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Politica

Dimissioni assessori, le reazioni politiche sulla crisi a Palazzo di Città

Bruno Longo chiede le dimissioni di Gianni Mongelli. Il consigliere comunale Leonardo De Santis chiede che prosegue l'attività di risanamento. Esortazione a continuare anche di Socialismo Dauno e Prc

All’indomani delle dimissioni del vicesindaco in quota socialista Federico Iuppa e degli assessori dell’Unione di Capitanata Pasquale Pellegrino, Nando Frattulino e Matteo Agnusdei, Prc, Socialismo dauno, i gruppi di minoranza, i consiglieri comunali Leonardo De Santis e Bruno Longo e Giannicola De Leonardis, commentano la crisi politica in atto a Palazzo di Città.

PRC - Ci fa piacere che il consigliere Angelo Benvenuto si ricordi che Foggia vive nell’emergenza abitativa. Ci fa piacere perché, indirettamente, fa autocritica del suo passato di assessore nella giunta Ciliberti, giunta che ha dato un contributo significativo all’incremento del numero di famiglie che vivono in container, giunta che anche dopo il crollo di via delle Frasche ha continuato ad ignorare che ci sono famiglie che vivono nelle grotte. prc_1_original

Ci fa piacere che l’UdCap lamenti ritardi dell’housing sociale, del piano che doveva dare alla città di Foggia un numero sufficiente di alloggi di edilizia economica e popolare per smaltire la graduatoria  stilata nel 2004.

Ci fa piacere perché, dimettendosi, il suo assessore alle Politiche Sociali si ricorda che ci sono famiglie, “ospitate” nelle baracche del Campo degli Ulivi, che attendono una casa popolare da oltre 11 anni. Forse ora, libero da impegni assessorili, troverà il tempo per andare a vedere in quali condizioni vivono e rendersi conto che doveva loro un po’ di attenzione quando era assessore.

Purtroppo riteniamo che queste argomentazioni di critica all’operato della maggioranza, critiche prese in prestito da Rifondazione Comunista, siano solo un pretesto che nasconde l’inconfessabile richiesta di poltrone nelle aziende partecipate, ATAF e AMGAS, e nel consorzio ASI.

Riteniamo che il processo di “ristrutturazione” delle aziende sia ancora lontano dall’essere compiuto e che l’ingerenza della partitocrazia possa farle ripiombare indietro di mesi, vanificando quanto di buono fatto sinora. Non dimenticando che si è proceduto all’assunzione di 11 operatori della sosta, precedentemente esclusi perché non in servizio alla data del 15 maggio 2009 (data di inizio della campagna elettorale per le elezioni comunali), senza che vi fossero esigenze operative per l’espletamento del servizio di riscossione e controllo della sosta. Queste assunzioni non rispondono a “buone logiche di gestione dei beni comuni”, come la mobilità pubblica assicurata da ATAF, ma solo a logiche partitocratiche che si fanno  scudo del bisogno di lavoro. Chiediamo a UdCap e Socialisti, di spiegare perché AMGAS blu oggi macina profitti astronomici mentre gestita da amministratori espressi dalla partitocrazia aveva accumulato milioni di debiti?

Vogliamo ricordare a tutti i partiti della coalizione di centrosinistra l’accordo sul programma che prevedeva esplicitamente la nomina dell’amministratore unico a capo delle aziende partecipate, almeno sino al totale risanamento delle stesse.

Il circolo di Rifondazione Comunista invita il sindaco Gianni Mongelli a continuare l’opera di buon governo e di dialogo con la città iniziato con il Laboratori per l’Urbanistica Partecipata, ricompattando la maggioranza che lo ha sorretto con la prospettiva di una rinascita, economica e sociale, della città che è possibile e vicina.

SOCIALISMO DAUNO - In merito alla querelle aperta con le dimissioni dei quattro assessori del Comune di Foggia, “Socialismo Dauno” condivide la posizione espressa dal Sindaco e la sua disponibilità a discutere e a risolvere al meglio i veri problemi che attanagliano la città - come l’urbanistica, la viabilità, il contrasto sociale - e non altri. È auspicabile, pertanto, la ripresa immediata dell’iter amministrativo per l’adozione del PUG, all’interno del quale devono trovare compatibilità i programmi edilizi già avviati, che consentiranno di dare quelle risposte immediate all’emergenza abitativa di cui la città ha estrema necessità e nel contempo di continuare il risanamento finanziario avviato. socialisti_dauni_10_1_original

Per la dirigenza di Socialismo Dauno, l’occasione è opportuna per ricordare che le molteplici problematiche,  tuttora esistenti a carico della città di Foggia, possono trovare soluzione soltanto coinvolgendo tutta la maggioranza che sostiene il Sindaco Mongelli, al posto di inutili e dannose pseudo regie.

