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La storia infinita del Gino Lisa, NON: "Bari non ha alcun interesse a renderlo funzionale"

Nella conferenza è stato denunciato il disinteresse generale da parte degli enti preposti che non hanno esitato a rendersi latitanti pur eludere ogni spiegazione sul loro operato

Il Nuovo Ordine Nazionale ha partecipato alla conferenza tenuta dall'associazione "Vola Gino Lisa" presso i locali del Conart di Foggia. La conferenza, presieduta oltre che dalla presidenza dell'associazione, ha visto la partecipazione dell'avv. Giuseppe Potenza, presidente provinciale dell'Adiconsum di Foggia, esperto nella tutela dei diritti dei consumatori. Nella conferenza è stato denunciato il disinteresse generale da parte degli enti preposti che non hanno esitato a rendersi latitanti pur eludere ogni spiegazione sul loro operato.

Di contro, da parte dell'associazione, vi è stata una salomonica pazienza supportata da una forte tenacia che ha mirato ad esigere - e giustamente - il rispetto dei propri diritti, fosse solo quello di essere informati sui fatti riguardanti la questione in oggetto. L'unico incontro che il "Vola Gino Lisa" è riuscito ad ottenere con la Regione (più con l'insistenza che con il consenso) ha dato risultati, oltre che ulteriormente deludenti, anche illogici e demenziali.

Affermare, infatti, che la questione dei finanziamenti al Gino Lisa, ( i cui tempi di richiesta sono abbondantemente scaduti) tutto sommato, rientra in una situazione di privilegio rispetto ai finanziamenti che la Regione rischia di perdere, non trova altre spiegazioni se non quella della scarsa intelligenza da parte di chi sostiene tale tesi. In realtà c'è stata, e continua ad esserci, una forma di indifferenza quasi offensiva da parte della politica regionale e dell'amministrazione Aeroporti di Puglia che non trova giustificazioni di sorta.

A fronte di questa impasse, l'associazione, che nel tempo ha dovuto subire anche l'umiliazione di non vedere mantenute le promesse ad essa fatte più volte ma mai mantenute, ha deciso di intraprendere le vie legali. Ovviamente tale decisione è la conseguenza dei comportamenti indecorosi tenuti dai vari enti, ma è anche una strada che potrebbe rivelarsi pericolosa in termini di tempi. Entrare nel mondo della giustizia, si sa, vuol dire inserirsi in un contesto spazio-tempo molto astratto, cosa che può a giocare solo a favore della controparte. I tempi si allungheranno a dismisura e le trattative si areneranno proprio in virtù della presenza della vertenza legale.

Ciononostante l'azione legale diventa ormai un atto dovuto, ma a questa vanno affiancate iniziative tali da smuovere sia l'opinione pubblica, sia l'attenzione dei politici. Fra questi ultimi andrebbero presi di mira in particolar modo quelli foggiani presenti nella giunta regionale che non hanno mosso un dito a favore del Gino Lisa. Un disinteresse preoccupante che andrebbe penalizzato nell'ambito delle elezioni regionali che si terranno a breve.

A nostro parere, la situazione aeroporto di Foggia sta volgendo al peggio. La presenza della magistratura annullerà tutto il tempo speso fino a questo momento dall'associazione. Il Nuovo Ordine Nazionale non può che auspicare una forte presa di posizione, non solo da parte dell'associazione e degli enti che si sono schierati suo favore, ma anche della popolazione, la prima ad essere penalizzata dalla chiusura del Gino Lisa, la cui presenza non potrà che rafforzare la battaglia che si dovrà ancora combattere contro l'inerzia, il disinteresse e il menefreghismo dei politici regionali pugliesi.

A questo proposito va detto a chiare lettere, come del resto abbiamo già fatto tempo addietro, che Bari non ha alcun interesse a rendere funzionale il Gino Lisa. Difatti la situazione aeroportuale barese è già critica per conto suo a causa dell'evoluzione del trasporto su rotaia che ha ridotto drasticamente il numero dei viaggiatori.

Creare un aeroporto civile a circa 100 Km dal capoluogo pugliese comporterebbe un aggravio dei problemi già esistenti che si ripercuoterebbe non solo su una ulteriore diminuzione del numero di viaggiatori, ma anche sul commercio, e quindi sull'economia barese. D'altro canto, se Bari avesse avuto un interesse economico e politico sull'apertura del Gino Lisa, sarebbe rimasta inerte come ha dimostrato di essere nel corso degli anni? Impensabile!

Da qui nasce l'ipotesi che la sola azione legale potrebbe rivelarsi controproducente più per chi la promuove che per chi la dovrebbe subire. A meno che non la si affianchi ad azioni dirette che in qualche modo sollevino il polverone dovuto e costringano i responsabili a rivedere la propria posizione. La magistratura potrà fare il resto con i suoi tempi, completamente diversi da quelli a cui l'essere umano è assoggettato dalle regole naturali.

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