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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Manfredonia

Diktat di Fratelli d'Italia, l'assessore Pennella sceglie Rotice a lascia il partito: "Vado avanti"

L'assessora al Welfare del Comune di Manfredonia sceglie di uscire dal partito e resta in sella

L’assessora al Welfare del Comune di Manfredonia Grazia Pennella resta in sella e, suo malgrado, lascia Fratelli d’Italia. Ha sciolto le riserve oggi, dopo che il suo partito aveva revocato ogni forma di sostegno all’amministrazione guidata da Gianni Rotice, reo di aver sostenuto la linea identitaria alle elezioni provinciali. Il commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, era stato chiaro: “Eventuali persone che dovessero risultare iscritte a Fratelli d’Italia e continuare a sostenere la Giunta Rotice verranno deferite con proposta di espulsione agli organi disciplinari del partito”.

L’assessora, dopo giornate che definisce “caotiche”, sceglie di andarsene con le proprie gambe dal partito. “Non credo sia giusto che il buon governo dell’amministrazione e del mio assessorato del primo anno di attività possa essere interrotto solo ed esclusivamente a causa di un contrasto politico esterno a Palazzo di Città che ha interessato la Provincia di Foggia – spiega in una nota - Ancora di più perché non ho avuto ruoli decisionali sui candidati né possibilità di votare e tantomeno ho consiglieri di riferimento. Quindi, evidentemente non ho avuto alcun ruolo nella vicenda delle Provinciali”. Lei era l’unica esponente di Fratelli d’Italia in Giunta e il partito non è più rappresentato in Consiglio dopo le dimissioni da FdI dell’eletto Adriano Carbone, che ha cambiato gruppo.

Grazia Pennella non intende lasciare a metà il lavoro intrapreso: “Ritengo che i progetti che in qualità di assessore al Welfare e alle Politiche Sociali sto portando avanti meritino continuità nell'interesse della mia comunità, come i diversi milioni di euro intercettati con il Pnrr, la redazione del Piano Sociale di Zona pronto per l’approvazione, i progetti per risolvere l’emergenza abitativa tra cui l'imminente partenza dell'agenzia per la casa che vede Manfredonia primo comune fautore nella Capitanata, l'iter avviato per riconoscere il diritto alla casa agli aventi diritto agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, la lotta alle povertà e alla violenza sulle donne, la costruzione di una rete solidale con le associazioni e la società civile. Non ritengo giusto – prosegue - intralciare e\o rallentare il modello Manfredonia divenuto di riferimento per il buon governo amministrativo e vincente laboratorio di area di centrodestra”.

E così si tiene stretto il suo assessorato, fino a quando godrà della fiducia del sindaco e della cittadinanza. “Se questo non coincide con la volontà di Fratelli d’Italia, mi vedo costretta a malincuore ad assecondare il volere del partito che mi chiede di uscire dallo stesso. La decisione di uscire da FdI è sofferta – fa sapere - in quanto mi sembrava un percorso di crescita importante nel quale ho investito tempo, impegno, passione e speranza nel tentativo di ricostruire il circolo di Manfredonia con la partecipazione di persone preparate e piene di grinta - conclude - necessaria per la crescita del partito sul territorio”.

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