Considerato, inoltre, il delicato stato attuale della politica ed il ruolo difficile che è chiamata a svolgere in questo particolare momento di crisi, Socialismo Dauno ribadisce l’inutilità più volte affermata di istituire nuovi consigli di amministrazione nelle ex municipalizzate.

Quelli che risultano prioritari, rispetto ad ogni altro intervento, sono invece il varo del PUG, il completamento del piano del commercio e delle attività produttive, la  lotta all’abusivismo e garantire la sicurezza dei cittadini e del mondo produttivo. Un’altra urgenza, secondo Socialismo Dauno, è rappresentata dalla necessità di migliorare i servizi delle ex aziende municipalizzate,  salvaguardando peraltro i livelli occupazionali.

Non si può più perdere tempo, insiste Socialismo Dauno: è necessario dare una svolta seria all’azione amministrativa, se si vuole davvero bene alla nostra cara ed amata Città.

LEONARDO SE SANTIS - In momenti così tesi per il Governo della città di Foggia, è il momento delle scelte difficili, ma che devono avere una conseguenzialità e devono esprimersi in coerenza con il recente passato.

In un documento consegnato al sindaco alcune forze politiche elencano le ragioni di una grave rottura. Emerge una profonda insoddisfazione per come la famosa "fase due" di governo starebbe affrontando le emergenze della città, in particolare quella ambientale e socio-occupazionale, e accusano l'amministrazione di "scarsa democraticità e gestione oligarchica e tecnocratica della cosa pubblica" culminate qualche giorno nell'approvazione in giunta "dell'ennesimo atto in materia urbanistica, il Dpp preliminare al Pug, senza i rappresentati Udcap e Psi e dimenticando le l'emergenza abitativa e la cooperazione sociale".

Queste le motivazioni ufficiali. Perché sullo sfondo si agitano ancora una volta le famigerate "poltrone" e la guerra, tutta politica, per occupare postazioni di sottogoverno.

Per quanto mi sovviene, ogni qualvolta le questioni dirimenti sono state politiche, si è sempre chiesto un incontro chiarificatore di maggioranza, questa volta ciò non è avvenuto, si sono avuti incontri riservati, come se ci fosse una politica di serie A e una di serie B, e veniamo a sapere delle dimissioni dalla stampa, questo credo lasci spazio a sospetti legittimi. leonardo-de-santis_2_original

E’ dovere della classe politica fermarsi, interrogarsi e trovare soluzioni, “Il sindaco siamo NOI” e sulla vicenda inerente la ridefinizione delle municipalizzate, il gruppo comunale di Sinistra Ecologia e libertà all’epoca dei fatti composto dall’assessore Rocco Laricchiuta ed il consigliere comunale Leonardo De Santis, diffuse una nota in cui si esplicitava la improcrastibinalità di una azione forte e di rottura da parte dell’Amministrazione comunale al fine di isolare le cattive prassi gestionali e relegarle a un periodo buio della nostra storia politica cittadina nel quale non vogliamo e non possiamo riconoscerci.

Chiedemmo a viva voce, ed ottenemmo, l’azzeramento immediato di tutti i consigli di amministrazione delle aziende partecipate vagliando la possibilità di un periodo transitorio di commissariamento tecnico. Un periodo, durante il quale la politica - a nostro avviso unico titolare delle scelte che dovranno in futuro provvedere alla riorganizzazione delle società - si potesse interrogare sul percorso migliore da intraprendere con l’unico scopo di non far ricadere sulla popolazione lo scotto di lotte intestine o interessi di quartiere”.

Per alcuni questo percorso si è concluso, e non paghi del loro effettivo ruolo all’interno dell’esecutivo, pretendono il ripristino di una situazione, che oggi, è ancora inaccettabile; infatti la prerogativa di quest’amministrazione, con tutti i suoi lati oscuri, che non ho mai mancato d’evidenziare è stata è e sarà quella di rompere alcune pratiche obsolete di gestione della cosa pubblica da parte della politica ed un esempio per tutti può essere la questione dei parcheggiatori.

