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Longo e Verile punzecchiano Landella: “Ha la memoria corta”

I due consiglieri comunali attaccano il Sindaco, dopo le dichiarazioni di Joseph Splendido. “Alle interpellanze si risponde in Aula, non in altre sedi e per interposta persona”

Continua la querelle sul trasferimento delle commissioni e dei gruppi consiliari. I consiglieri Longo e Verile, rispondono al sindaco Landella.

“In riferimento alle dichiarazioni del sindaco Landella, rese tramite il bravo ed ignaro Joseph Splendido, circa la vicenda legata al trasferimento delle commissioni e dei gruppi consiliari, il Primo cittadino di Foggia oltre ad avere la memoria corta, dimentica che alle interpellanze si risponde in Aula, così come recita la norma e non in altre sedi e per interposta persona.

Si rammenta infatti a Landella, che il trasferimento, da lui rievocato, effettuato nel corso del secondo mandato Agostinacchio, dei gruppi e delle commissioni consiliari fu fatto con l’accordo, compreso il suo, e la mediazione di tutti i gruppi di maggioranza ed opposizione, in idonei, adeguati e attrezzati locali e non come avvenuto oggi con atto assurdamente monocratico in locali insicuri ed insufficienti e senza il coinvolgimento di nessuno se non dei suoi stretti collaboratori.

L’interpellanza, in costante assenza di comunicazione istituzionale, prodotta al solo scopo di assicurare il   proficuo funzionamento del consiglio e dell’amministrazione comunale tutta, pone dei quesiti, da cui si attende risposta nei modi convenuti dal regolamento comunale,  in merito a dissonanze ed illegittimità non soltanto di natura normativa, regolamentare e statutaria, ma anche e soprattutto di natura politica, poiché è assurdo affermare in campagna elettorale una cosa e poi farne altra, una volta eletti.

In due mesi di governo cittadino - e parlano chi hanno fortemente sostenuto Landella - a fronte di sollecitazioni rivolte a quest’ultimo affinché si iniziasse a discutere, per risolverli, i noti e gravi problemi cittadini, si è risposto solo e soltanto con giri di valzer di incarichi, poltrone e prebende in guisa più elettoralistica, che politico-amministrativa, laddove la città, per queste pratiche, avverte già distacco.

Si ricorda, ancora, a Landella, che quando nel corso dell’amministrazione Agostinacchio, lui stesso membro della maggioranza, per anni ha fatto il birichino ed il tribuno del popolo, con aspre critiche, bordate ed interventi pesantissimi in Aula e fuori, al limite della denuncia penale, nessuno ebbe mai l’idea di mettergli il bavaglio e di negargli l’esercizi istituzionale di controllo ed indirizzo, nonché l’esercizio politico amministrativo di critica costruttiva.

Atteso, dunque, che il mandato ispettivo di un consigliere comunale è ampiamente previsto dalla legge e che va comunque rispettato, chiediamo a Landella come mai in Aula, pochi giorni fa, afferma che la composizione delle commissioni consiliari era fatto urgente ed indifferibile, al punto da non voler neanche rispettare il regolamento, ed ora, con grande incoerenza, una volta costituite non possono insediarsi perché mancano le sedi? dov’era l’urgenza?

Cogliamo l’occasione quindi per sollecitare il sindaco ad uscire al più presto da prassi amministrative improduttive e di rivolgere l’attenzione, più che al posizionamento gestionale di uomini e donne, all’attento rispetto dei temi cavalcati all’opposizione ed in campagna elettorale”.

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