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Rifiuti, De Pellegrino: "Il tempo di giocare a nascondino è finito! Basta scaricabarili"

L'allarme lanciato dal capogruppo del PD in Consiglio comunale: "Il 30 settembre scadrà la settima proroga del contratto tra Comune e Amiu per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Cosa intende fare il l'Amministrazione comunale?"

Ancora botta e risposta tra il capogruppo del PD nel Consiglio comunale di Foggia, Alfonso De Pellegrino e il sindaco Franco Landella. Argomento di discussione è ancora una volta lo spinoso tema ‘rifiuti’, dopo le accuse mosse dallo stesso De Pellegrino per l’acquisizione della discarica ‘Ex Agecos’ (acquistata per un milione di euro, per scongiurare un'emergenza che non si è mai verificata) e la replica – carte alla mano – del sindaco Landella (che attribuiva di fatto tutta la responsabilità alla precedente Amministrazione).

“Quando si entra nel merito delle questioni politiche e amministrative mi aspetto che il sindaco Landella risponda altrettanto nel merito; invece, purtroppo, sempre più spesso indulge nel giochino di scaricare su altri le proprie responsabilità. Come se al governo della città non ci fosse lui”, riprende De Pellegrino. “Di tutti i documenti citati nella replica alle mie dichiarazioni sulla discarica ex Agecos non c'è traccia alcuna degli atti ufficiali trasmessi al Consiglio comunale convocato il 17 marzo 2015 per discutere l'acquisizione dell'impianto e del suolo”.

“Senza omissioni e senza ricostruzioni mendaci basta leggere la delibera di Consiglio comunale n. 108 del 17 marzo 2015 (consultabile sul sito internet del Comune di Foggia) e i relativi verbali allegati, per dimostrare che l’acquisto si basava esclusivamente sulla necessità di scongiurare un'ipotetica emergenza ambientale e che l'operazione era avvalorata dal saldo finanziario positivo per il Comune. Questo è scritto negli atti – ribadisce con forza il capogruppo del PD nel Consiglio comunale – e la Pubblica Amministrazione ‘parla’ attraverso gli atti amministrativi, non i comunicati stampa”.

“Il sindaco, in base alla convenienza del momento, ha dovuto rinnegare sé stesso e le intenzioni manifestate pubblicamente e formalmente appena un anno fa, allorquando si riteneva soddisfatto e contento dell’esito della acquisizione dell’impianto e ringraziava il Consiglio Comunale (i consiglieri di maggioranza che votarono a favore dell’argomento) per il senso di responsabilità dimostrato. Infatti, il 18 marzo 2015 dichiarava in un comunicato stampa: “un atto con il quale potremo scongiurare una nuova emergenza sul fronte dei rifiuti e che, nel contempo ci impone adesso di procedere in modo spedito nella direzione degli interventi necessari al fine di avviare la raccolta differenziata, costruendo un sistema che trasformi questo settore da problema in opportunità”.

"L’opportunità c’è; forse, solo per qualcuno e non certo per tutti foggiani. Almeno fino ad oggi. Mi pare evidente che le idee del sindaco siano perfettamente intercambiabili in base alla convenienza del momento. Allora, è arrivato il tempo di affermare, con nettezza e precisione, il punto di vista dell'Amministrazione comunale. Il sindaco, innanzitutto, dia una risposta nel merito: chi pagherà i lavori di messa in sicurezza della discarica per 482.398,79 euro? Perché di ulteriori oneri a carico del Comune non vi è traccia negli atti amministrativi prodotti? Perché si è sbandierato il saldo positivo dell’operazione?"

Continua De Pellegrino: "Che Landella abbia le idee poco chiare in materia di rifiuti lo dimostra anche il fatto che, a due anni dal suo insediamento, utilizzi impropriamente le proroghe tecniche non riuscendo a sottoscrivere il contratto di servizio definitivo per la raccolta dei rifiuti con la società partecipata AMIU. A tal proposito, il 26 agosto ho depositato un'interpellanza urgente al presidente del Consiglio comunale, per denunciare l’abuso di questo strumento amministrativo. Il 30 settembre scadrà la settima proroga del contratto tra Comune e Amiu per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti e non si hanno notizie di cosa intenda fare l'Amministrazione comunale per migliorare il servizio offerto ai cittadini e rasserenare i lavoratori della società partecipata".

A partire dal 31 marzo 2014 - data in cui il Comune di Foggia assunse la partecipazione nella società AMIU PUGLIA e autorizzò l'affidamento in house del servizio di igiene urbana - sono state adottate dall'Amministrazione Landella 7 determine dirigenziali (2 nel 2014, 2 nel 2015, 3 nel 2016) con cui è stata autorizzata "la proroga tecnica del contratto di servizio per la raccolta dei rifiuti e la gestione dell’impianto di selezione multimateriale e biostabilizzazione, per il tempo strettamente necessario alla definizione delle clausole del contratto di servizio definitivo”.

"Ciò nonostante l'assessore comunale all'Ambiente, oltre un anno fa, il 22 maggio 2015, comunicò ufficialmente all'AMIU stessa e alle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL che “il Comune ha sciolto la riserva circa la legittimità della stipula di un contratto di servizio definitivo con detta società (AMIU) senza la necessità di procedere all’affidamento del servizio mediante gara. Il citato contratto potrà essere stipulato entro il prossimo mese di giugno 2015”. Affermazione da cui scaturì l'immediata disponibilità dell'Amiu alla sottoscrizione del contratto di servizio definitivo con il Comune, per poi procedere alla definizione dell'indispensabile Piano industriale.

"Da allora ad oggi si sono susseguite altre 3 proroghe tecniche che smentiscono nei fatti gli impegni presi dal Comune nei confronti dei lavoratori dinanzi al Prefetto. Cosa impedisca la definizione del contratto è un rebus che spero sia risolto dal sindaco, in considerazione del fatto che tra un mese scadrà la settima proroga. La sottoscrizione del contratto di servizio definitivo fra AMIU e Comune di Foggia è indispensabile per garantire la sicurezza del posto di lavoro ai dipendenti della società e per consentire alla stessa AMIU di redigere un Piano industriale capace di assicurare un servizio di igiene  e pulizia alla città adeguato alle aspettative e alle tasse che i cittadini pagano".

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