La scelta rimane nelle mani del sindaco, ma per quanto di mia competenza , esorto il Sindaco a continuare sulla strada del risanamento, evidenziando i punti fondamentali da portare ad attuazione entro fine mandato ed a delegare quelle attività politiche che possono e devono essere delegate per una gestione collettiva e condivisa della Casa Comunale.

IL SONDAGGIO: MONGELLI DEVE DIMETTERSI?

BRUNO LONGO - Il sindaco Mongelli ,con l’ormai solita contraddizione mediatico-amministrativa, smentisce totalmente la sua nota del 6 giugno scorso, diffusa dagli organi di informazione, dove, strumentalmente, affermava, non solo di non aver approvato nessun atto in Giunta lesivo della competenza del consiglio comunale ,ma anche che la discussione sul Piano Urbanistico Generale fosse aperto ai cittadini di Foggia.

Ebbene, approvata in Giunta la delibera n. 49 del 08.06.2012, il giorno successivo, sabato 9 giugno, in fretta e furia,lasciando per strada mezza giunta, che si è rifiutata di votare, e spezzando in due la sua malridotta maggioranza, convoca, senza l’opportuna condivisione istituzionale, una speciosa seconda riunione della conferenza di coopianificazione, dove l’attualizzazione o aggiornamento del Documento Preliminare Programmatico – definito capziosamente  “nota aggiuntiva 2012”- viene fatto passare illegalmente ed illegittimamente nella succitata delibera n.49/2012 di Giunta Comunale,che com’è noto è incompetente a modificare un atto legittimo del Consiglio Comunale. bruno-longo_original

E’ veramente sorprendente la facilità  e la disinvoltura amministrativa  con la quale il sindaco Mongelli ed il suo  entourage trattano la materia urbanistica e finanziaria del comune: tanto sorprendente,che se ne sono accorti anche  una decina di consiglieri comunali di maggioranza (Udcap, socialisti e daltri) che clamorosamente si sono dissociati dal duo Pd-Mongelli, così come se ne sono accorti  5 assessori che in data odierna hanno presentato le loro dimissioni irrevocabili dalla  sconquassata Giunta  Mongelli, decretando, di fatto, l’ingloriosa fine di una esperienza di  centrosinistra devastante per le sorti cittadine.

Prima ancora che sotto i colpi della Corte dei Conti e della magistratura ordinaria e dopo il violento schiaffo al sindaco di Di Cesare con la sua stroncante relazione, il sindaco Mongelli cade sotto i colpi tremendi del “fuoco amico” su di un terreno, quello dell’urbanistica, troppo accidentato e troppo attenzionato da un famelico comitato d’affari, oggi, padrone del Comune di Foggia.

Per dignità e con un sussulto di senso civico, si invita il sindaco Mongelli, di prendere atto della  drammatica situazione, di fare immediatamente un passo indietro, dimettendosi, dando,così, ai cittadini la possibilità di eleggersi un nuovo governo, senza legami con gruppi di pressione parassitari e più vicino agli interessi della comunità locale e dei cittadini.

GIANNICOLA DE LEONARDIS - “A leggere i resoconti sui media e i commenti sui social network, sembra che la crisi in corso al Comune di Foggia sia semplicemente e unicamente una storiaccia legata alla richiesta di poltrone da parte di partiti famelici e onnivori, da mettere alla gogna per l’ingordigia e la mancanza di rispetto e senso di responsabilità”.

Giannicola De Leonardis, segretario provinciale dell’Unione di Capitanata, ritiene “distorta e lontanissima dalla realtà questa chiave di lettura. Così come sono ben altre le ragioni di una rottura che parte da lontano, da un disagio sociale sempre più marcato e mai adeguatamente affrontato, da necessità ignorate e da priorità che segnano il passo. Per quanto riguarda invece il capitolo ‘poltrone’, non considerando quelle occupate dai numerosi assessori e dal Presidente del Consiglio comunale espressione del Partito Democratico.

giannicola-de-leonardis_1_originalMi permetto di ricordare il buon Alfonso De Pellegrino alla presidenza di Amgas Blu, Rosa Cicolella a quella di Daunia Ambiente, l’ing. Domenico Mazzamurro – già candidato alla Camera dei Deputati per l’Ulivo – a quella dell’Ataf, la presenza dell’ottimo avvocato Roberto De Meo nel cda della Fiera di Foggia in rappresentanza del Comune, per arrivare – dulcis in fundo – al Consorzio ASI, un vero e proprio direttivo del Pd grazie alla presenza di un ex parlamentare, un sindaco e un segretario amministrativo del partito.

