La questione si fa seria: serve una discussione trasparente sulla crisi dell’Ataf
Alfonso De Pellegrino e Augusto Marasco chiedono la convocazione di un Consiglio comunale monotematico: “Serve una discussione seria e trasparente sulla società di trasporto pubblico”
“La crisi dell’Ataf è assai seria e merita tutta l’attenzione del Consiglio comunale, che bisogna convocare in seduta monotematica”. Lo affermano i capigruppo del Partito Democratico, Alfonso De Pellegrino, e della lista ‘Il pane e le rose’, Augusto Marasco, che, questa mattina, hanno inviato al presidente dell’assise consiliare la richiesta formale della urgente convocazione della conferenza dei capigruppo, aperta ai vertici aziendali, per la calendarizzazione di un Consiglio comunale straordinario.
Aggiungono De Pellegrino e Marasco: “La dichiarazione dello sciopero aziendale, annunciata dalle organizzazioni sindacali aziendali, è la naturale conseguenza del fallimento delle procedure di raffreddamento, attivate dalla Prefettura, e della contrarietà verso il piano di riorganizzazione aziendale espresso dall’assemblea dei lavoratori. Un inasprimento della vertenza che drammatizza la crisi finanziaria ed operativa che attanaglia la società di trasporto pubblico comunale; coinvolgendo gli incolpevoli cittadini che già subiscono, quotidianamente, gli effetti di una gestione assai carente sotto il profilo organizzativo.
Per i due consiglieri comunali d’opposizione “è tempo di esaminare e discutere con serietà e trasparenza quanto finora fatto dal CdA della società di trasporto, quali siano i programmi attivati per il futuro e quale sia stato il ruolo del socio unico, il Comune di Foggia, tanto nella definizione che nell’attuazione delle procedure operative”.
I due capigruppo concludono: “A questa discussione il Partito Democratico parteciperà con spirito costruttivo e con la volontà di tutelare i diritti dei lavoratori e degli utenti del servizio pubblico essenziale, anche tenendo conto degli orientamenti legislativi annunciati dal Governo Renzi in ordine alla riorganizzazione delle società partecipate dagli Enti pubblici”.