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Coop Casa trascina il Consiglio Comunale davanti ai giudici: "Comportamenti omissivi, rischio danno erariale"

Nota del geometra Antonio La Salvia in replica al consigliere Vigiano ma, più in generale, per chiarire "correttamente la vicenda". "Venuti meno ben trenta alloggi per la città di Foggia"

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'avv. Gilberto Mercuri in nome e per conto del geometra Antonio La Salvia, presidente e legale rappresentante del Consorzio Unitario Coop Casa,redatta "al fine di contrastare varie notizie che ormai giornalmente vengono pubblicate su testate giornalistiche ed inerenti dichiarazioni ed interviste ad alcuni consiglieri comunali dei quali si nota un evidente iperattivismo nell'apparire sulla stampa locale  in riferimento alle questioni edilizie riguardanti gli argomenti in epigrafe indicati, nel mentre  lo stesso interesse non è stato ravvisato nel contesto del Consiglio Comunale". "Ad ogni buon conto - si legge - il motivo delle presenti brevi osservazioni è quello di chiarire definitivamente la questione , atteso che dalle dichiarazioni dei vari consiglieri  sono emerse solo notizie totalmente errate denotanti la non conoscenza assoluta delle questioni e ciò è confermato da elementi concreti  documentali".

La cronologia dei fatti

"Il Coop Casa è stato vincitore ed aggiudicatario della procedura concorsuale per il completamento delle volumetrìe residue del vigente PEEP fin dal lontano 2005; il bando prevedeva la individuazione di aree per la edilizia residenziale, aree per realizzare 30 alloggi da cedere gratuitamente al Comune ed Aree per i servizi del Piano. Ebbene, nel corso degli anni, a seguito di innumerevoli  variazioni poste in essere con vari deliberati sia di G.M. che di C.C., nonché dell'Ufficio del Piano, solo le aree per la edilizia residenziale sono state individuate, nel mentre per quelle dove realizzare i 30 alloggi ed i servizi, vi è stato un lungo susseguirsi di difficoltà create unilateralmente dall'Ente Comunale che  hanno portato ad una sola conclusione: dette aree ad oggi non sono state ancora consegnate di fatto al Coop Casa.

Contestualmente a tale vicenda  vi è la questione delle quattro villette dell'insula di via Bari: le stesse sono state realizzate con regolari titoli abilitativi rilasciati dal Comune di Foggia; a seguito di ricorso di un confinante, il Tar Puglia ha accertato che le C.E. rilasciate dall'Ente Comunale  erano da annullare, per violazione soprattutto degli standards urbanistici in quanto vi era stato uno spostamento della strada pubblica limitrofa avvenuto con una mera deliberazione di G.M.  nell'anno 2010, anziché con deliberazione di C.C. ed il TAR Puglia, con successivo atto, ha nominato un commissario ad acta per l'esecuzione della sentenza, salva la procedura di cui all'art. 38 L. 380/2001 e cioè salva la sanatoria dei suddetti piccoli fabbricati.

Sia  il Settore Tecnico, che quello legale del Comune di Foggia hanno espresso parere favorevole a tale sanatoria, purchè venissero eliminate le criticità inerenti  lo spostamento della strada pubblica posto in essere dal Comune di Foggia, con deliberato di G.M., anziché di C.C.: si trattava, pertanto una mera ratifica in sede consiliare di una deliberazione di G.M. precedente e precisamente dell'anno 2010.

Al fine di definire  finalmente la intera vicenda, in data 13.12.2018 è stato approvato  il verbale della conferenza di servizi decisoria con la quale  tutte le parti presenti: Struttura Tecnica del Comune di Foggia, Struttura legale, Segretario Generale, Assessore all'Urbanistica ed Assessore al Contenzioso, da una parte e Coop Casa dall'altra parte, hanno finalmente  definito entrambe le vicende. Il Consiglio Comunale avrebbe dovuto solo  formalmente ratificare il detto verbale della Conferenza di Servizi ed attualizzare la Convenzione Edilizia, atteso che quella precedente era nel frattempo scaduta. Senonchè dopo ben otto chiamate consiliari  alcuni consiglieri Comunali di Foggia, allorquando si dovevano discutere i suddetti argomenti, si assentavano dal Consesso consiliare facendo venire meno il numero legale.

E le conseguenze ora sono le seguenti:

a) per un errore  del Comune di Foggia- mancata ratifica in C.C. della deliberazione di G.M. modificativa del percorso della strada pubblica, vengono abbattute le quattro villette dell'insula di via Bari i cui volumi realizzati sono addirittura inferiori a quelli consentiti dal Piano, con danni per spese abbattimento a carico del Comune di Foggia e tutti gli altri conseguenti danni sia alla ditta costruttrice, che al Coop Casa;

b) per mancata approvazione in C.C. della conferenza di Servizi decisoria, non si può redigere la nuova convenzione inerente i 30 alloggi e le aree su cui realizzare i servizi.

