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Daunia chiama Molise, la Prefettura alla Provincia: approvare il regolamento del referendum

Sulla questione del Referendum consultivo per il passaggio della Provincia di Foggia alla Regione Molise, il comitato referendario 'Daunia Chiama Molise' riporta la risposta della Prefettura

Perché dopo dieci mesi dalla approvazione dello Statuto della provincia di Foggia da parte dell'assemblea dei sindaci , successivamente alla nomina della commissione redattrice avvenuta il 30 ottobre 2014, non è mai stato approntato - per la successiva approvazione - il nuovo Regolamento per il referendum consultivo provinciale? A chiederlo è il comitato referendario 'Daunia Chiama Molise'.

Così, detta l'art.7 comma 1 del  Dlgs  8 agosto 2000, n. 267  (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali): “Nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dello statuto, il comune e la provincia adottano regolamenti nelle materie di propria competenza ed in particolare per l'organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni”, e ciò perché lo Statuto non potendo in modo completo affrontare il citato ambito competenziale, deve dedicare alla fonte regolamentare un proprio ambito d'intervento.

Per il comitato "il dovere di provvedere tempestivamente è espresso dal legislatore in quanto il tempo è un bene meritevole di tutela, con la conseguenza che il mancato rispetto del termine per la conclusione del procedimento costituisce un illecito che dà luogo anche a responsabilità civile e che la doverosità dell’agire amministrativo e del rispetto dei suoi tempi è considerata "una declinazione del principio di legalità, che è anche affermazione in positivo dell’obbligo di esercitare quel potere e di esercitarlo in un tempo utile e ragionevole".

Ecco il motivo del ricorso presentato alla Prefettura di Foggia, nella cui stanza 'Daunia chiama Molise' chiedeva al Prefetto di intervenire presso i responsabili della Provincia di Foggia, nell'ambito delle Sue funzioni di rappresentanza del Governo sul territorio, concedendo un tempo limite per la redazione e approvazione del nuovo Regolamento per il referendum consultivo, pena la nomina di un commissario ad actum, affinché il diritto costituzionale alle variazioni territoriali, previsto dall'art. 132 c. 2, non rimanga ulteriormente sospeso come è avvenuto in questi ultimi tre anni ed evitando in tal modo, un ulteriore grave pregiudizio democratico alla comunità provinciale".

Specifica il presidente Vincenzo Concilio: "Era infatti per noi chiaro che l'Ente provincia, non ritenendo più in vigore il precedente Regolamento per il referendum consultivo perché la Commissione paritetica consiliare sarebbe stato un organo non più contemplato e, non provvedendo alla stesura ed approvazione del nuovo, in assenza di un preciso riferimento normativo, aveva sospeso ab aeternum o quanto meno indefinitamente nel tempo, la Delibera n.113 del 20.03.2015, del Comune di Foggia che conteneva la richiesta di Referendum consultivo per il passaggio della Daunia alla Regione Molise. Non solo. Anche l'istanza referendaria presentata dal Comitato in data 7 Agosto 2012 (sospesa per ben due volte dalla Commissione paritetica consiliare che si era arrogata un compito non suo che la Legge 352/1970 affida alla Cassazione), sottoposta nuovamente al giudizio di ammissibilità o inammissibilità in data 21 Luglio 2015, rimaneva sospesa e ad essa non veniva data neppure risposta entro il termine di 30 giorni ai sensi dell'Art. 16 della Legge 86/1990".

Il 23 ottobre la Prefettura di Foggia è intervenuta sulla questione sottoposta dal comitato referendario scrivendo nella parte conclusiva della missiva, quanto segue: "... poiché peraltro, gli istituti di partecipazione popolare trovano nel vigente ordinamento giuridico l'ampio favore del legislatore costituendo lo strumento attraverso il quale le comunità esprimono il potere/dovere di partecipazione alla vita del Paese, come sancito dalla stessa Costituzione, si sottopone alla diretta attenzione della S.V. (rivolto al Presidente della Provincia di Foggia) l'esigenza che codesta Amministrazione provveda in tempi solleciti all'approvazione del regolamento di cui trattasi, avendo lo stesso Statuto provinciale riconosciuto nel referendum, l'istituto attraverso cui la Provincia verifica la volontà generale della comunità provinciale su problemi che riguardano interessi fondamentali. Per quanto sopra, vorrà la S.V., assumere le iniziative più opportune per l'adozione della disciplina referendaria".


 

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