Siamo proprio sicuri, allora, che sia l’Unione di Capitanata il partito smanioso di occupare spazi vitali, da sottrarre magari a tecnici eminentissimi, provenienti da Golfi vicini e lontani?”. “Invito quindi gli addetti ai lavori a una riflessione più profonda e meno superficiale, nel rispetto dell’opinione pubblica e di una città da troppo tempo in attesa di svolte che non arrivano” la conclusione di De Leonardis.

LANDELLA E I GRUPPI DI MINORANZA -

L’esperienza politico-amministrativa della Giunta Mongelli è ormai giunta al capolinea. Ed è per il bene della città che chiediamo al Sindaco di Foggia di fare un passo indietro e di restituire ai cittadini la possibilità di scegliere, finalmente, degni rappresentanti che sappiano ben governare il bene comune”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali di minoranza all’indomani delle dimissioni di ben 4 assessori che compongono la Giunta guidata da Gianni Mongelli.

“E’ ormai evidente agli occhi di tutti il fallimento delle azioni di governo della città poste in essere da questa Amministrazione, ormai sancito finanche dalla relazione del dirigente ai Servizi finanziari, Carlo Dicesare nonché dalla impietosa analisi del Collegio dei revisori dei conti sul cosiddetto “stato dell’arte del piano di rientro proposto nel gennaio 2012”, sul quale grava ancore l’inspiegabile silenzio della Corte dei Conti.

Intanto la città continua ad essere attanagliata da numerose ed intollerabili emergenze le quali gravano non solo sulla qualità della vita ma anche sulla dignità stessa dei cittadini foggiani. Siamo ormai costretti a dover fare quotidianamente i conti con uno stillicidio di problemi: dai rifiuti alla manutenzione del verde pubblico, dalla sicurezza alla manutenzione della pubblica illuminazione, dalla viabilità all’assenza di politiche culturali capaci di restituire alla città importanti strutture come il Teatro Giordano e il Teatro Mediterraneo, fino alle esplosive emergenze sociali. Problematiche nei confronti delle quali questa Amministrazione ha scientificamente fallito qualsiasi blando tentativo di risoluzione. In compenso si è andata ad aumentare la Tarsu senza che a ciò abbia corrisposto un miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti e si è propinato un piano di sosta tariffata mal digerito dai foggiani senza che questo abbia apportato migliorie nell’ambito della sostenibilità della mobilità urbana. franco landella

E non possiamo certo dimenticare l’annosa questione legata all’Urbanistica in una città dove ai temi dell’emergenza abitativa, delle urbanizzazioni, delle dotazioni di servizi in quei quartieri periferici ridotti a dormitorio, si continua a prediligere un modus operandi ad esclusivo soddisfacimento dell’interesse delle solite lobby, della speculazione e dell’ormai inutile e dannoso consumo del territorio, senza minimamente interessarsi del recupero e della valorizzazione del tessuto urbano preesistente.

Una situazione, dunque, ormai insostenibile, trascinatasi per anni senza che il centrosinistra abbia mai dimostrato di essere in grado di risollevare le sorti della città di Foggia. Motivo per il quale invitiamo il Sindaco Gianni Mongelli a rassegnare le dimissioni per permettere l’apertura di una reale fase di risanamento da affidare a figure di indubbio spessore tecnico ed amministrativo. Una fase necessaria e propedeutica alla restituzione del sacrosanto diritto dei cittadini foggiani di poter scegliere una classe politica nuova, motivata e competente che possa davvero essere considerata al servizio della città. I gruppi di minoranza continueranno con maggior determinazione a porre in essere tutte quelle azioni consentite dalla legge e rispettose dei criteri democratici, affinché questa incresciosa situazione di agonia amministrativa possa addivenire ad una efficace risoluzione”.

 

 

 

 

 

 

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