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Sisbarra e De Santis con Mongelli, ma per garantire l’interesse pubblico

"Benessere e tutela dei diritti dei tanti e non dei pochi. Se ci saranno le condizioni per condividere un percorso insieme, lo faremo sulla base di questioni programmatiche"

Sulla crisi della maggioranza i consiglieri comunali Leonardo De Santis e Michele Sisbarra hanno firmato un documento congiunto confermando la fiducia a Mongelli, ma sulla base delle linee programmatiche e solo se verrà garantito il bene comune.

SISBARRA E DE SANTIS - "Nella disamina della Crisi di Palazzo di Città, si è partiti dalle dimissioni di quattro assessori, giustificate con una motivazione politica, per poi arrivare a capire che probabilmente il documento urbanistico è lo schermo dietro cui si nascondono le richieste di nomine nei cda di Ataf, Amgas e Asi di UdCap e PSI. Lo ha dimostrato la conferma di Franco Mastroluca alla presidenza del Consorzio per l'Area dello sviluppo industriale, negata al centrista Agostino Delle Vergini.

Chi si occupa di politica sa bene, che ieri e soprattutto oggi, data la gravissima situazione, si deve tenere come faro della propria azione politica il concetto di "interesse pubblico", riassuntivo di altri più concreti interessi collettivi, sociali, generali.

Appare, quindi, evidente la distonia tra chi persegue l’affermazione personale e particolare e chi informa la propria attività politica ad una visione dell’individuo e della società propria della sinistra democratica, che testimonia una Politica come interesse esclusivo verso il bene comune, inteso come ricerca del benessere e della tutela dei diritti dei tanti e non dei pochi.

Su questo principio ispiratore si fonderà la nostra azione politica. In difesa di questi valori inalienabili sarà volta la nostra azione , dura , ma propositiva, critica e coerente.

Non partecipiamo alla Giunta, ma non ci spieghiamo come si possa non vedere come, a volte, il principio del bene collettivo sia accantonato. Un esempio per tutti può essere l’occupazione abusiva delle 16 case che l'amministrazione comunale ha appena ricevuto.

Neanche il tempo di comunicare agli assegnatari legittimi la disponibilità degli alloggi che questi sono occupati. Difficile non pensare a una regia dietro la "protesta" di chi reclama un alloggio popolare; difficile non ipotizzare che vi sia qualche comportamento per lo meno scorretto dietro questo deprecabile fenomeno.

Il nostro ruolo adesso potrà essere solo quello di stimolare l’amministrazione ad adottare politiche e progetti volti alla tutela del lavoro, dell’ambiente, delle categorie più deboli e affrante della nostra comunità, della legalità, pungolando costantemente il sindaco, a promuovere trasparenza e partecipazione attiva della Città alle scelte strategiche che riguarderanno il futuro di Foggia.

Se ci saranno le condizioni per condividere un percorso insieme, lo faremo sulla base di questioni programmatiche, non ancora sviscerate e discusse, altrimenti le condizioni per il risanamento di questa città martoriata verranno meno e certo non per cause di poltrone assegnate in più o in meno."

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