire, di non aver preso le distanze dalla vicenda dell'ospedale in Fiera, "quando invece lo elogiava nel momento in cui il gruppo di Fratelli d'Italia ne denunciava spreco di danaro, inopportunità e errore strategico di scelta".

Ergo, aveva aggiunto il consigliere regionale meloniano, "non può ora contestare il mancato coinvolgimento quando invece si coinvolgeva egli stesso dentro e fuori dal Consiglio nella difesa di Emiliano per rintuzzare le nostre denunce politiche di malagestio e di mala organizzazione della sanità"

La Lega Puglia, nella persona del suo capogruppo Davide Bellomo, si dice soddisfatta a metà: "In questi mesi abbiamo più volte invocato che la mozione di sfiducia nei confronti di Lopalco fosse discussa in aula, visto che i numeri da noi presentati in Consiglio avevano ampiamente dimostrato la sua inadeguatezza. Avremmo quindi voluto che la decisione fosse scaturita da una presa di coscienza per i numerosi e palesi fallimenti decisionali in piena pandemia da Covid-19. Speravamo che le dimissioni fossero la conseguenza di una improvvisa, quanto inaspettata autovalutazione della sua incapacità di gestione in quest’anno catastrofico per la Sanità pugliese; ma a quanto pare, era chiedere troppo".

Secondo le voci raccolte dalla Lega, alla base della decisione ci sarebbe stata una conseguenza di contestazioni interne alla maggioranza, "un atto motivato da scaramucce di partito che nulla hanno a che vedere con una concreta presa di coscienza dei suoi limiti gestionali. Alla fine, sono prevalse le manie di protagonismo dell’ex assessore e finalmente si gioca a carte scoperte. Si, perché le dimissioni presentate riguardano solo la carica da assessore, non da consigliere. Avremmo preferito che Lopalco tornasse a dedicarsi al suo lavoro tra vetrini e microscopi, ma a quanto pare, preferisce ancora giocare a fare il politico”.

"La politica è umanità, è comprensione dei dolori e dei bisogni delle persone: se l’ex assessore Lopalco ha deciso di dimettersi perché ritiene “inutile” il costoso acquisto del farmaco per i due bimbi affetti da Sma, non possiamo che fargli i migliori auguri per il suo percorso al di fuori dell’istituzione regionale” dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta. “Siamo certi che non ci sia un solo pugliese contrario all’acquisto di quel farmaco, per quanto costoso e per quanto possa essere dubbia la sua efficacia: per la vita di due bambini, non c’è prezzo né ragione che tenga. Tuttavia, vogliamo credere che il professor Lopalco non abbia rassegnato le sue dimissioni per questo poiché non lo crediamo così arido umanamente. Vogliamo credere che il casus belli sia da ricercare altrove, in questioni politiche e gestionali che non conosciamo. Se dovesse essere vero, invece, allora non ne sentiremo la mancanza: la Puglia ha bisogno di un assessore alla Sanità competente, e il suo alto profilo scientifico glielo riconosce, ma non si può rinunciare alla sensibilità politica che dovrebbe orientare ogni azione di chi è al governo di una Regione. Infine vorremmo capire se le sue dimissioni siano ormai irrevocabili o se ci troviamo ancora nella fase di un tira e molla tra le forze di maggioranza".

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