Immobili confiscati alla mafia accoglieranno le donne vittime di violenza. Pezzano: "E' il buon governo dell'Amministrazione Metta"
Progetto ‘Un’Altra Vita’, Pezzano: “Restituiamo alla città due beni confiscati alla mafia, risultato del buongoverno dell’Amministrazione Metta” Dichiarazione dell’ex vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali, Rino Pezzano
“Saluto con immenso piacere e un pizzico di emozione la cerimonia che si terrà questo pomeriggio a Cerignola, in via Recanati, presso il centro antiviolenza ‘T. Cioffi’. Sarà un momento di alto valore morale ed etico per la città, a cui verranno restituiti due immobili confiscati alla mafia, appositamente recuperati e rifunzionalizzati, pronti ad accogliere donne vittime di violenza. E sono altrettanto lieto che il neoeletto sindaco sarà presente, evidentemente pronto a riconoscere il buon lavoro intrapreso e portato avanti, nel solco della legalità, dal suo predecessore Franco Metta" così il consigliere comunale di opposizione ed ex assessore Rino Pezzano.
"Giova ricordare, infatti, che il progetto di legalità a cui verrà tagliato il nastro oggi nasce nel 2018 con la precedente Amministrazione Metta, di cui il sottoscritto era delegato alle Politiche Sociali. Fu allora che decidemmo di candidare a finanziamento, a valere sul Pon Legalità 2014-2020, gli immobili confiscati alle mafie di via Recanati e via M.S.S. Ausiliatrice, sì da restituirli alla comunità in forma di bene collettivo, funzionali alle fragilità e ai bisogni del nostro tessuto sociale. E’ stato un lavoro intenso ed importante, la cui finalizzazione oggi ci riscatta delle tante ingiurie e ipocrisie subite e ci consente di andare orgogliosi dell’ennesimo risultato utile portato alla città e, in particolare, nel caso di specie, alle donne in difficoltà" aggiunge Rino Pezzano
"Ringrazio, pertanto, ciascuno degli attori del Terzo Settore che, assieme all’Amministrazione Metta, hanno concorso alla realizzazione di questo importante momento per la città, augurando loro buon lavoro e ribadendo la mia totale vicinanza, seppur ora in altra veste, a quel pezzo di comunità popolato di problematiche e fragilità a me notorie e per cui mi sono speso e battuto, e che abbiamo il dovere di tutelare, oggi più di ieri” conclude.