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Politica

Congresso Pd, Di Noia e Azzarone scelgono Piemontese: “Basta con i renzismi e le correnti”

Dichiarazioni di Lia Azzarone, componente della segreteria provinciale, e Francesco Di Noia, segretario provinciale dei Giovani Democratici

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

"L’unica corrente che conosciamo è quella che scorre sotto la pelle di chi vive la politica con passione e dedizione. Le uniche ore che conosciamo sono quelle messe a disposizione della nostra comunità a scapito di affetti e lavoro con l’unico intento di guadagnare la stima e la fiducia di chi si rivolge a noi. Il resto non ci interessa! E non ci piace!

Renzissimi, tropporenziani, renzianidellaprimaora, renzianidellaterzamezzora. Ma basta! Facciamo il congresso e facciamolo guardandoci negli occhi e ragionando di come restituire alla Capitanata un Partito Democratico più credibile, più aperto, più veloce di quello che è stato rallentato dai veti incrociati, offeso dall’arroganza di alcuni esercitata sull’umiltà di molti, indebolito dalla slealtà.

A noi interessa costruire una proposta politica che indichi ai cittadini una strada nuova per affrontare e vincere l’insicurezza dell’oggi e la paura del domani; alle imprese offra luoghi fecondi e strumenti innovativi per lo sviluppo delle loro attività; ai giovani e alle donne mostri il volto concreto della solidarietà attiva. Quella proposta abbiamo iniziato a costruirla con Raffaele Piemontese, al quale riconosciamo il merito di aver saputo cogliere e interpretare il senso di una fase nuova ‘che inquieta e sollecita tutte le generazioni’.

Per affrontarla, si devono abbattere gli steccati delle correnti e delle mozioni nazionali. Si deve avere la sfrontatezza di guardare negli occhi chi hai seguito fino ad ora e chiedergli di seguirti. Si deve mettere in gioco quel poco o quel tanto di personalità che si possiede. Ricavandone vitale allegria e contagiosa generosità. Noi vogliamo esserne protagonisti e non spettatori della rivoluzione che la nostra generazione democratica è chiamata ad organizzare e compiere.

Vogliamo una leadership autorevole esercitata con intelligenza politica, sensibilità democratica, dignitosa fermezza. E’ indispensabile per abbattere le mura dei fortini feudali e per rendere più utili e accoglienti i Circoli; per ridurre la distanza, a volte siderale, tra elettori ed eletti; per garantire l’autonomia di pensiero e di azione del segretario cittadino del più piccolo centro della Capitanata. Noi siamo con Raffaele Piemontese e insieme realizzeremo la nostra bella rivoluzione".

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