Assemblea PD, i delegati foggiani di Orlando salgono a tre: uno in meno per Renzi ed Emiliano
A farne le spese la foggiana Tiziana Zappatore della lista Pd-civici "Emiliano per l'Italia" e Mariella Romano, di San Severo, collegata alla mozione Renzi. A Roma vanno anche De Pellegrino e Vergura
Non più 5 - 3 - 1 ma 4 - 3 - 2. No, non è una formula di gioco ma la nuova ripartizione dei delegati all'assemblea nazionale del Pd venuta fuori dal calcolo dei resti dei risultati delle tre mozioni su base regionale. L'ottima performance foggiana di Andrea Orlando su base regionale, infatti, (ben 6 punti percentuali sopra la media pugliese, malgrado sia ultima su base provinciale con il 15,35% dei voti) fa incassare a quest'ultimo ben tre delegati in Capitanata e non più uno come in un primo momento calcolato, rosicando unità alle due mozioni avversarie, Emiliano e Renzi, che scendono rispettivamente a 4 e 2.
Paradossale ma vero. Frutto del raffronto con le performance evidentemente più virtuose delle altre province pugliesi. Pertanto, accanto al capolista della lista collegata al guardasigilli, Angelo Riccardi, entrano nel parlamentino nazionale del partito che domenica si riunirà a Roma anche Lucia Vergura di San Giovanni Rotondo e il foggiano Alfonso De Pellegrino.
A farne le spese Tiziana Zappatore della lista Pd-civici "Emiliano per l'Italia" e Mariella Romano, di San Severo, collegata alla mozione Renzi. I nove delegati, dunque, sarebbero: Peppino D'Urso, Carmela Russo, Davide Emanuele e Francesco Di Noia (liste Emiliano); Angelo Riccardi, Lucia Vergura, Alfonso De Pellegrino (lista Orlando), Elena Gentile, Italo Pontone (lista Renzi, ambedue corrente Martina).
Ed è proprio su quest'ultima assegnazione, in particolare, che si starebbe consumando l'indigestione più forte: gli accordi tra correnti pro Renzi, infatti, pare prevedessero le dimissioni dell'europarlamentare Gentile dall'assemblea nazionale a favore del quarto in lista, Lorenzo Frattarolo, delegato uscente e afferente alla corrente Scalfarotto, che invece risulta fuori gioco definitivamente.
La riduzione a due dei delegati, infatti, non lascia chances al quarto in lista: le eventuali dimissioni di Gentile favorirebbero il terzo nominativo e, dunque, Mariella Romano, portando a Roma solo l'area dell'europarlamentare, l'unica ad avvantaggiarsi della pax tra correnti concepita sui territori a beneficio dell'ex premier.
