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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Fumata bianca a Palazzo di Città: tutti d'accordo sulle misure anti-crisi, ma "dovremo trovare le risorse"

Documento approvato all'unanimità. Nero su bianco il Foggia Estate con gli artisti locali. La prima riunione in presenza post lockdown (come da copione) è stata aggiornata per l'assenza del sindaco e del suo vice

A distanza di più di due settimane dal Consiglio monotematico sull'emergenza Covid19, è arrivata la fumata bianca sulle misure anti-crisi del Comune di Foggia. Il documento sudato e congiunto, redatto da maggioranza e opposizione, è stato approvato all'unanimità e consta di 31 punti. L'operazione di taglio e cucito dei due distinti ordini del giorno presentati il 12 maggio scorso è riuscita.

"Abbiamo fatto una giusta sintesi", ha detto il consigliere comunale di Forza Italia Raffaele Di Mauro che si è adoperato per radunare i colleghi anche fuori dalla sede canonica della conferenza dei capigruppo per stilare un "atto di indirizzo completo", un documento "depurato" di tutte quelle considerazioni non gradite all'una o all'altra coalizione. Non è casuale che il suo orologio segni per due volte le tre ore e quarantacinque minuti del Consiglio comunale monotematico e che rilevi come i consiglieri abbiano dimostrato di "non badare ai minuti", considerate le scintille con il presidente Iaccarino partite per 45 minuti di ritardo. Dai banchi dell'opposizione, concorda Rosario Cusmai: "Oggi è un giorno importante, siamo riusciti da due posizioni differenti a partorire un ordine del giorno condiviso in cui si è messo da parte tutto ciò che poteva essere strumentale da una parte e dall'altra".

Assente il sindaco Franco Landella, che aveva comunicato formalmente la sua impossibilità a partecipare alla seduta esprimendo rammarico per non aver potuto concordare la data. In apertura dei lavori, il consigliere Giuseppe Fatigato ha comunicato di essere il nuovo capogruppo del Movimento Cinquestelle. La seduta si è svolta a porte chiuse e in diretta streaming. Ai presenti è stata rilevata la temperatura corporea e gli interventi si sono alternati in un'unica postazione igienizzata di volta in volta.

LE RISORSE - Senza copertura finanziaria, il corposo elenco di impegni è una lista di buoni propositi. Invoca più risorse il capogruppo del PD Pasquale Dell'Aquila: "Non possiamo chiedere sempre a Regione e Governo, fino ad oggi non ho visto un centesimo speso dal Comune". Fratelli d'Italia, tramite il capogruppo Gino Fusco, che parla in premessa di una "bella pagina della politica", chiede di "essere protagonista nella stesura del bilancio. Perché oltre a fare questo documento, dovremo trovare le risorse necessarie per far fronte alle esigenze impellenti di tutte le categorie". Ciccio D'Emilio, dello stesso partito e avviso, ha perorato la causa del sindaco "lasciato solo" con la sua Amministrazione nelle momenti topici dell'emergenza, anche per via delle attività consiliari sospese. Sul fronte economico evidenzia la "impossibilità di far quadrare i conti", per quanto si possano spostare con emendamenti fondi da un capitolo all'altro, a meno di un intervento del governo centrale - sollecitato nel documento - per colmare le minori entrate e mantenere gli equilibri di bilancio. "Se anche il 10% di quello che abbiamo scritto si realizza - dirà - io sarei già contento, quindi speriamo di arrivare all'11".

Dà il là al presidente del Consiglio comunale Leonardo Iaccarino, che ritiene doverosa una precisazione ("non vuole essere polemica"): "Quando lei dice che il sindaco è stato lasciato solo, io ho interpretato la vicenda in maniera diversa: il sindaco un po' in solitaria, magari il presidente isolato, perché non aveva possibilità di interloquire con il sindaco". Francesco D'Emilio chiarirà che lui può solo "buttare acqua sul fuoco".

IL RINVIO - Il Consiglio comunale ha trattato solo i primi due punti all'ordine del giorno (compresa l'interrogazione del consigliere Fatigato sui criteri di ripartizione dei buoni spesa). Le mozioni sono state ritirate perché datate e ormai superate o ricomprese nel documento unitario sull'emergenza Covid. La seduta, nonostante i tentativi dell'opposizione di proseguire i lavori (Pippo Cavaliere si è fatto portavoce delle perplessità del centrosinistra: "A distanza di una settimana si verifica di nuovo questa circostanza"), è stata aggiornata su proposta del capogruppo della Lega Salvatore De Martino, considerata l'assenza del sindaco Franco Landella e del vicesindaco e assessore all'Urbanistica Francesco Paolo La Torre. In dieci hanno votato contro il rinvio, compreso il presidente del Consiglio comunale Leonardo Iaccarino. Salta il ponte del 2 giugno per la politica perché lunedì è convocata d'urgenza la conferenza dei capigruppo. È rimandata al prossimo consiglio comunale anche la modifica al Regolamento finalizzata ad abbassare il quorum per sfiduciare il presidente eletto al ballottaggio che proprio Iaccarino, parte in causa, ha chiesto di stralciare con una pregiudiziale inviata ai colleghi alla vigilia della prima riunione in presenza post-lockdown. "In questa fase è importante che prendiamo atto della necessità di mettere da parte i nostri interessi estremamente personali e pensare soprattutto agli interessi collettivi", aveva detto a inizio lavori il consigliere M5S Giovanni Quarato con un chiaro riferimento al regolamento di conti nella maggioranza.

GLI IMPEGNI - In cima alla lista, nell'atto di indirizzo approvato, c'è l'istanza al governo di rimodulare i vincoli di spesa imposti dal decreto Salva Enti e sbloccare il turn over del personale perché i dipendenti comunali sono meno della metà del fabbisogno. Per rastrellare risorse, il Comune si impegna a rimodulare, per quanto possibile, il bilancio autonomo dell'Ente, a partire dalle spese non sostenute e non sostenibili a causa del lockdown, e intende cercare fondi, attivando un'interlocuzione con la Regione, anche nei meandri del Piano Sociale di Zona. Qualora il bilancio non fosse così ingessato dal Salva Enti, l'Amministrazione si ripropone di esentare dal pagamento di Cosap, Tari e tariffe comunali le attività commerciali, artigianali e sportive chiuse a causa del Coronavirus per l'intero anno 2020. Non richiede sforzi economici, invece, consentire alle attività l'utilizzo - limitatamente al periodo di emergenza - anche di spazi e pertinenze dei locali di attività, con una semplice comunicazione al Comune di Foggia, e così la concessione di una maggiore superficie agli esercenti che dispongono di uno spazio all'aperto. È contemplato anche l'impegno a esonerare dal pagamento delle rette le famiglie che usufruiscono dei servizi educativi 0-6 anni e a corrispondere un contributo straordinario da destinare alle scuole paritarie convenzionate. È stata messa nero su bianco anche l'intenzione di coinvolgere per le iniziative culturali, preferibilmente, artisti e compagnie del territorio, oltre alle imprese e ai lavoratori dell'indotto, cosi da sostenere i lavoratori appartenenti a questa categoria. E allo stesso modo c'è la volontà di coinvolgere operatori della cultura, dei servizi per l'infanzia e del terzo settore per attività nei parchi e all'aperto. C'è un segnale di attenzione anche per le disabilità con il proponimento di istituire una commissione permanente per le disabilità e la figura del garante per il disabile.  

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