Tutto ciò è documentato e, pertanto, per rispondere  alle errate notizie diffuse da alcuni consiglieri si riassume e ribadisce ulteriormente anche a rischio di apparire ripetitivi: le aree per la realizzazione dei 30 alloggi da  consegnare al Comune di Foggia non sono state ad oggi ancora consegnate al Coop Casa e, quindi, gli alloggi non si possono realizzare; le aree per realizzare i servizi ed altro non sono state ancora consegnate al Coop Casa, che nel frattempo, però, da oltre un decennio ha versato nelle casse comunali oltre un milione di euro ed ha realizzato anche i progetti esecutivi e sostenuto costi per le fideiussioni.

La questione transazione Madaga/ Comune o Comune /Raco non riguarda il Coop Casa ed ogni tentativo di creare commistione tra dette problematiche viene  fermamente respinto e quindi nessun accordo con Madaga o altri  deve essere fatto dal Consorzio da me rappresentato. Di conseguenza  la discussone in consiglio comunale  degli argomenti di cui all'oggetto avrebbe potuto chiarire  tutti gli aspetti tecnici delle questioni ed avrebbe evitato di esporre in Comune e per esso la collettività a rischi risarcitori certi e soprattutto avrebbe evitato di fare venire meno la possibilità di mettere a disposizione dei cittadini ben 30 alloggi per sopperire alle esigenze abitative.

Pertanto,  il tentativo del Geom. La Salvia di fare comprendere  che gli argomenti  di cui all'oggetto erano rilevantissimi per la pubblica utilità non può essere frainteso e strumentalizzato da  consiglieri comunali soprattutto quando sono di lungo corso al solo fine di attività denigratoria fine a sé stessa.

Ed altresì  le dichiarazioni di altro consigliere apparsa sia su Foggiatoday che sul quotidiano l'Attacco (Antonio Vigiano, qui le dichiarazioni) appare oltremodo offensiva  proprio del ruolo  del consigliere e denota una totale non conoscenza delle questioni e pertanto appare necessario rispondere alle sue dichiarazioni. Infatti: il consorzio coop Casa  ha realizzato il manufatto oggetto di  abbattimento  a seguito di rilascio di regolari titoli abilitativi da parte del Comune di Foggia e tra l'altro  con volumetrìe inferiori a quelle  ammissibili, quindi, non ha posto in essere alcun abusivismo, il TAR Puglia non ha certificato in modo assoluto  alcuna illegittimità in ordine alla "assegnazione” dei suoli; la concessione edilizia è stata ritenuta dal TAR Puglia  annullabile in virtù soprattutto di violazioni urbanistiche poste in essere dal Comune di Foggia allorquando ha modificato  la viabilità pubblica nella zona; la sanatoria ex art. 38 DPR 380/2001  aveva proprio la finalità di eliminare le criticità dovute a detta viabilità pubblica che, di fatto, è da ritenere oggi abusiva; la questione dei 30 alloggi non ha alcuna attinenza con detta sanatoria: trattasi di due questione autonome; detti 30 alloggi non sono stati consegnati al Comune di Foggia per il semplice fatto che - come già più volte evidenziato-, perchè si proceda a tale attività, è necessario avere in consegna i suoli dove potere  eseguire l'intervento edilizio.

Il geom. La Salvia,  per il mio tramite,  si dichiara  veramente rammaricato atteso che la discussione in Consiglio Comunale- anziché sui giornali- avrebbe evitato di esporre il Comune e per esso tutta la collettività a rischi risarcitori e di fare venire meno la possibilità di mettere a disposizione dei i cittadini bel 30 alloggi per sopperire ad esigenze abitative.

Egli ritiene  che il consigliere comunale debba esercitare il suo ruolo partecipando ai consessi consiliari, discutere i relativi argomenti ed esprimere in tale sede istituzionale il proprio dissenso  o consenso e non assentarsi per fare venire meno il numero legale e fare sciogliere la seduta.

Ad ogni buon conto, la presente nota ha solo l'aspirazione di mettere un punto fermo e chiarificatore di una vicenda  di certo non edificante ed i comportamenti tenuti, palesemente omissivi saranno denunciati dal mio rappresentato in tutte le Sedi competenti, ivi compreso la Corte dei Conti per evidente danno erariale ed è giusto che i Consiglieri Comunali si assumano le loro responsabilità nelle sedi opportune e spieghino la loro assenza a ben otto chiamate consiliari.

Pertanto, il Coop Casa non procederà ad inviare altre note di sorta,  preferendo fare pronunciare sulla vicenda le Autorità Competenti, ivi compreso il TAR per dare esecuzione  alla conferenza di servizi decisoria del 13.12.2018. Il geom. La Salvia, nella sua qualità,  chiede  la pubblicazione della presente nota al solo fine di chiarire definitivamente le non corrette affermazioni di alcuni consiglieri comunali apparse di recente". 

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